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"Anarchici contro il muro" a Cosenza
by G.Bruno Friday, Oct. 01, 2004 at 11:15 AM mail:

Alla Casa delle Culture si è tenuta la conferenza di Liad Kantorowic.

"Anarchici cont...
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Oggi presso la Casa delle Culture si è tenuta la conferenza di Liad Kantorowic, ragazza israeliana, appartenente all'associazione "Anarchici contro il muro", nata in Palestina, unisce nella lotta gli Ebrei e i Palestinesi.
"Spesso- afferma Liad - relativamente ad Israele, si fa confusione tra il concetto di stato e quello di popolo e cosi molti credono che tutti gli israeliani odino i palestinesi e viceversa".
Lei invece, è una ragazza israeliana che ha solidarizzato con i palestinesi. Liad vuole dimostrare che esistono molti palestinesi e israeliani che lottano per risolvere gli stessi problemi.
L'organizzazione cui appartiene è nata nel 2003 con l'intento di contestare fortemente la costruzione del muro; che dividerà in modo iniquo lo stato israeliano da quello palestinese.
"Il muro che sta nascendo - continua Liad - in questo periodo in Palestina è un vero problema, perché esso infrange i parametri territoriali sanciti dalle Nazioni Unite". Esso penetra per molti chilometri nello stato palestinese, isola addirittura alcune città, trasformandole in ghetti, dove la popolazione residente non può in nessun caso uscire. I Palestinesi di queste città non possono più recarsi nei luoghi di lavoro, sono privati delle risorse idriche ed alimentari e l'unica scelta possibile è la fuga o naturalmente diventare un kamikaze.
Liad, parlando, mostra alcune foto sulla Palestina attraverso un videoproiettore. Alcune sono molto toccanti, tipo quelle dei Check-Point israeliani che si trovano in alcuni punti del muro."Sono quelle poche porte d'accesso, che sono aperte in modo arbitrario dai soldati israeliani, solo loro hanno il diritto di scegliere chi può passarlo e chi no." Foto queste che fanno riemergere dalla memoria, altri cancelli e altri militari, cambia che quelli che stavano dietro quelle sbarre ora sono diventati degli aguzzini. Le altre foto, che Liad ha mostrato alla sala, riguardano le loro azioni di lotta.
Sono dei graffiti disegnati proprio sul muro, che per la cronaca è alto circa il doppio del muro di Berlino, i disegni raffigurano due mani dietro le sbarre e slogan che inneggiano alla distruzione del muro e all'anarchia.

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