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De-automobilizzazione a Magliana
by CSOA Macchia Rossa Tuesday, Jun. 01, 2004 at 9:21 AM mail: csoamacchiarossa@inventati.org

Azione svoltasi sabato mattina, prima della Massa Critica Planetaria

De-automobilizzazion...
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Sabato mattina si è svolta una azione di de-automobilizzazione a Magliana.
Sui cartelli attaccati sulle pubblicità c'è scritto:
"L'automobile nuoce gravemente alla salute"
"L'utilizzo di petrolio provoca guerre"
"Spazio de-automobilizzato."
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Giovedì 3 giugno appuntamento alle ore 18 in via pieve foesciana 56 - 82, per un'azione di controinformazione ciclistica anti-bush per le vie dalla Magliana. A seguire (ore 21 circa) proiezione del film "Hair".

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LE AUTOMOBILI UCCIDONO

Siamo circondati.
Ovunque volgiamo lo sguardo, non vediamo che automobili. Per le strade, sui marciapiedi, anche disegnate sui cartelli pubblicitari.
Tutte queste macchine riversano i loro gas di scarico nell'aria, occupano spazio, richiedono infrastrutture titaniche: benzinai, strade, semafori, gallerie, parcheggi, viadotti, autostrade.

La nostra città è invivibile: bambini e bambine non possono giocare per strada, per non rischiare di essere travolti, il rumore è assordante, l'aria irrespirabile.

Tutte queste auto, per funzionare, necessitano di energia: in Italia circa un terzo di tutti i combustibili fossili (petrolio, carbone, gas) sono bruciati per i trasporti.

Ogni anno, nel mondo, circa un milione e trecentomila persone muoiono in incidenti automobilistici. I morti per malattie legate all'inquinamento sono ancora di più. A queste ultime morti contribuisce chiunque guidi un'automobile, anche chi crede di guidare con prudenza!
Eppure sui giornali non leggiamo titoli a caratteri cubitali del tipo "EMERGENZA AUTOMOBILI: UN'ECATOMBE".

Come ben sappiamo, al di là delle amenità che giornali e TV ci raccontano, la guerra all'Iraq, con tutte le sue conseguenze di morte, torture, è stata scatenata dagli USA, coadiuvati da Gran Bretagna, Italia e altri, per permettere alle multinazionali petrolifere (Esso, Shell, ma anche ENI) di avere accesso alle enormi risorse petrolifere irachene.
Il rifiuto di questa guerra, e della partecipazione italiana ad essa, passa anche per il rifiuto del petrolio, e quindi dell'uso dell'automobile.

Per molti di noi è impensabile vivere senza possedere un'automobile, eppure a nessuno piace trascorrere ore nel traffico, nè spendere un terzo dello stipendio per acquistare e mantenere la macchina.

In realtà l’automobile non è l’unica alternativa per gli spostamenti: è solamente la più costosa, la più inquinante e, spesso, la più lenta. Nessuno però ci indica altre soluzioni. Anche perchè quel "nessuno", di solito, viene foraggiato proprio dalle case automobilistiche che pagano profumatamente politiche a senso unico.

L’alternativa c’è! Ed è tutta da inventare, a comiciare dal modo di pensare:
1 - Una rete di mezzi pubblici più potente e meno costosa.
2 ­ L’utilizzo di mezzi non motorizzati, come la bicicletta.
3 ­ Un’urbanistica a misura di essere umano piuttosto che a misura di automobile.

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