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Sugli scontri in tribunale a Crema
by un anarchico di Crema Thursday, Apr. 08, 2004 at 12:42 AM mail:

Comunicato sugli scontri in tribunale a Crema e rilancio della prossima udienza il 16 aprile

Avevamo deciso di non montare i toni, di non indire un presidio vero e proprio, di non organizzare proteste particolari, e questo non tanto per salvaguardare gli imputati ma più che altro perché consideravamo questo processo ridicolo e l’unica risposta che volevamo dare alla repressione era sul piano di una lotta continuativa sul territorio. Invece ci siamo imbattuti in un variegato assortimento di sbirri (carabinieri, digos, polizia, vigili urbani, ucigos), nella volontà di arrivare allo scontro, nell’incapacità(o non volontà) da parte della digos di gestire la situazione; ci siamo trovati a vivere una mattinata di tensioni, provocazioni, insulti, minacce e spintoni con tanto di tentativi di identificazione, ordini, contrordini, intervento del procuratore, del presidente del tribunale, ramanzina del giudice..(avremmo preferito sapere cosa ne pensava l’usciere!). Una giornata insomma di repressione su tutti i piani, da quello becero, confuso, brutale, stupido delle forze dell’ordine, dove nessuno comanda e ha delle responsabilità ma tutti decidono e sfoderano il manganello, a quello formale, istituzionale, burocratico ma non meno fascista del tribunale che quel giorno ci stava processando.
D’altra parte l’aria che si respira è questa. La repressione sfrutta i momenti propizi per attaccarci in modo duro e continuativo proprio come sfrutta il clima di paura derivato dalla profonda insicurezza internazionale per espellere centinaia di immigrati.
Per questo va data una risposta forte e unitaria; una risposta che sappia scrollarsi di dosso qualsiasi residuo di fiducia nelle istituzioni e nelle possibilità di mediazione, perché se l’obiettivo della repressione è quello di conformare le nostre lotte all’interno della legalità, il nostro deve essere quello di imparare ad osare di più, a puntare più in alto e quello di garantire la massima solidarietà a chiunque venga colpito dalla repressione.

Il processo ai 10 antifascisti cremaschi per i fatti del 4 gennaio scorso a Crema è rinviato a venerdì 16 aprile. Per noi sarà un importante momento contro la repressione, determinante sarà quindi la presenza in aula da parte di chiunque ne abbia la possibilità.
Marta, Orlando e Milo liberi subito...fuoco alle galere!

Saluti Antiautoritari




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