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Torture Americane, Tecnologia e Tecnocrati Israeliana? Ecco i Fatti.
by censurato Thursday, May. 06, 2004 at 5:38 PM mail:

I crimini contro l'umanità delle torture (e delle uccisioni extragiudiziali) nella prigione di Abu Ghraib sembra uno scandalo "solo" americano, ma i fatti mostrano che non e' così. Una serie di documenti danno corpo a qualcosa che è più di un sospetto: sono Israeliani i suggeritori (e i fornitori di know-how e di quadri) responsabili dei crimini contro l'umanità commessi dagli americani in Iraq?

I crimini contro l'umanità delle torture (e delle uccisioni extragiudiziali) nella prigione di Abu Ghraib sembra uno scandalo "solo" americano, ma i fatti mostrano che non e' così. Una serie di documenti danno corpo a qualcosa che è più di un sospetto:
sono Israeliani i suggeritori (e i fornitori di know-how e di quadri) responsabili dei crimini contro l'umanità commessi dagli americani in Iraq?


IL DIARIO DEL SOLDATO RYAN

Il primo indizio in questa direzione lo troviamo in un documento autobiografico di un collega degli aguzzini torturatori americani messi sotto accusa con nomi e cognomi nel rapporto del Generale Antonio Taguba sulle torture in Iraq.
Il documento è una specie di diario di un membro dell'equipe di "interrogatori" USA di Abu Ghraib che si fa chiare Joe Ryan, quasi certamente uno pseudonimo.
Il diario era pubblicato da Radio KSTP (sembra, ad orientamento politico destrorso) di Minneapolis, radio della quale "Joe Ryan" risulta essere un appassionato.
Dico "era" perché il Diario è "opportunamente" scomparso dalla sua originale collocazione (http://www.am1500.com/personalities/joeryan.htm) qualche giorno fa. La cache di Google, tuttavia, ne ha salvata almeno una porzione che, almeno al momento in cui scrivo, tutti posso trovare presso quest'indirizzo: http://216.239.41.104/search?q=cache:XYYOCOWnu_8J:http://www.am1500.com/personalities/joeryan.htm+KSTP+%22Joe+Ryan%22&hl=en .

Nelle pagine di quello che ormai possiamo tranquillamente chiamare il "Diario di un Torturatore" troviamo una nota di particolare interesse scritta lo scorso 13 aprile:

"[...] "Wild" Bill Armstrong is one of our interrogators. He and I are both in the Force Protection section. Bill is married with five kids and a devout Christian, father, and husband. He arrived here two weeks before I did. Bill knows interrogation and reporting doctrine better than anyone here. Of course it was his career in the army and now he teaches at the school house in Arizona when he is not over here playing in the sand. I see Bill and know there are some incredible people in America. Here is a man who has already served in the military for 22 years, has a bunch of children, good job, and decides that he is needed over here so heads over to contribute. Politically, Bill makes Rush Limbaugh look like a flaming liberal by comparison. He is also leaving here after his R&R and will become the division cage site lead out in Fallujah. [...]"

(Per chi non sapesse chi sia Rush Limbaugh, che apparirebbe, secondo Ryan, un "fervente liberale" se comparato al torturatore Bill Armstrong, vedere http://www.rushlimbaugh.com/ . Si tratta di un "opinionista" televisivo USA di ultra-destra, al cui paragone Bruno Vespa sembrerebbe parecchio a sinistra di Michele Santoro).

Oltre a fatti che non devono mai finire di lasciare attoniti, come quelli che un torturatore USA possa, al contempo, definirsi un "devoto cristiano" e un "esemplare padre di famiglia con cinque figli", la frase che ci interessa in questo contesto è questa:

"[...] Bill knows interrogation and reporting doctrine better than anyone here. Of course it was his career in the army and now he teaches at the school house in Arizona when he is not over here playing in the sand. [...]"

