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Parla Indymedia: la lista completa dei collettivi che sono stati chiusi
by newbrainframes.org Friday, Oct. 08, 2004 at 9:23 PM mail:

Ieri le autorita' americane hanno emesso un ordine federale per Rackspace intimando loro di consegnare i server web di IndyMedia agli agenti che lo richiedevano. Rackspace, che offre servizio di hosting per oltre 20 siti Indymedia nella sua sede di Londra, ha eseguito l'ordine e consegnato due server web, rimuovendo in questo modo i suoi siti IndyMedia da Internet. Poiche' l'ordine di sequestro e' stato rilasciato a Rackspace e non ad Indymedia, le ragioni di questa azione sono ancora sconosciute per Indymedia. Parlando con volontari di Indymedia, la Rackspace ha dichiarato che "non possono fornire ad Indymedia alcuna informazione riguardante l'ordine di sequestro."

E' gia' accaduto che altri Internet Provider abbiano ricevuto simili ordini con intimazione di non dare informazioni in situazioni analoghe per impedire loro di informare le parti in causa su quello che stava avvenendo.

E' comunque poco chiaro per Indymedia come e per quale motivo un server che risiede fisicamente la di fuori dal territorio statunitense possa essere sequestrato dalle autorita' americane. Allo stesso tempo un altro server, che forniva servizi di streaming radio per varie stazioni radiofoniche, BLAG (una distro di linux), ed una serie di altre cose utili, e' stato chiuso da Rackspace.

Negli ultimi mesi ci sono stati svariati casi di attacco ai media indipendenti da parte del Governo americano. In agosto il Servizio Segreto ha usato un ordine di citazione in giudizio per tentare di mettere fuori uso NYC IMC prima della Convention Repubblicana (RNC) tentando di avere i log da un Internet Provider negli Stati Uniti ed in Olanda.

Lo scorso mese la Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC) ha fatto chiudere diverse stazioni radio indipendenti negli Stati Uniti. Due settimane fa l'FBI ha richiesto ad Indymedia di cancellare un post su IMC Nantes, in cui si trovava una foto dove si vedevano due agenti in borghese della polizia svizzera e volontari di IndyMedia Seattle sono stati visitati dall'FBI per lo stesso motivo.

D'altro canto, Indymedia ed altre organizzazioni di media indipendenti hanno avuto diversi successi, ad esempio contro la Diebold e il Patriot Act. Oggi comunque, per tutta risposta le autorita' americane hanno fatto chiudere diversi siti di IndyMedia in tutto il mondo.

La lista completa dei collettivi di IndyMedia che sono stati colpiti

Ambazonia
Uruguay
Andorra
Polonia
West Massachusetts
Nizza
Nantes
Lilles
Marsiglia (vale a dire tutta IndyMedia Francia)
Euskal Herria (Paesi Baschi)
Liege
East and West Vlaanderen
Antwerpen (vale a dire tutto il Belgio)
Belgrado
Portogallo
Praga
Galizia
Italia
Brasile
Regno Unito
Germania
Indymedia Radio

fonte: http://www.newbrainframes.org/journal/art.php?dis_id=1269


Dal momento che l'ingiunzione e' stata inoltrata a Rackspace e non a Indymedia sono ancora ignote a Indymedia le ragioni di quest'azione. Parlando ai volontari di Indymedia, Rackspace ha affermato che " non possono fornire a Indymedia nessuna informazione riguardante l'ordine ricevuto". Altri Internet service Providers hanno ricevuto in simili situazioni obblighi di riservatezza che impediscono alle parti coinvolte di ricevere aggiornamenti su quello che sta succedendo.

A Indymedia non e' chiaro come e perchè un server che e' fuori dalla giuridisdizione statunitense possa essere sequestrato dalle autorità degli Stati Uniti.

Allo stesso tempo, sempre a Rackspace, un secondo server e' stato disconnesso: si tratta di un server che ospita trasmissioni live di diverse stazioni radio, BLAG (linux distro), e un'altra serie di cose utili.

Negli ultimi mesi il governo federale degli Stati Uniti ha condotto numerosi attacchi ai danni di vari Indymedia nel mondo. In agosto i servizi segreti hanno cercato di interrompere il NYC IMC prima della convention repubblicana provando a sequestrare i logs da un provider internet negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi. Il mese scorso la Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC) ha chiuso numerose radio comunitarie in tutti gli Stati Uniti.

Due settimane fa l' FBI ha chiesto che Indymedia rimuovesse un messaggio su Nantes IMC che conteneva delle foto di alcuni agenti della polizia svizzera sotto copertura. Altri attivisti di IMC Seattle sono stati visitati dall' FBI per lo stesso motivo. Per contro, Indymedia ed altre organizzazioni di media indipendenti hanno recentemente vinto importanti cause, come ad esempio contro la Diebold (compagnia che fornisce sistemi di votazione elettronica, coinvolta nei conteggi scandalo delle ultime elezioni USA) e contro il "Patriot Act" (una legge che consente all'FBI in nome della sicurezza nazionale e della lotta al terrorismo di monitorare sistematicamente, senza richiedere l'autorizzazione della magistratura, la corrispondenza ordinaria ed elettronica, la navigazione sul Web, e perquisire le case dei cittadini americani e non, negli Usa e all'estero). In questo quadro le autorità degli Stati Uniti hanno deciso di chiudere decine di "Indymedia Centers" in tutto il mondo

La lista degli IMC locali colpiti da questa operazione include l'Amazzonia, l'Uruguay, Andorra, la Polonia, il Massachusetts occidentale, Nizza, Nantes, Lilles, Marsiglia (tutta la Francia), Euskal Herria (paese Basco), Liegi, Vlaanderen est, Antwerpen (tutto il Belgio), Belgrado, Portogallo, Praga, Galiza, Italia, Brasile, Regno Unito parte del sito della Germania ed il sito della radio on-line di Indymedia.org.

fonte: http://www.megachip.info/modules.php?name=News&file=article&sid=3310

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