SPAZI OCCUPATI PER LE LOTTE SOCIALI LUNGARINI OCCUPATO

Alle ora 5:20 un gruppo di compagn* è entrato nel Palazzo Sammartino in via Lungarni a Palermo
Alle ore 7:45 una persona, che si è identificata come impiegato di una impresa che sta compiendo lavori nel palazzo adiacente, ha chiesto spigazioni sull'occupazione chiamando successivamente le forze dell'ordine.
I lavori all'interno di Palazzo Sammartino non si fermano nell'attesa delle forze dell'ordine.

SPAZI OCCUPATI PER LE LOTTE SOCIALI

Palermo vive una condizione di enorme disagio, causata dalla cattiva amministrazione comunale, provinciale e regionale.

Negli ultimi mesi il comune ha speso enormi quantità di denaro (1.000.000 di euro per una sfilata di moda) per creare iniziative sontuose, volte a dare un'immagine della nostra città che di fatto non corrisponde in alcun modo alla realtà.

A ciò si aggiunge la Cartolarizzazione, ossia il programma di governo che ha permesso a privati e grosse società (bancarie, edilizie e mafiose) di rilevare grandi percentuali del centro storico a prezzi miseri per ristrutturare gli immobili, (grazie soprattutto ai fondi statali), per rivenderli a prezzi smodati, rendendo il loro acquisto inaccessibile alla gente comune.

I fondi pubblici sono quidi destinati a grandi speculazioni e truffe effettutate dai privati: viene allora spontaneo chidersi il perchè di questo enorme sperpero di denaro pubblico che dovrebbe in realtà essere utilizzato per garantire tutti i diritti minini di ogni cittadino/a: il diritto alla casa, alla salute, all'istruzione.

L'occupazione di un Centro Sociale nasce dall'esigenza di creare spazi pubblici e autogestiti, che siano al di fuori delle logiche di profitto, ed al cui interno possano svilupparsi momenti di collaborazione e di riflessione.

Crediamo che l'autogestione sia una valida alternativa al sistema di cose che ci viene imposto, ed una risposta al tentativo di renderci individui isolati e per questo totalmente ricattabili.

La comunicazione e condivisione di disagi e necissità ha come conseguenza l'adozione di forme di lotta comuni, che portino al miglioramento delle nostre condizioni di vita.

Pensiamo al Centro Sociale come luogo di incontro, organizzazione e potenziamento di quelle conflittualità che da sole rimarebbero frammentate e non troverebbero espressione. Tentiamo di far convergere le spinte e le esigenze di miglioramento della società attraverso un luogo in cui esercitare democrazia diretta, liberà da barriere sociali, schemi istituzionali ed esclusione di genere o razziale.

Crediamo nella nostra capacità di fare esplodere ed alimentare quei conflitti sociali taciuti e nella loro risoluzione tramite le lotte dal basso.

i compagni e le compagne del

LUNGARINI OCCUPATO