trascrizione delle xi ud. prel. del processo contro 28 poliziotti (due udienze fa e' stato separato dal processo Di Bernardini in quanto in coma) per l'irruzione alla scuola diaz e alla scuola pascoli. Arringa breve per fare dramma dell'avvocato Di Bugno per Luperi e arringa fiume di 6 ore dell'avvocato Li Gotti per Gratteri.
TRASCRIZIONE SOMMARIA
[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa(pm) ; C = parti civili/parti lese ; R = teste]
P: [appello] P: e' stata presentata un'istanza di rinvio per l'udienza di oggi. D: avendo appreso dai giornali che e' in corso l'attivita' di acquisizione dei tabulati. insisto nell'istanza di rinvio. P: [verbalizza] l'avvocato Di Bugno insiste nella richiesta di rinvio dell'udienza per un periodo non inferiore a 30 giorni allo scopo di preparare la memoria difensiva gia' depositata in cancelleria. A: (cardona) il pm ritiene che si debba stare al deciso del giudice. la questione dei tabulati il giudice si e' gia' pronunciato due volte. quello che l'ufficio del pm sta facendo e' di chiedere alla pg di ottemperare alle richieste gia' fatte, come attivita' parallela e integrativa. Il presidente si e' gia' pronunciato sulla questione dei tabulati. Per cui ci opponiamo P: ma l'istanza e' circa la preparazione della memoria difensiva. [legge la richiesta di rinvio, che sostanzialmente afferma che le parti civili hanno impedito con i rinvii alla difesa di elaborare una memoria difensiva con tempi consoni]. A: (cardona) non c'e' bisogno che ricordi a nessuno la funzione dell'udienza preliminare. Tempo non ne hai mancato, come da c.p.p. I tempi sono stati ampliati dall'ufficio dlla procura, nella memoria non c'e' nessun novum rispetto agli atti depositati, per cui non ci sembra che la richiesta sia fondata. C: (passeggi) noi riteniamo che i termini siano stati ampiamente rispettati, per cui ci opponiamo. D: (mascia) [alza la voce] noi ci aspettiamo un atteggiamento collaborativo tanto quanto noi lo abbiamo avuto. noi siamo stati tanto collaborativi da chiedere la fissaiozn dell'udienza di citazione del responsabile civile prima della pausa estiva. Questo non e' stato fatto e questo ha ampliato i tempi. Io comunque daro' atto a verbale che io difendero' solo su PARTE delle accuse perche' non c'e' stato il tempo di preparare adeguatamente una difesa. Quindi mi associo. D: [ si associano tutti ] P: il giudice rilevato che non sussistono le condizioni di legge per concedere i termini per la difesa, che il pm ha depositato memoria fin dal 23 settembre 2004, ch ele difese hanno aavuto ampio termine per esaminare sia glia tti del processo che la memoria, rigetta l'istanza di rinvio. P: nulla impedisce che anche a fine udienza vengano depositate delle memorie, anche successivamente alla deposizione, ovviamente... P: sulla richiesta di rinvio della prossima udienza ne parliamo a conclusione dell'udienza. Resp. Civile: (ministero dell'interno) il ministero degli interni e' stato citato da alcune difese come responsabile civile in un ambito penale, quindi la qualifica dell'amministrazione e' quella alla pari di qualsiasi altro soggetto che entra in un processo penale obbligato per i risarciimenti del danno derivati dai reati ascritti agli imputati. In sostanza intendo dire che non e' presente lo Stato Italiano, ma la pubblica amministrazione, non e' presente una Istituzione, ma uno Stato Amministrazione in una sua branca, quella dell'Interno, in quanto gli imputati sono dipendenti del Ministero degli Interni, vale il principio per cui i pubblici impiegati sono responsabili dei reati compiuti e di seguito la stessa pubblica amministrazione e' responsabile direttamente nei confronti di terzi. Quindi in questi termini deve individuarsi la prospettazione della pubblica accusa nel senso di una responsabilita' degli imputati che si estende all'amministrazione di appartenenza, in quanto agenti della PS che hanno operato in occasione della perquisizione alla scuola diaz il 21 luglio del 2001. [...] Date queste premesse, in tesi il ministero degli interni, in questa sede, limitata in quanto ud. prel., si auspica un esonero degli imputati da qualsiasi responsabilita' e quindi un esonero del ministero stesso dalla responsabilita' civile. Noi sosteniamo e sosterremo che gli imputati non sono colpevoli, e poiche' non esiste una presunzione civilistica di responsabilita', e' ovvio che gli imputati non fossero considerati colpevoli dei reati, l'amministrazione non ne risponderebbe. Debbo dire che un asupicio come quello che ho fatto pocanzi non puo' trovare da parte della difesa un adeguato supporto defensionale, in altre parole, il ministero degli interni non puo' identificarsi nelle posizioni differenziate, variegate, con sfaccettature diverse, dei vari imputati. Mi si chiederebbe qualcosa al di la' delle mie forze, cioe' prendere posizione per ognuno degli imputati. E' un compito che lascio ai difensori dei singoli imputati, perche' una volta poi sentite le difese di ciascuno di essi sara' piu' agevole per la difesa ministeriale assumere una strategia omonima. E' chiaro che non sposiamo adesso le linee difensive di tutti, ci potranno essere delle linee discriminanti o conflittuali che emergeranno in dibattimento che dovremo prendere in considerazoine. Mi preme osservare che quelle che qualcuno ha definito prove granitiche a me non sembrano tali, almeno allo stato attuale. E' vero, l'indagine ha portato un quantitativo di materiale enorme, che questa difesa ha potuto esaminare in tempi stretti, e sicuramente elementi che indicano una situazione anonima ci sono, elementi che possono aver convinto la pubblica accusa a chiedere il rinvio a giudizio, e che in questa fase sono alla sua valutazione. Quello che vorrei escludere fin da questo mometno in maniera chiara ed energica e' una aspettazione emergente nelle stesse parole del pm oralmente e nella memoria, e nelle stesse parole delle parti civili, cioe' che questa e' stata un'operazione studiata, congegnata dalla polizia, con uno scopo di rivalsa, di spedizione punitiva a carico dei manifestanti in quanto nei precedenti giorni le operazioni di polizia non avevano dato concreti risultati o i risultati non sono soddisfacenti, quindi un operazione rappresentata di immagine da parte della polizia di stato, quasi che fosse una riappropriazione del controllo dell'ordine pubblico, a