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La solidarietà non va in vacanza
by Rete Antirazzista Siciliana Friday, Aug. 13, 2004 at 1:14 PM mail: supertox_99@yahoo.it

Comunicato stampa sull'affidamento di un'ala dell'ex ospedale per l'accoglienza dei migranti

Comunicato Stampa: La solidarietà non va in vacanza


La vicenda dei migranti che per una settimana hanno dormito a Piazza Stazione sembra essere arrivata ad un’importante svolta. E’ stata, infatti, destinata all’accoglienza dei migranti una parte della struttura dell’ex ospedale S. Giovanni di Dio. A questo punto, però, sono necessarie alcune considerazioni.
Ci sembra doveroso denunciare l’assenza scandalosa delle istituzioni che hanno tentato in tutti i modi di nascondere il problema, provando a trattare come problema di ordine pubblico una drammatica vicenda umana. E’ inammissibile che in una città come Agrigento quaranta persone vengano abbandonate al proprio destino e lasciate dormire sui marciapiedi, nella latitanza amministrativa generale.
Solo la presenza attiva e la solidarietà concreta degli attivisti della Rete Antirazzista Siciliana, insieme ai Prc, Pdci e Verdi, è riuscita a fare uscire questa vicenda dall’invisibilità a cui i nostri amministratori l’avevano condannata.
E’ stata proprio la R. A. S. a proporre alla prefettura la soluzione, individuando in un’ala dismessa dell’ex Ospedale San Giovanni di Dio un possibile luogo provvisorio di accoglienza.
Resta da constatare, ancora una volta, l’assoluta incapacità degli amministratore nel comprendere la posizione geografica centrale che la nostra città riveste, e la loro inadeguatezza nell’affrontare fenomeni di portata epocale fortemente complessi.
Non è più possibile far fronte alle drammatiche vicende delle migrazioni internazionali, con lo spirito di improvvisazione che contraddistingue le amministrazioni locali siciliane.
Proponiamo che si apra un dibattito democratico e partecipato sulle modalità di accoglienza dei più poveri e degli emarginati di tutto il mondo. Se vi è una sincera volontà di affrontare problemi che hanno natura epocale, occorrerà pensare anche a luoghi materiali e spazi fisici che possano favorire la solidarietà e lo scambio etnico e culturale.
Si potrebbe pensare in questa direzione ad un possibile riutilizzo di una parte dell’ex Ospedale a fini di solidarietà sociale e cittadinanza attiva, coinvolgendo tutte le energie del nostro municipio nel promuovere un progetto di sviluppo alternativo finalizzato non agli interessi di ristrette lobby di potere, ma agli interessi della qualità della vita pubblica e del bene collettivo.



13/8/2004
Rete Antirazzista Siciliana

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