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Rassegna stampa:emergenza rifiuti.(fonte il mattino)
by Tana Sunday, May. 30, 2004 at 12:48 AM mail: tana@ecn.org

Rassegna stampa:emergenza rifiuti. leggete le gravi affermazioni contenute nel primo articolo

LO SCENARIO
Dopo Pianura e Giugliano, toccherà ad Acerra. Gli strateghi dell’emergenza immondizia non hanno altre vie d’uscita e stanno già lavorando a un nuovo piano. Se con la forza i camion sono passati per la discarica di Pianura e con la forza sfonderanno a Settecainate, con un’estrema mediazione o con la forza bisognerà liberare anche il cantiere del termovalorizzatore di Acerra, occupato da un anno e mezzo. Un ritardo enorme che aggrava l’emergenza immondizia.
Un piano speciale, militare, era pronto per Acerra già nei mesi scorsi, ma poi venne segretamente accantonato, così come segretamente era stato predisposto a Roma a livello di ministeri dell’Ambiente e dell’Interno. Ma forse non era il momento giusto, visto che doveva essere applicato negli stessi giorni della rivolta di Scanzano. Poi, venne il caso di Ariano Irpino, dove dovettero retrocedere forze dell’ordine e Commissariato dinanzi alle barricate dei cittadini contro il riutilizzo della discarica di Difesa Grande.
Ma se necessario è avere le discariche per depositare gli scarti dei sette impianti Cdr, ora ancor più necessario è completare gli impianti previsti da un piano regionale incompiuto. Senza termovalorizzatore occorreranno sempre più discariche, sempre più siti di stoccaggio delle balle Cdr e ogni volta sarà scontro, protesta, tensione, guerriglia. Inevitabile perché non pensabile di mandare sempre i rifiuti fuori regione o spedirli negli inceneritori tedeschi. Tutto questo perché l’anello finale, il termovalorizzatore, manca e non ha alternative nel sistema così come è stato concepito e varato sei anni fa.
Rinviare o rivedere il progetto di Acerra, già approvato e con tutti i ricorsi vinti, significherebbe rinviare di anni la soluzione del problema in Campania, anche se dovesse passare la linea degli impianti di livello provinciale perché l’iter delle autorizzazioni è lunghissimo. Il commissario Corrado Catenacci, dopo gli iniziali tentennamenti, lancia sempre più segnali in questa direzione, così come ha fatto anche ieri nel corso di un convegno sulla raccolta differenziata. Pur ribadendo, però, la volontà di correggere, rivedere, se il caso arrivare a rescindere il contratto con Fibe, società appaltatrice di smaltimento e costruzione dei sette Cdr e dei due termovalorizzatori di Acerra e Santa Maria La Fossa.
L’altra sfida è sulla raccolta differenziata, inchiodata al 12,8 per cento, un risultato comunque significativo rispetto al nulla di qualche anno fa. Il presidente della commissione ecomafie, Paolo Russo, da tempo propone di punire o premiare i Comuni che non fanno la differenziata. Il parlamentare Riccardo Villari, responsabile del dipartimento Sud della Margherita, pone l’accento invece sul mancato coinvolgimento degli enti locali: «Sono stati messi fuori, non hanno potuto contribuire a veicolare informazioni in maniera corretta».
il mattino 28/05/04



Assalto alla discarica, Giugliano sotto assedio
Se per la gente di Giugliano è un incubo l’apertura della discarica di Settecainate, per i tecnici del Commissariato per l’emergenza è la liberazione. I tre impianti Cdr della provincia di Napoli da ieri hanno ripreso a funzionare regolarmente, dopo avere rischiato la paralisi perché avevano i piazzali pieni di scarti, frazione organica stabilizzata e sovvalli che vanno ora a Settecainate. Una tregua, ma non certo la soluzione. Sono accumulati 165mila tonnellate di rifiuti da smaltire, nelle strade 50-60mila, incendi, proteste ed sos arrivano da ogni angolo delle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta.
Il commissario Corrado Catenacci costretto a requisire Settecainate e a ordinarne l’utilizzo contro la sua stessa volontà perché non aveva alternative. Catenacci aveva firmato un documento con Giugliano impegnando la sua parola: «Mai più impianti sul vostro territorio che ha già un’alta concentrazione». Ma ora Catenacci è costretto a fare marcia indietro, chiedendo fermezza alle forze dell’ordine e intimando correttezza agli amministratori locali. Dopo l’ordinanza del sindaco di Qualiano, Michele Schiano, per il divieto di transito di camion di rifiuti sul territorio, Catenacci, tramite il direttore generale Ciro Turiello, fa diffondere una nota dai toni durissimi: «Alcuni amministratori hanno inscenato vivaci azioni culminate nel danneggiamento di mezzi (mentre alcuni vigili controllavano ci sono stati assalti di manifestanti, ndr). In questi comportamenti ci sono estremi di reato, il Commissariato avvierà ogni iniziativa per denunciare i responsabili». Catenacci ringrazia «la maggioranza dei cittadini di Giugliano che ha mostrato spirito di sacrificio» e attacca «esponenti politici candidati alle elezioni che speculano su questa vicenda». Da Giugliano il Comune risponde con un ricorso al Tar, il sindaco Francesco Taglialatela parla di scorrettezza e ingiustizia. Il deputato del collegio, Antonio Russo, attacca Catenacci e si rivolge al ministro dell’Interno Beppe Pisanu.
il Mattino 29/05/04

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