prescindere dagli aspetti di legalita' e di correttezza che devono sempre immprontare l'operato delle ffoo. Se viene improntata all'attivita' della ps un'attivita' di polizia di regime, quasi un impronta di corpo che agisce all'esterno dell'ordine costituito, ebbene questa difesa non e' d'accordo. La polizia avra' agito con eccessi, forse gli episodi convulsi incontrollabili, sono sfuggiti al controllo dei dirigenti, certamente questo in teoria puo' ammettersi, ma questo non significa che la polizia sia sul banco degli imputati. Non c'e' la ps, non c'e' lo Stato Italiano, non c'e' il Ministero degli Interni, ci sono dirigenti che hanno portato avanti un operaione in modo malaugurato, non corretto, ma respingiamo l'ipotesi che si sia portato avanti un disegno eversivo delle norme di questo Stato. Dobbiamo stigmatizzare chi era la parte agggredita e la parte che aggredisce in quei giorni. [...] In quei giorni sono moltissimi i violenti che hanno aggredito la citta' con manifestazioni di massa incontrollate. Dobbiamo quindi contestualizzare l'episodio della diaz in questa situazione generale, in questo ambiente che si era creato e ravvisare quelle che sono le motivazioni addotte agli imputati per cui si era cercato di eseguire una perquisizione per prevenire ulteriori reati, visto che la repressione creava non poche difficolta'. Alla stregua di quanto finora ho detto, ritengo che l'auspicio iniziale, cioe' che tutti gli imputati vengano considerti non colpevoli, si concluda con un non luogo a procedere forse e' troppo. Ci rendiamo conto che e' facile che molti verranno rinviati a giudizio, perche' la ristrettezza di maglie commentata dall'avvocato passeggi esiste e sussiste e la quantita' di indizi raccolti sono formalmente molti. ANche se molti degli imputati fossero prosciolti, basta che uno solo degli imputati venga rinviato a giudizio che questo responsabile civile lo seguirebbe, per questo non posso andare oltre in questa sede , se non dopo aver sentito le difese. [...] Nell'impianto accusatorio, il reato omissivo sulle lesioni non si e' attribuito a nessuno in specifico, pur essendo il perno dell'impianto accusatorio. Questa difesa non ha voluto interferire nelle diatribe insorte tra difese e pm in ordine a vizi di procedura rilevati. La nostra posizione in questo momento ci consigliava di astenerci prudntemente. Pero' non manco che se dei vizi ci sono , e probabilmente ci sono, e' interesse di tutte le parti processuali che vengano eliminati, e' importante che venganon eliminati mine vaganti in tutto il processo. Ritengo che l'acquisizione dei famosi tabulati vada disposta, vedra' il giudice come e quando, per consentire la completezza della difesa. Questa difesa, nell'interesse del Ministero degli INterni, ritiene dinon poter prendere posizione per il dilemma dell'avvocato Moser, cioe' di prendere posizione per la condanna degli imputati; ci sembrerebbe paradossale. La difesa pubblica dell'amministrazione dell'interno prendera' atto dell'esito dell'ud. prel. auspicando che dopo la discussione degli imputati ci sia una convizione che gli elementi acquisiti non siano sufficienti a rinviare a giudizio gli imputati. Se peraltro saremo costretti a entrare in dibattimento, l'amministrazione non si sottrarra' dalle proprie responsabilita' e se responsabilita' emergeranno il ministero dell'interno sara' pronto a risppondere nelle apposite sedi. Concludendo chiediamo il non luogo a procedere, salvo restando che se nel corso del processo emergesse la responsabilita' di taluni degli imputati ebbene l'amministrazione di appartenenza risarcira' il danno che risultera' agli atti. P: [verbalizza]
D: (di bugno - luperi) ho gia' accennato a una questione a cui lei ha gia' risposto. Quindi ad oggi non conosciamo nel processo l'esito di una attivita' integrativa di indagine, ma attraverso il giornale ho saputo che si sta procedendo l'acquisizione integrale dei tabulati. Faccio presente che questa difesa non ha mai chiesta l'acquisizoine integrale dei tabulati, questa difesa ha solo posto il problema che questi tabulati entrino nel fascicolo del giudice. NOn e' un problema del fascicolo del pm, noi discutiamo solo del materiale che ha il giudice ai sensi del c.p.p. Questo non toglie che la difesa si e' attivata per chiedere che gli venissero consegnati i tabulati, non acquisiti i tabulati. [...] Nessuna richiesta di acquisizione ma richeista di poter visualizzare un materiale che doveva gia' esserci nel fascicolo. Pressupposto questo io non voglio tornare su un punto a meno che non ci siano i presupposti per revocare un'ordinanza. Emerge dalle notizie che siano in corso l'acquisizione dei tabulati, non so in che forma di attivita', so solo che si sta svolgendo questo tipo di acquisizione. Ho contattato il pm che mi ha confermato che alcuni tabulati sono gia' stati acquisiti. Ho contattato il pm zucca che e' in corso l'acquisizione dei tabuolati. Se e' intenzione della procura introdurre nel fascicolo questi tabulati, chiedo che il pm lo dichiari e chiedo di poter discutere dopo aver conosciuto questi atti. Se l'acquisiozne avvenisse dopo la mia discussione io nonpotrei che considerare leso il mio diritto a difendere. Faccio presente che le annotazioni in presenza al momento non valgono niente, perche' in tali annotazioni c'e' un errore clamoroso e quindi non possiamo escludere che ci sia un altro errore. La cellula del dott. Ferri risulta pontremoli e il dott Ferri lo vediamo alla diaz. La presenza di un errore inficia tutte le annotazioni e il pm ha ritenuto di usare materiale non valido. Adesso entriamo nel vivo, non ci possiamo appellare a questioni formali. Noi non ci siamo mai opposti alle decisioni del giudicie, ci siamo sempre rimessi, anche quando questo processo e' stato rinviato furoi da ogni norma di legge, come quando si e' rinviato per un legittimo impedimento delle parti civili, ma quando si guarda la difesa si va a guardare la prua formalita'. [...] Qui si sta verificando un evento particolare, di cui siamo a conoscenza, la procura ha intenzione di acquisirli per tenerli nel cassetto ? Se non e' cosi' lo si dica, si dia la possibilita' alla difesa di verificarli, si discutera' se e' possibile acquisirli e poi vedremo. Sulla base di elementi assolutamente non attendibili come dimostrato precedentemente come si chiede che ci si dia