Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla presidenza della Rai
Le dimissioni di Lucia Annunziata dalla presidenza della Rai
Centrosinistra: ora è necessario un nuovo Cda La maggioranza: è solo un gesto propagandistico, non c'è nessuna occupazione militare della tv di Stato
Le dimissioni di Lucia Annunziata suscitano, come prevedibile, reazioni nettamente contrastanti. Claudio Petruccioli, presidente della Commissione di vigilanza Rai, poco prima che la presidente Rai annunciasse le sue dimissioni, profeticamennte aveva detto che «l'attuale Cda non potrebbe continuare ad operare qualora una delle due parti costitutive (direttore generale e presidente) decidesse di abbandonarlo». Enzo Carra (Margherita) parla di «un gesto di grande responsabilità con cui si denuncia la prevaricazione che la maggioranza vuol compiere alla vigilia di un voto importantissimo per il paese e l'Italia». E aggiunge: «Alla Rai c'è uno stato gravissimo di legittimità. A questo punto è necessaria l'elezione di un nuovo Cda».
CASO MORRIONE - Fausto Bertinotti parla di «un nuovo golpe di Berlusconi contro il pluralismo radiotelevisivo» e aggiunge: «Se fosse confermato il licenziamento di Roberto Morrione da RaiNews 24 e la sua sostituzione con Berti, proveniente da Isoradio e uomo di Bonaiuti, saremmo letteralmente al bavaglio di qualsiasi voce critica e all'intimidazione in piena campagna elettorale». Alfonso Pecorario Scanio dei Verdi definisce le dimissioni «un atto di coraggio, un allarme lanciato al Paese. Esplode in tutta la sua gravità l'emergenza informazione in Italia. I presidenti di Camera e Senato hanno il dovere di intervenire». Per Marco Rizzo (Pdci) «siamo in piena emergenza democratica sul fronte della comunicazione». Antonio Di Pietro esprime solidarietà a Lucia Annunziata, «per non aver prestato la sua faccia all’ultima trovata del regime mediatico di Berlusconi che voleva cambiare le strutture giornalistiche della Rai in funzione del rush finale della tornata elettorale».
LA MAGGIORANZA - La motivazione con cui Lucia Annunziata ha giustificato le sue dimissioni «sono semplicemente ridicole», ha detto il vice premier Gianfranco Fini per il quale «dire che la Rai è occupata è dire una sciocchezza». Per altri rappresentanti della maggioranza si tratta di un gesto propagandistico la maggioranza. Così il capogruppo di An alla Camera, Ignazio La Russa: «Le dimissioni mi sembrano una mossa elettorale». «Si lamenta di un'occupazione dell'azienda che non c'è», anzi, secondo La Russa «c'è stata una occupazione dei media ad uso propagandistico da parte di Lucia Annunziata. Un'occupazione che si conclude come era prevedibile». Anedda (An) definisce la decisione di Annunziata come «l'ammissione di un'incapacitá a dirigere un organismo complesso come la Rai». Paolo Barelli (Fi), vicepresidente del Senato, dice che «Accogliamo con viva soddisfazione la notizia delle dimissioni di Lucia Annunziata dalla presidenza Rai. Una soddisfazione motivata dal clima di assoluto scontro che la stessa Annunziata ha creato fin dal suo insediamento a Viale Mazzini con una condotta politica, di parte, che nulla aveva a che fare con il ruolo di garanzia per il quale era stata scelta». Sulle dimissioni arriva anche un lapidario «Meglio tardi che mai» per il capogruppo leghista alla Camera Alessandro Cè.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/05_Maggio/04/annunziata_reazioni.shtml
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