"Wild" (il selvaggio) Armstrong, il cui nome non compare nel rapporto del generale Taguba reso noto dalla Stampa ( vedi ad es: http://www.cittadinolex.kataweb.it/Article/0,1519,28379|9,00.html ) è dunque un istruttore espertissimo in interrogatori (dunque appare almeno strana la versione condonatoria secondo la quale i sei aguzzini a rischio corte marziale non fossero informati su come comportarsi con i prigionieri).
Quando non è in Iraq (a torturare?), il devoto cristiano e padre di famiglia mette a frutto la sua competenza trasferendola ad altri presso apposita scuola in Arizona. Questa scuola, quasi certamente, è quella di Fort Huachuca.


LA SCUOLA DI FORT HUACHUCA

Sì, dev'essere proprio quella: secondo un documento edito dallo Stato dell'Arizona nel 1999 (http://www.azleg.state.az.us/legtext/44leg/1r/comm_min/house/0114.vma.htm),

"[...]Army Intelligence training is now exclusively at Ft. Huachuca.[...]".

Sulla scuola abbiamo anche una press-release dell'Esercito USA, della quale segue un interessante estratto:

"[...] FORT HUACHUCA, Ariz. (Army News Service, Feb. 24, 2003) -- A new course at the U.S. Army Intelligence Center began last month to train soldiers how to extract intelligence from Al Qaeda detainees.

The Intelligence Support to Counter Terrorism course began Jan. 27 to specifically train the next rotation of National Guard and Army Reserve military intelligence soldiers heading to Guantanamo.

The course resulted from a visit to Guantanamo Bay a few months ago by Brig. Gen. John Custer, U.S. Army Intelligence Center and Fort Huachuca acting commander. He returned from the detainee facility there convinced that the military intelligence soldiers on the ground needed to be better equipped to gather information.

After briefing Secretary of Defense Donald Rumsfeld on the limited training the intel soldiers had to obtain critical information from Al Qaeda, the Intelligence Center devised a new course to help support the global war on terrorism. [...]"

(http://www.globalsecurity.org/intell/library/news/2003/intell-030224-army-terrorcourse.htm)

Ovviamente uno dovrebbe chiedersi se e fino a che punto il Ministro della Difesa USA, Donald Rumsfeld, fosse informato sui metodi di interrogatorio insegnati dal devoto "Selvaggio" Armstrong, specie considerando che, se non è ancora l'unica, la Scuola dell'Arizona è certamente la prima di cui l'Esercito USA si è dotato per l'intelligence training. Appare difficile credere che il Ministro della Difesa di un Paese in guerra contro il "Terrorismo" non approfondisca i metodi di "intelligence" impiegati dal suo esercito per combatterlo.


DOPPIA CITTADINANZA, DOPPIA DIVISA

Come abbiamo appena visto, i soldati USA addestrati in Arizona sono incaricati di ottenere, tramite "interrogatori" (condotti come lo abbiamo visto dalle orribili foto pubblicate in tutto il mondo) informazioni di "estrema importanza" da soggetti di lingua Araba. Parrebbe non immediato, tra il personale dell'esercito americano, reperire persone in grado di conoscere il mondo arabao, di capire e parlare l'arabo (oltre a non nutrire per certo alcuna simpatia per gli arabi in generale ed i diritti umani di base, visti i metodi di interrogatorio emersi).
Un articolo di WorldNetDaily del 24 aprile 2002 conferma incidentalemente questa difficoltà:

"[...] Pine's case comes amid earlier reports detailing personnel and training problems at the Army's counterintelligence (CI) and interrogation school at Fort Huachuca in Arizona.
Sources said the school was suffering from a chronic lack of CI and linguist instructors, and often uses what some described as "grossly unqualified" personnel as trainers.
Linguists and counterintelligence personnel are considered increasingly valuable to the military as the U.S. continues to wage its war against global terrorism.
[...]"