il tempo per elaborare una difesa. Attivita' dilatoria di che tipo, se il reato si prescrive in 15 anni? cos'e' un mese ? Io chiedo di rispondermi al pm, perche' voglio anche io guardare lo stesso materiale di tutte el altre difese. Io capisco che non e' una questione, pero' chiedo che venga risolta. Io oggi non mi sento di poter discutere un processo in cui atti vengono acquisiti mentre io dvo ancora discutere. P: io capisco e cheidero' al pm. lei sembra dimenticare che nel caso ci siano attivita' integrative di indagine , le persone che hanno gia' discusso possono ridiscutere. Chiedero' un indicazione al pm, ma in maniera del tutto irrituale, poi se decido di andare avanti, chi deve discutere, discute sulla base degli atti, al limite annotando l'inesistenza e via dicendo, e poi nel caso ci siano nuove prove, qualsiasi nuova prova, le difese avranno la possiblita' di ridiscutere. D: (di bugno) le volevo preannunciare che allo stato mi limitero' a chiedere il non luogo a procedere. [...] se deve essere cosi' mi risparmia anche queste conclusioni virtuali P: ho capito il suo pensiero. In maniera informale, e' in grado il pm di darmi qualche indicazione ? A: (zucca) il pm cardona ha gia' dichiarato cosa si sta facendo. Il problema e' questo che cose gia' dette milioni di volte non vengono sentite se non si vogliono sentire. HO sentito dire la difesa luperi che voglio solo vedere i tabulati e non acquisirli. E' stato detto in tutte le manieree, c'e' qui l'udienza con il valore del pm, che questi tabulati NON esistono e non sono mai esistiti, nel senso che nessuno li ha mai trasmessi al pm. QUesto e' l aposizione formale del pm. E adesso sento la difesa luperi che cita i giornali e l'ufficio del procuratore, che non capisco chi siano se noi o altri. Se la domanda e' "consegnataci i tabulati in possesso del pm", la risposta e' "non ci sono". Se la difesa luperi e' talmente sicuro di questa cosa, allora si consenta alla procura di aprire un indagine interna per chi li ha sottratti [..] [ di bugno interrompe, zucca si lamenta ] P: chiedo solo informalmente se c'e' in corso una preventivata acquisizoine di questi materiali. Non e' una domanda per discutere la rilevanza, ma una domanda per decidere le udienze. P: la domanda e' : entro le udienze del 18-20 ottobre ritiene che ci sia il deposito di queste prove come attivita' integrativa ? A: come ha chiarito il collega, noi abbiamo sollecitato i gestori a trasmettere quanto richiesto. Ogni cosa che ci viene consegnata verra' messa a disposizione delle parti, mandando avviso di deposito nella nostra segreteria alle parti. Io credo che nel giro di qualche giorno dovremmo avere tutta la documentazione, certamente l'avviso di deposito conterra' elenco e indice analiltico onde evitare che la difesa luperi abbia altro da lamentarsi. Non so se lunedi' prossimo sara' possibile mandare questo avviso. D: (di bugno - luperi) c'e' sempre una polemica dietro e' bene chairie... P: non mi interessano le polemiche D: perche' sembra che si voglia scavalcare... P: non mi interessa D: noi non abbiamo fatto polemiche dei timbri, ma questioni di diritto, chiaro ? [...] P: [verbalizza] l'avvocato di bugno chiede di poter discutere successivamente al deposito di questi ulteriori atti, allo scopo di discutere sul quadro probatorio completo. [ nel mentre battibecchi sul c.p.p. tra il pm e l'avvocato dibugno ] P: [verbalizza] su richeista del giudice il pm comunica che e' in corso attivvita' di acquisizione dei tabulati cartacei sulla base dell'originale provvedimento mai completamente eseguito e che e' ipotizzabile che detti tabulati potranno essere oggetto di deposito quale indagine integrativa nell'arco della prossima settimana. P: avvocato di bugno, siccome mi e' stato anticipato informalmente una richiesta di incidente probatorio ... D: e' una questione... dobbiamo risolvere questa cosa, questa difesa e' liquida... P: si pero' tenga presente che le richeiste di incidente probatorio seguono una strada parallela, soprattutto dato che e' una attivita' di indagine difensiva, e' un'attivita' con percorso parallelo. Io inviterei l'avvocato di bugno e altre difese che intendono chiedere incidente probatorio ha chiederlo subito, in modo da poter procedere. D: se posso precisare. Si tratta di Salore. E' una delle persone che telefonano secondo i tabulati all'assistente burgio verso 00.27. Salore vuole essere sentito in merito al contenuto della telefonata, ma anche al fine di verificare se effettivamente quella telefonata c'era stata, se ricorda a che ora c'era stata, visto che anche le contestazioni difensive sono basate su quello. Ecco perche' non le so dire se voglio un incidente probatorio, prima di verificare nei tabulati. P: ma quindi questa e' una conseguenza di un'attivita' investigativa che stava gia' svolgendo D: faccio presente che salore non si e' presentato a questa difesa e quindi l'attivita' investigativa non si e' conclusa. P: premetto fin d'ora che daro' un rinvio breve sperando che questo consentira' di non avere ulteriori rinvii. Oggi e' il 15 ottobre; c'e' gia' un istanza di rionvio dell'udienza del 18 ottobre. L'avvocato DI Bugno chiede il rinvio per attendere prima della discussione il deposito in cancelleria dei tabulati. A: (cardona) io vorrei solo far rilevare una cosa. I tabulati non c'erano agli atti del nostro fascicolo e bisognava farlo risultare. Adesso si cheide un rinvio per veder i tabulati veri. Adesso si chiede un rinvio per un incidente probatorio basato sui tabulati che non si volevano usare. Nono posso che rilevare un attivita' che sembra finalizzata al solo rinvio. P: [verbalizza] il pm sioppone alla richiesta di rinvio ritenendo assolutamente infondata la richiesta di ottenere a disposizione tabulati che stanno venendo acquisiti, posto che la stessa difesa ha detto di non volere gli stessi tabulati e posto che la stessa difesa ha richiesto un incidente probatorio utilizzando i tabulati che sono gia' nei fascicoli. C: [ ci opponiamo. ci rimettiamo sul legittimo impedimento ]
[ si ritira un attimo a valutare ]
P: il giudice sulla richiesta di rinvio formulata dall'avv. di bugno, rilevato che sull'informazione del pm non e' dato sapere quando saranno in disposizione, che tale disposizione conrasta con il principio di speditezza dell'ud. prel., [...] rigetta la richiesta di rinvio e dispone si prosegua nella discussione
