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Venezuela, Chavez ha vinto ma l'opposizione non ci stà
by da repubblica Monday, Aug. 16, 2004 at 10:23 AM mail:

attenzione ai ribaltamenti della reale democrazia...

Il referendum dà ragione al presidente, che resta al suo posto
Spaccatura nel Consiglio elettorale: "Risultato non valido"
Venezuela,
Chavez ha vinto
ma l'opposizione non ci sta
Affluenza record, posticipata due volte la chiusura dei seggi
E sull'incognita di Caracas il petrolio vola a quota 47 dollari


CARACAS - Dopo un'incertezza spossante durata un giorno e una notte, in Venezuela la situazione precipita in pochi minuti. Il presidente Hugo Chavez vince il referendum e resta saldo al suo posto e contemporaneamente l'opposizione respinge il risultato. Due dei cinque membri del Consiglio nazionale elettorale (Cne) del Venezuela hanno convocato a sorpresa durante la notte la stampa per annunciare di non poter avallare il primo comunicato di imminente pubblicazione dell'organismo con i primi dati del referendum revocatorio del mandato del presidente Chavez. Dati che appunto dicono che i "no" (cioè no alla revoca del mandato al presidente) hanno battuto i "sì".

In una dichiarazione a reti unificate, il presidente del Cne, Francisco Carrasquero, ha detto che secondo il 94,49% delle schede automatizzate pervenute alle 3,47 (le 9,47 italiane) l'opzione no ottiene 4.991.483 voti (58,25%) e l'opzione sì 3.576.517 (41,74%).

Un risultato che è avvallato dunque solo da una parte del Consiglio e che lascia sul campo molte incognite. Alla sede del Cne e all'Hotel Tamanaco sono in corso riunioni, mentre sia l'ex presidente statunitense Jimmy Carter sia il segretario generale dell'Organizzazione degli stati americani (Osa) continuano a tessere la complicata tela che deve impedire tensioni e disordini.

E' la conclusione per il momento provvisoria di due giorni di grande stress politico. Alle 3 (le 9 italiane), quando in linea di principio il Consiglio nazionale elettorale (Cne) avrebbe dovuto fornire i primi risultati ufficiali, il riserbo era invece ancora totale.


Due cose restano certe: la straordinaria affluenza degli elettori che ha costretto le autorità venezuelane a prorogare ben due volte la chiusura dei seggi e il clima di relativa tranquillità in cui si è svolta la consultazione. A chiusura dei seggi ufficiosamente entrembe le parti hanno continuato ad assicurare di avere vinto.

Il referendum era decisivo non solo per le sorti del governo di Caracas, ma per la politica petrolifera. Il Venezuela è infatti - insieme al caos iracheno e l'incertezza sul colosso petrolifero Yukos - uno dei punti caldi del pianeta sul fronte del greggio. In caso di vittoria dell'opposizione l'incertezza relativa alla produzione di petrolio potrebbe portare a ulteriori rialzi e ripercuotersi sui mercati di tutto il mondo.

Infatti il petrolio segna un nuovo record a un passo dai 47 dollari nell'after-hours a New York: le quotazioni dei futures per la consegna a settembre sono volate a 46,90.


(16 agosto 2004)

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