(http://www.worldnetdaily.com/news/article.asp?ARTICLE_ID=27355)

Di passaggio notiamo la definizione di "gravemente non qualificati" relativa agli istruttori della scuola. Chissà se il signor "Selvaggio" di cui abbiamo parlato sia tra i meritevoli di tanta sfiducia.

Quello che interessa qui, invece, riguarda il fatto che il signor Pine, di cui parla l'articolo, è un ebreo (nato negli USA, ma con famiglia in Israele) contemporaneamente membro dell'Esercito Israeliano e di quello Americano (come Maggiore esperto Linguista di Controspionaggio dei Rangers), il quale lamenta un supposto "pregiudizio anti-israeliano" nell'Esercito USA a seguito del provvedimento dello stesso del privarlo di un Nulla Osta di Segretezza precedentemente concessogli. La revoca è giustificata dal'Esercito come obbligata per legge dopo la "scoperta" della "doppia divisa" indossata dal Maggiore Shawn Pine (che viene descritto come un esperto in questioni di controspionaggio in Medio Oriente con esperienza pressocché ventennale).

Dunque, parrebbe di capire dall'articolo, la scuola di Fort Huachuca ha avuto tra i suoi Ufficiali Istruttori dei membri dell'Esercito Israeliano...
Nulla da stupirsi, dopo tutto, visto che è persino logico che l'IDF (Israeli Defence Force, l'esercito israeliano) abbia risorse da vendere in materia di controspionaggio e infiltrazione in ambiente mediorientale e che gli israeliani in grado di esprimersi correttamente in arabo siano numerosi.


I DUE PRINCIPALI ACCUSATI NEL RAPPORTO UFFICIALE

Se non fosse per le informazioni di WorldNetDaily, non sarebbe immediato fare collegamenti tra un signor "Pine" ed Israele.
D'altra parte non suonano certo come anglosassoni i cognomi dei due personaggi (consulenti "civili") ai quali nel suo rapporto sulle torture in Iraq il Generale americano Antonio Taguba riserva le più dure parole: Israel e Stephanowicz:

"[...] 11. (U) That Mr. Steven Stephanowicz, Contract US Civilian Interrogator, CACI, 205th Military Intelligence Brigade, be given an Official Reprimand to be placed in his employment file, termination of employment, and generation of a derogatory report to revoke his security clearance for the following acts which have been previously referred to in the aforementioned findings:
* Made a false statement to the investigation team regarding the locations of his interrogations, the activities during his interrogations, and his knowledge of abuses.
* Allowed and/or instructed MPs, who were not trained in interrogation techniques, to facilitate interrogations by "setting conditions" which were neither authorized and in accordance with applicable regulations/policy. He clearly knew his instructions equated to physical abuse.

12. (U) That Mr. John Israel,Contract US Civilian Interpreter, CACI, 205th Military Intelligence Brigade, be given an Official Reprimand to be placed in his employment file and have his security clearance reviewed by competent authority for the following acts or concerns which have been previously referred to in the aforementioned findings:
* Denied ever having seen interrogation processes in violation of the IROE, which is contrary to several witness statements.
* Did not have a security clearance. [...]"

(http://www.cittadinolex.kataweb.it/Article/0,1519,28379|9,00.html)

Che i due abbiano cognomi che non farebbero stupire nessuno se si trovassero abbondanti negli elenchi telefonici di Tel Aviv, stando ai documenti apparentemente disponibili al momento, potrebbe essere null'altro che una mera coincidenza, per quanto suggestiva.
Molto più difficile è invece ritenere che quanto descritto nel seguente estratto da un documento di Amnesty International, una volta comparato con quanto emerge dalla descrizione del Gen. Tabuga relativa alle torture inflitte ai prigionieri di Abu Ghraib costituisca solo una "coincidenza":

"[...] Israel allows the use of 'moderate physical pressure' – which is defined in detail in secret guidelines – during interrogations. This includes sleep deprivation for prolonged periods while being tied in painful positions, hooding with filthy sacks, being forced to squat like a frog for hours and violent shaking (which has caused the death of one detainee). [...]"