D: (di bugno - luperi) chiede il non luogo a procedere. Fa presente che il prof. marzaduri presentera' memoria attinente a priofili di merito e di diritto. D: (li gotti - gratteri) signor giudice il mio intervento non sara' breve, non solo ma dovro' per forza di cose nei limiti dell'essenzialita' procedere ad alcune letture, tra l'altro non ritengo di dover depositare nessuna memoria scritta quindi cio' che diro' ricopre il compito difensivo. Nel suo ultimo interrogatorio, prima della chiusura delle indagini, il 30 luglio del 2002, l'ufficio del pm a pagina 44 e 45 della seconda parte della trascrizioone della cassetta 290/02 comunicava al dottor cardona "dott le stavo dicendo che noi non ci siamo permessi di fare domande che puntino [...] a dimostrare la sua colpevolezza; noi stiamo facendo una indagine di merito, cercando di far quadrare fatti che non quadrano [...] perche' nel verbale non vi e' scritto dove sono state trovate gli oggetti, ne' le mazze, ne' gli indumenti [...] partendo da queste anomalie... quindi non abbiamo sospettato le anomalie subito, ma abbiao dovuto sospettare quando alcune persone ci hanno dato una versione contrastante [...] " immediatamente dopo a pag. 46 "questo e' il problema, che prima di arrivare ad accusare di dolo una persona vogliamo formulare delle ipotesi... noi abbiamo degli indizi, ma non degli indizi specifici soprattutto nei confronti suoi [...] ma abbiamo pero' indizi, ci possiamo permettere di dirlo". Era questa la situazione del processo il 30 luglio del 2002 quando fu reso il secondo e ltimo interrogatorio del dott Gratteri, ossia un'ipotesi investigativa non supportata da indizi specifici soprattutto nei confronti dell'indagato. Dopo la conclusione delle indagini, prospettando la medesima ricostruzione dei fatti del 30 luglio, l'indagato dava atto di un interrogatorio, il 29 novemrbe 2002. E giustamente l'indagato dopo un attimo di silenzio si rompeva il ghiaccio e formulava una richiesta... "Ora io volevo capire quali sono le ipotesi formulate, e chiedo di capire quali sono gli elementi di prova, le fonti di prova attraverso le quali si e' costruita le ipotesi accusatoria nei miei confronti". Il pm elencava le prove. "C'e' il reperto 234 che inquadra l'ingresso nella scuola ripreso da un edificio che inquadra piazza merani;[...] lei e' presente in due frammenti che nel datacode riportano le 0.22 e le 0.31; successivamente la macchina riprende una fase in cui e' gia' avvenuta l'irruzione, si puo' distinguere lei che da indicazioni, indicando persone che stanno percorrendo l'impalcatura, che stanno andando sul retro della scuola. Questo e' un reperto. Lei gia' conosce il filmato che le e' stato mostrato con il sacchetto delle molotov. Vi sono altri filmati ch ela riprendono all'esterno della scuola; vi sono poi molte altre deposizioni di altre persone che la citano come presente, tra cui il dott. Gallo e il dott. ????" l'indagato interrompeva "il dott. Gallo dice di aver parlato con me ? no no no dottore" "no dice che lei era presnte". Il pm poi specifica "lei non era presente nel cortile durante l'irruzione [...] guardi non c'e' alcun elemento per attribuire a lei questo ruolo di ispiratore." il difensore interveniva dicendo che l'ipotesi accusatoria si riduceva al minimo, per logica e il pm rispondeva che la logica non e' spazzatura. Il pm "lei sa bene che noi intendiamo la presenza come la sua fisica presente non nella irruzione, lei non mi puo' dire che essere presente significa essere presente sui luoghi ma nel contesto [...] per noi ha il significato come presenza che puo' rendersi conto di quello che sta succedendo". [...] Di estremo interesse ed eravamo in una faase di totale scopertura e' l'affermazione del dott. Di Bernardini (pag. 85-86) "credo che poi alla fine, sono due ore che stiamo discutendo, sia abbastanza chiaro che noi gli elementi che abbiamo per costruire un ipotesi di responsabilita', che sia chiara la funzione di questa fase di incitazione al contraddittorio, io le ho indicatoin modo sommario e riassuntivo, se lei chiede se disponiamo di prove indiziarie io no posso esporle cio' che non esiste [...] agli atti esistono un insieme di elementi, in parte costituiti da elementi filmati, in parte da deposizione sue e di colleghi, inparte da elementi logici di ricostruzione, questi sono gli elementi che noi abbiamo". Quello e' un momento come dicono gli stessi pm della provocazione del contraddittorio... Ma quello e' il momento della prospettazione delle prove a carico dell'imputato. Ci si era parlato di filmati che sono quelli indicati nel verbale, quali elementi di prova a supporto dell'ipotesi di accusa. Il 27 settembre in ud. prel. l'ufficio del pm rivedeva questa sua posizione "con questo voglio dire che l'elemento dei filmati non e' stato centrale nelle indagini, sia perche' acquisiti tardivamente, sia perche' sono flash, frammenti che incrociati con altri elementi possono chiarire elementi, come il rep 234 [...] una docuemtnazione di contesto e di contorno che da sola non serve ma che deve essere confrontati con verbali e interrogatori." Cioe' c'e' una certa retrocessione degli elementi filmati ad elementi di contorno e di contesto. Sicche' come dice il pm "non esistono indizi specifici soprattutto nei confronti suoi ", non esistono deposizione di indagati o coindagati accusatorie, il valore dei filmati e' quello di contesto e di contorno. [...] Allora la trama accusatoria si e' ridotta a questo. Noi dimostreremo come questa trama accusatoria sviluppata nella ponderosa memoria della pubblica accusa, sia infarcita di ingiustificabili omissioni, di opzioni spesso psicologiche piu' che giuridiche, e il nostro intervento sara' modulato in linea di massima sulle argomentazioni della memoria depositata dai pm. La trama accusatoria dei pm muove i suoi primi passi partendo da un mutamento di direttive circa l'iontervento delle forze di polizia il 21 luglio del 2001, mutamento direttivo finalizzato all'esecuzione di un numero consistente di arresti a compensare quanto non accaduto nei giorni precedenti. E siffatta ipotesi accusatoria troverebbe il suo punto di partenza nella strumentalita' dell'episodio di aggressione alla pattuglia in via cesare battisti, episodio che e' precedente alla perquisizione, quando via battisti venen percorsa dal pattuglione, di 4 autovetture, due civili e due non. Secondo i pm l'episodio sarebbe stato caricato di eccessivo significato, tale da poter essere utilizzato come giustificazione del successivo intervento. A conforto documentale i pm citano (pag 5-6, 20 della memoria) l'errato orario di intervento indicato dal capo pattuglia Di Bernardini, attribuendo a tale errato orario un significato. Essi attribuiscono che l'orario delle 22.30 sia un orario errato, e lo e', ma che sia stato deliberatamente spostato cosi' da creare una falsificazione strumentale. Pur ponendosi il dubbio che quell'errato orario potrebbe non avere all'apparenza alcun significato. Senonche' i pm superano la perplessita' assumendo che la conclusione della sostanziale falsificazione fosse finalizzata al compimento del successivo atto perche' sarebbe stata avvalorata dalla lettura degli atti al momento del verbale di arresto. Sicche' questo spostamento di orario alle 22.30 rispetto al vero orrio di aggressione alle 21.30, si sarebbe ridotto il margine di valutazoine tra l'orario di aggressione e l'esecuzione della perquisizone. Ora per sostenere questa riduttiva iniziale tesi, di falsificazione di un orario, teso a dare tempi brevi tra l'atto e la perquisizione, i pm avrebbero dovuto inserire in questa propettazione tutti i dati a loro disposzione perche' se cosi' non avessero fato e noi dimostreremo che cosi' non hanno fatto, questa giustificazione non reggerebbe. Il 2 agosto del 2001, SIT del dott Gratteri al dott. Lalla, vol 14, foglio 260, il teste dichiaro' "intorno alle 21.30 del 21 luglio mi telefona il dott caldarozzi dicendo che il gruppo del dott di bernardini e' stato aggredito fuori dalla scuola." Il medesimo orario e' riferito dal dott gratteri in comm. parlamentare. Il medesimo orario e' riferito dal dott gratteri il 29 giugno 2002, quando gli viene contestata la relazione di servizio del dott di bernardini, in quella sede il dott grattteri dichiara che evidentemente l'orario indicato da di bernerdini e' errato. Ora se i pm avessero inserito nella loro relazione questo dato non avrebbero potuto asserire che la mente apicale di quella operazione che aveva necessita' dello spostamento di orario cosi' falsificando un dato lo avrebbe smentito nel corso delle SIT del 2 agosto 2001, facendo crollare le tesi che voleva difendere. ORa per sostenere la tesi che l'orario di Di Bernardini fosse un falso finalizzato, i pmnon potevano omettere l'errore nell'orario reso dalla mente apicale fin dal 2 agosto 2001. Se lo avessero fatto quell'inizio di memoria non avrebbe potuto scriversi in quel modo, non avrebbe potuto dichiararsi come vero il falso strumentale. A questo episodio e' collegato un successivo passaggio anche questo prospettato dai sigg pm in forma ingannevole. Cioe' non solo l'orario e' stato falsamente posticipato, ma la ricostruzione dinamica dell'episodio contiene ancor piu' inspiegabili contraddizioni [...] (pag 8 della memoria) Alla nota numero 9 si evidenzia "tutte le persone sentite non hanno avuto reticenza ad ammettere un isolato lancio di oggetto alcune anche sulla base di percezioni uditive, ma il quadro fornito non ci avvicina neppure lontnamente alle scene di battaglia descritte dalle relazioni [...] " Non e' vero! Aggiungo ulteriormente che ammantare di mistero, oltre ai falsi, la vicenda della pattuglia che percorse via cesare battisti, i pm hanno agigunto la considerazione che nonostante gli sforzi fatti (viene citato rapporto del dott salvemini del 9 agosto 2001) non si era riusciti ad individuare i componenti delle due autovetture. QUesto elemento viene inserito per accrescere il cono d'ombra di questo episodio. Anzi questo affermazione dei pm e' totalemtne errata ed essi ne erano a conoscenza, a prescindere dalla relazione del dott salvemini del 9 agosto 2001: "le autovetture erano : autovetture del RM Roma con a bordo Massimo Di Bernardini e l'agente Barbara Galbiati"; il dott Di Bernardini dichiaro' "ne conosco soltanto tre della squadra mobile di roma che erano con me"; per quanto riguarda la sua autovettura il dott Di Bernardini disse di sapere esattamente chi ernao gli occupanti; "seconda macchian: autovettura della digos di napoli"; il dott Antonio Sborrone, funzionariod ella Digos di Napoli, indico' il personale presente a bordo del veicolo, "feci il nome dell'Isp. Crispino e disse che erano persone appartenenti al suo ufficio, cioe' alla digos di napoli". QUeste dichiarazioni il dott Sborrone le rese il 30 luglio 2001. Terza autovettura. Venne interrogato l'indagato Marco Vitale occupante dell'autovettura "gli altri occupanti erano noti, in quanto con comunicazione del ottobre 2001 il reparto prevenzione anticrimine della campania aveva comunicato ala questura di genova, l'elenco della composizione degli equipaggi il giorno 21, alla nota consegnata alla procura; " vi e' la relazione di servizio dell'isp. Libera Attonito evidenzia che il reparto e' quello in servizio durante l'aggressione e ha notificato il rientro in questura e del successivo impiego durante la perquisizoine diaz. Questo documento veniva acquisito il 3 ottobre 2002. Quarta vettura i nomi si sanno e sono stati interrogati. Ora perche' il pm pur avendo questi dati, avendo lui interrogato le persone, perche' deve assumere, utilizzando un rapporto della squadra mobile del 9 agosto 2001, che non si era in grado di identificare i nominativi. Ma il pm conttrolla la PG, nel momento in cui riceveva la relazione incompleta, il pm avrebbe DOVUTO mettere a disposizione dellePG i dati che avevano. Perche' oggi ci mette a disposizione e si picca la relazione del dott salvemini, e non vengono citati gli elementi che i pm avevano da oltre un anno? solo per ammantare di mistero l'episodio della pattuglia di via cesare battisti . Perche' non ci sono altri elementi. Si pone a carico degli imputati l'omissione dell'ufficio, quando questo si sapeva tutto. Tutti gli agenti che vennero interrogati hanno riferito ognuno per il proprio sentimento di conoscenza l'episodio dell'aggressione: ne parlo' l'agente Cavalli, ne ha parlato l'agente Valeri Davide, ne parlo' il dott Di Bernardini, ne parlo l'agente Vitale Marco... Ognuno riferi' di aggressione non con urla ma aggressione materiale, lancio di ogggetti , una grossa pietra incrino' il vetro dell'automezzo Magnum, lancio di bottiglie, lancio