(http://web.amnesty.org/library/index/ENGMDE150221997)


PREMIATI PER LE TORTURE?

Del resto i legami tra la CACI, datore di lavoro di Stephanowicz, e Israele, non sono certo un mistero: la CACI ha ricevuto solo nel gennaio scorso (le torture oggetto del rapporto del generale USA risalgono, pare, al novembre 2003) il Premio "Albert Einstein Technology Award" dal "Jerusalem Fund of Aish HaTorah", consegnato personalmente dal Ministro Della Difesa Israeliano Shaul Mofaz e dal Sindaco di Gerusalemme, Uri Lupolianski al Presidente e CEO di CACI in una cerimonia tenutasi presso il Municipio della Città Santa.
Ecco la motivazione del premio, assegnato dopo mesi di impegno della CACI negli "interrogatori" ad Abu Ghraib: "[...] CACI was honored as a provider of information technologies for helping to fight the war on terrorism and transform the Middle East from a source of global instability into a peaceful, stable region. [...]"

(http://www.caci.com/about/news/news2004/02_02_04_NR.html)

Rebus sic stantibus, cosa Mofaz possa intendere per "regione pacifica e stabile" è forse meglio non tentare d'immaginare, così come, alla luce dei fatti, la risata esibita dal Presidente di CACI, J.P. "Jack" London (http://www.fcw.com/events/fed100/2004/London.asp) appare piuttosto sinistra, così come è grottesco il contenuto dell'ultimo paragrafo del suo elogio, reperibile presso lo stesso documento:

"[...] His vigilance to the highest ethical business standards has reinforced CACI's reputation for service, responsiveness, customer loyalty and technical excellence," said Michael Bayer, a member of the Naval War College Board of Advisors and the National Security Advisory Panel. [...]"

In un altro brano del suddetto documento si assicura che J.P. "Jack" London ha ricevuto il premio "a nome di tutti i suoi dipendenti".
Gli assassini e torturatori di Abu Ghraib, dunque, sanno dove trovare amici.

Se è difficile stabilire con esattezza cosa si intenda per "eccellenza tecnica" quando si costringe su una cassetta di legno un prigioniero incappucciato e collegato ai fili dell'elettricità, non può non far correre un brivido sulla schiena di chiunque il fatto che Michael Bayer, membro del collegio dei Consiglieri per la Sicurezza Nazionale del più potente Stato del Mondo, definisca un datore di lavoro di torturatori come "vigilante sui più alti standard di eticità".

Chi dovesse trovare insufficiente come indizio il premio assegnato alla CACI dal ministro della Difesa Israeliana e difensore degli "assassini mirati" sin da prima che essi divenissero routine da parte israeliana, sarà forse più soddisfatto nell'apprendere che, secondo http://www.us-israel.org/jsource/states/VA.html, sito della Jewish Virtual Library, un'influente istituzione Israelo-Americana, la CACI riceve sovvenzioni dal Binational Industrial Research and Development Foundation (http://www.birdf.com/), un'iniziativa di "ricerca" congiunta Israele-USA.

Ma queste, in fondo, sono poco più che quisquilie.


SQUADRONI DELLA MORTE USA, IN AZIONE DA MESI

Quel che conta è che solo chi non vuole avere occhi per vedere può illudersi che le torture ai danni dei prigionieri in Iraq siano "casi isolati" e non invece la punta di un'iceberg di indicibili e disumane nefandezze conseguenza di una sciagurata policy che ha le sue menti accomodate ai più alti livelli a Washington come a Tel Aviv.
E questo è un fatto noto da mesi, basta leggere questo esplicito, ben documentato e agghiacciante articolo del Britannico "The Guardian" dell'inizio di dicembre 2003: "Israele addestra gli Squadroni della Morte USA [operanti] in Iraq": http://www.guardian.co.uk/Iraq/Story/0,2763,1102940,00.html .









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