di altri oggetti, tentativo di bloccare l'autovettura con persone aggrappate alla stessa, per l'ovvia situazione che quelle vetture non percorrevano ad alta velocita' per la presenza di un autopullman nella strada. Il loro transito era stato rallentato tanto che si era usata la sirena, fino a provocare la reazione di un gran numero di persone nella scuola che ovviamente hanno dedicato le loro attenzioni alle auto con i colori dell'istituto, non essendo le altre due riconoscibili. L'aggressione non e' solo avvenuta con il lancio di oggetti ma anche con il tentativo di scuotere la macchina per ribaltarla. I testimoni che hannoriferito dell'episodio erano conosciuti e hanno riferito dell'episodio. Ne parla Massimo Carboni, di Radio Gap, ne parla una persona di indymedia "a un certo punto ho sentito un singolo oggetto che ha colpito la macchina; non posso dire [....] perche' quello e' stato il culmine della tensione."; anche un altro dipendente di radio gap ha riferito "del lancio di alcuni oggetti fors anche si un cubetto di porfido". Matteo valenti "senti' un forte rumore di lamiera proveniente dall'ultima macchina che era passata". Giuseppe Cugnati abitante nei pressi "la polizia se l'e' vista brutta perche' le macchien sono state circondate e solo con un tsta coda sono riuscite ad allontanarsi". Le stesse cose riferivano altre persone [...] che riferiscono di lancio di vari oggetti nei confronti di due autovetture. [...] Allora le affermazioni del pubblico ministero sono smentite. Per i pm il passaggio di quella macchina fu una provocazione. In effetti questa tesi fu sostenuta da alcuni testimoni, ma i pm assumono che la polizia fosse alla ricerca di un possoibile pretesto per un operazione repressiva. Non essendo vera la tesi secondo cui la posticipazione dell'orario sia un falso strumentale. Non essendo vero che ci sia stato un isolato lancio di oggetto. Non e' vero che sia stato il solitario gesto di uno scalmanato. Non e' vero che i danni all'autovettura vengono riscontrati con ritardo malliziosamente riscontrato, perche' il verbale di riconsegna e' del 22 lugglio, cioe' il giorno dopo. Non e' vero quello che scrive il pm a pag 15 cioe' che la scena delineata e' una "manifesta avversita' con urla e insulti, che venne vissuto il passaggio della macchina come provocazione"... Ma si puo' prospettare questo episodio come un aggressione di urla insulti, di fronte a testimoni che dicono il contrario, non solo poliziotti, ma di persone che abitavano in quella strada. Ma si puo' poi dire "tutte le persone sentite non hanno avuto reticenza ad asserire un isolato lancio di oggetto", ma si puo? tutte le persone sentite! e' un tentativo di inganno, e' un insulto alla verita', ma cosa si pensa che il giudice non legge le carte. Su cosa si confida, che quelle pagine vengono strappate, che il giudice non le legga? Che non le debba leggere ? Si dfinisce inganno l'affermazione di un fatto vero. E non e' pensabile che un ufficio pubblico possa afferamre una falsita' in un atto pubblico. IN quella memoria ci sono falsi ideologici!!! [...] Siete pubblici ufficiali, avete il dovere di essere leali e corretti. Io non riesco a spiegarmi come sia possibile affidare a uno scritto questa falsita'. E' una mancanza di riguardo per tutti e per lei, signor giudice. Noi vi metteremo in discussione parola per parola. E il giudice ha l'obbligo di verificare, se cio' che dite come fatto corrisponde alla verita' o meno. Fino ad ora abbaimo parlato della pattuglia, noi abbiamo dimostrato che non e' vero quello che c''e scritto nella memoria. E questa falsita' e' stata utilizzata per scrivere a pagina 155 "che si cercasse soltanto un obiettivo plausibile per effettuare l'intervento risolutivo una volta identificato un possibile fuoco di estremisti". [...] E' altresi' pacifico che proprio l'aggressione alla pattuglia sia stata una volta che e' stato conosciuto il dato e la patutglia fatta rientrare, sia stato un episodio non fatto di insulti e grida ostili, e non tentativo di aggressione, ma aggressione, sia stato ritenuto da coloro che si trovavano in questura, quale elemento che giustificasse l'intervento alla scuola diaz. E' altresi' pacifico che "tutti i presenti a quella riunione, tutti nessuno escluso manifestarono il convincimento di operare li per li". Ora appartiene all'ordione umano delle cose che quella decisione possa essere stata accompagnata da riflessioni da perplessita', perche' essa era delicata. E' possibile che in tutti o in alcuni vi sia stato elemento di riflessione: il luogo, l'orario, il numero delle persone, l'aggressivita' manifestata dalle persone. E in questa ottica si colloca la perplessita' manifestanta dal dott. gratteri , non in ordine alla possibilita' di fare l0operaozine, ma in merito all'orario, cioe' la possibilita' di fare la perquisizione il matitno. La possibilta' e' stata delineata dal prefetto Andreassi in commissione parlamentare: "non si trattava di unoperazione di perquisizione. si trattava di un operazione delicata e compessa, perche' si inseriva nel clima di una giornata di scontri e dell'aggressivita' precedentemtne dimostrata". La traduzioen di questa affermazione del prefetto andreassi si traduceva in un suggerimento : "di rivolgere all'unita' speciale del reparto mobile di roma perche' dal punto di vista della composizione delle squadre e dell'addestramento ricevuto, era la squadra che mi dava maggiori garanzie. Non ho mandato l'unita' speciale per effettuare l'irruzione ma mi pareva scontato." Queste riflessioni erano ponderate da una sua esperienza su alcuni fenomeni. Sempre nella commissione parlamentare: "(pag 222-223) Ci si e' chiesti se i black block costituiscono una associazione a delinquere. Da i fatti di genova emerge un fatto oggettivo, nessuno puo' negare l'intelaiatura organizzativa di qeusti gruppi, per scopi politici, e quindi non esiterei a definire i black block come un associazione sovversiva. Nei loro documenti non manca di prevedere la prassi dell'infiltrazione con manifestanti pacifici e con essi stipulare rapporti di solidarieta'. Il rapporto tra bb e altri manifestanti non e' una contiguita', ma un infiltrazione che mira a portare le frange piu' estreme del movimento alla violenza" E l'intercettazione ambientale . A parlare sono Anna, Giulio e Massimo. A-> "com'e' la situazione da voi" G-> "e' arrivato il bb" A-> "e quindi?" G-> "adesso cerchiamo di farli imboccare nell'altra scuola" A-> "ti passo massimo" G-> "ma ci sono le forze ?" [ discussione, dato che sono atti del proccesso di COsenza, che l'avvocato asserice di aver nel proprio fascicolo ] [ esce sbattendo la porta una delle parti offese; la difesa si dispera; la parte offesas asserisce che doveva solo andare in bagno facendo venire un attacco di bile alla difesa ] A-> "le forze; ma stanno detnro la scuola ?" G-> "stanno sotto la scuola" A-> "sono con giulio, cristina com'e' la situazione?" C-> "il centro e' tranquillo" A-> "pensavamo ci fossero le guardie" C-> "no, non di guardie" La perplessita' espressa da Francesco Gratteri e' stata da questi riferita nelle sommarie informazioni testimoniali del 2 agosto 2001. "A quel puto si decise di fare la perquisizione subito, anche se io ritenevo meglio farla la mattina successiva". Vi e' un triplice riscontro della perplessita' riportata dal dott. gratteri. [ cita il prefetto andreassi alla comm. parl., il prefetto manganelli in una telefonata con il dott gratteri ] Ci fu una parentesi sgradevole nel corso dell'interrogatorio del dott gratteri quando l'ufficio del pm contesto' il racconto del dott gratteri assumendo che le dichiarazioni del prefetto andreassi fossero state di contenuto opposto alla possibilita' di procedere alla perquisizione. "ci sono elementi che ci portano ad escludere che siano stati il prefetto andreassi e il dott murgolo nella decisione di procedere. [...]" Ci veniva contestato per rendere incredibile le dichiarazioni dell'indagato, ma come e' possibile queste scorrettezze?! Il prefetto andreassi dice esattamente il contrario. [...] E' un opzione giuridica questa o un opzione psicologica ? La rimozione di documenti risponde a un criterio giuridico o psicologico: le dichiarazioni del prefetto andreassi erano coincidenti con l'interrogatorio del dott Gratteri. E non si poteva contestare nulla al dott gratteri. Nella memoria i pm di questo passaggio non ne parlano piu', preferiscono ignorarlo, sorvolano... Alla materia dell'opzione psicologica e non giuridica, si collega una nota (nota 13 a pag 17) ove si dice "[...] nonpuo' negarsi come ques'ultima appaia come una scelta operativa che ha considerato opportuna e matura un operazione quella notte con rischi sociali, politici, tecnici, [...]". Insiste invece il dott Gratteri "dico soltanto che per quanto mi consta personalmente la perquisizione fu determinata soltanto dall'episodio citato, dal fatto che la pattuglia transitata intorno alle 21.30 [...] davanti alla scuola." Per i pm il passaggio era stata solo una questione pretestuosa, ma non si comprende la ragione per cui, se non per fini psicologici, sottolinei in grassetto francesco gratteri come il protagonista della decisione e sotolinei come riconduca al solo episodio l'aggressione, e non il prefetto andreassi che dice "mi sembra del tutto pacifico che li' dentro ci fossero dei violenti, [...] la perquisizione aveva il compito di accertare che dentro quella sede non c'erano il social forum, ma persone che il social forum non voleva, li' dentro c'erano dei violenti, magari dei black block, una parte di quelli che avevano messo a soqquadro la citta' e quindi bisognava intervenire, di questo anche io ero convinto." Assolutamente speculari le dichiaraziooni di Colucci. Anche queste non citate, neanche inuna noticina a pie' di pagina. Colui che insiste sulla causale dell'intervento e' Gratteri. Ma questa cos'e' un opzione giuridica o psciologica? E qui si apre un altro siparietto, per dimostrare come certe volte poi questi giochi psicologici si spingono cosi' avanti da diventare incontrollabili. Sempre il dott Gratteri, (dura 20 pagg il siparietto nelal trascrizione) afferma di aver appreso dal Di Bernardini il lancio di bottiglie d'acqua. "Dato che le parole hanno un significato, lei ha parlato di bottiglie. Lei nella commissione parlamentare parla di due bottiglie." " Scusi ma io non posso averlo fatto" "Andiamo a vedere, perche' lei ha parlato solo del lancio di due bottiglie, ma io ho letto la comm. parl. dove riferisce di due bottiglie." dopo sottopone la lettura degli atti della comm. parl. e non ce ne rivela il contenuto . Nella comm parl. gratteri dice "mentre transitavano le pattuglie [...] vennero colpite dal lancio di oggetti". punto. dateci atto che ci avete arringato per 20 pagine la contestazione delle bottiglie, non trova ilpunto e cade l'ooblio? Ora tutti possono incorrere in errore, pero' quando si ripetono, sempre per il medesimo indagato, io non ci credo piu'. Comincio a pensare che si tratti di una deviante opzione psicologica. Ora per concludere in termini giuridici su questo passaggio, la tesi del pm e' quella della strumentalita' dell'episodio pattuglia come espediente per mostraer i muscoli megliio e subito. [...] Il dato acquisito della perplessita' manifestata da gratteri non sulla necessita' di fare la perquisiziione ma sulla pericolosita' di procedere in quelle ore notturne, si pone concettualmente in radicale discordanza con la tesi acusatoria di mostrare i muscoli. La risposta a tale dato processuale e' stato dato malamente quando i pm hanno cercato di contrastare al dott Gratteri una versione diversa e opposta del dott andreassi. Che e' dimostrato non essere cosi'. Se Gratteri in positivo era stato avversario, nel momento in cui e' negativo questo non puo' diventare elemento. Se l'elemento che ricavo dal processo e' contrario alla tesi del processo, l'elemento non e' neutro, significa che quell'elemento non esiste piu' e contrario al processo. Bisogna tradurre questi elementi inelementi di processo. Perche' non e' giusto, perche' il contrario non appartiene al mondo della logica. Io non sviluppo ulteriormente l'argomento dal punto di vista giuridico, ma tutte le persone sono in grado di valutare questa situazione, dove l'elemento di prova della scelta di intervenire subito di forza diventa il contraio, e' la prova del contrario. Se il comportamento e' stato un altro, allora i muscoli subito non dovevano essere mostrati. Si aggancia a questa materia, una indicazione parzialmente errata fatta dal prefetto andreassi quando dice che "dalla mattina del 21 luglio grattedi francesco avesse assunto una sorta di direzione dell'ordine pubblico". Fu un espressione caricata probabilmente da parte del prefetto andreassi, pero' poi nel moento in cui il prefetto andreassi ha specificato la ragione da cui traeva questa convinzione l'episodio siamo in grado di gestirlo con completezza. la perquisizione all'istituto paul klee. andreassi disse "la diretta ssunzione di responsabilita' dello sco puo' essere un segno di tale tendenza. Per quanto riguarda la presenza di gratteri sia la conseguenza del suo impegno come nella perquisizoine in via maggio nella assumere la direzioen delle operazioni delle squadre mobili". I pm hanno mutuato questa posizione nella loro memoria. [cita la memoria] "il cambiamento di rotta non e' un ipotesi dell'accusa, ma trova risocntro nelle parole dello stesso vicario [...] e in tale linea si inserisce la perquisiozne alla scuola diaz. L'obiettivo e' quello di arrivare a un numero consistente di arresti." [...] I pm sviluppano quindi questa loro impostazione. Su questo cambio di direttive, per quanto riguarda l'operazione alla diaz e' inutile che vi rileggo andreassi, la sua convinzione sulla indilazionabilita' della operazione. Sappiamo anche che il prefetto andreassi presiedette la riunione, che scelse il reparto mobile. [...] All'evidenza di questa estraneita' a tendenze direttive in senso repressive non e' strana. Una frase del genere mal si concilia con la lettura che vi ho fatto. "a me estranea" quando partecipa alla riunione, decide l'intervento, ma e' un po' paradossale che dica "a me estraneo". Noi abbiamo dal prefetto andreassi una indicazione specifica che viene mutuata dai pm "diretta assunzione di responsabilita' dello sco delle operazioni delle squadre mobili". Lei e' sicuramente a conoscenza del fatto che il dottor Gratteri venne nominato responsabile della Zona Rossa per tutto il g8. essendo direttore dello sco, gli furono assegnate molto personale, fino a 400 unita' provenienti da diverse squadre mobili d'italia: c'erano 13 funzionari sco, 57 sm genova, 12 digos di ge, xx dalla squadra anticrimine, 300 dalle squadre mobili. Ora la zona rossa non subi' nessun disordine. Il dott gratteri deponendo al comitato parlamentare spiegava il suo ruolo e specificava che essendo la gran parte del personale impegnato nella zona rossa, vi erano state delle eccezioni a questo compito prioritario che erano consistite nell'intervento richiesto nel pomeriggio del 20 di accompagnare il procuratore della repubblica in piazza alimonda e fu in quella occasione che gratteri con uomini che con lui lavoravano nella zona rossa dovette prestare questa forma di assistenza dovuta, ma era un tipo di intervento che prevede il rientro nella zona di competenza una volta esaurito. Su questa indicazoine fornita al comitato parlamentare, allora il fatto che il 20 gratteri sia uscito dalla zona rossa significa ch eil dott gratteri fosse a capo della PG? no. era necessario che alcuno del personale dedicato a quella zona ne uscisse. Forniva alcuni degli uomini a lui assegnati per compiere un attivita' che era richiesta. Questo non significa che dal venerdi' aveva assunto il controllo il dottor gratteri dell'ordine pubblico ! Il sabato mattina noi sappiamo cosa fece il dottor Gratteri, lo ha dichiarato davanti alla comm. parl. , cioe' trascorre gran parte della mattinata in compagnia del prefetto andreassi, perche' dispone che calderozzi si sposti nelal zona rossa, e gratteri si sposti in questura per garantire contatto costante con il suo vice. Trascorre gran parte della mattinata con il prefetto andreassi e il questore. "A un certo punto questi e forse altri si misero a parlare di un fatto che per loro era vicenda nota, per me no, che stava in immagini da un elicottero, di un camion che stava percorrendo la strada in senso contrario e che da quel camion era state viste, forse anche filmate, in un momento succesivo mi accorgo che sono dei filmati, erano state viste scaricare alcune mazze di ferro dal camion. Successivamente il prefetto andreassi diede disposizione agli elicotteri una volta che venne localizzato all'interno della scuola paul klee, di fare una perquisizione. Seguo dal filmato e mi rendo conto che insomma e' una perquisizione ma era una passeggiata, per cui chiamo il collega vice capo della squadra mobile di genova, e dico, guarda ho capito che e' importante identificare questo mezzo, che voglio dire, intervieni anche tu... In effetti il collega interviene, in quell'occasione procede all'arresto delle persone. IO diedi solo disposizioni al collega di partecipare a una perquisizione che era gia' in corso." e ne seguiva durante l'interrogatorio del29 giugno che il pm diceva "questi atti sono stati tradotti all'autorita' giudiziaria con il timbro squadra mobile -sco", esibito il documento il dott gratteri poteva rilevare l'errore : SCO , servizio criminalita' organizzata, non servizio centrale operativo!! [...] "io le contesto solo questo, e' un operazione promossa e organizzata dal servizio centrale operativo diretto da lei e il signor calderozzi" "il difensore insiste che venga messa a verbale" [...[ l'ufficio del pm continuava ad insistere sullo sco, gratteri e caldarozzi. Ora il punto di rilevanza giuridica dov'e' ? Se fosse vero che sin dalla mattina lo sco e il suo direttore avessero preso il diretto controllo delle operazioni su genova come indicato dall'operazione paul klee... la risposta e' negli atti, vol 2 , relazione di servizio a firma del PD Vincenzo D'Agnano diretto al questore di genova, che dice "in data odierna su disposzione della signoria vostra, un contingente del RM di Padova si recava [...] contestualmente sul posto interveniva personale delle squadre mobili di genova che verificavano la condizione dei luoghi [...]" citando anche il segretarioo di andreassi. Allora la perquisizione alla paul klee venen decisa dal questore di genova, con l'ausilio del prefetto andreassi; il ruolo del dott gratteri su solo di consigliare l'iontervento della squadra mobile in una perquisizione ceh sembrava approssimativa. Lo ha detto lo stesso Ispettore Dominici, nella sua deposizione [legge la deposizione dove dominici lo riporta al questore dell'arresto effettuato da Scrofani; e che riporta al questore quello che e' sucesso ...] Nella trama accusatoria l'episodio Paul Klee rappresenta l'antecedente operativo dell'operazione alla diaz. Nella trama accusatoria l'episodio Paul Klee vede l'assunzione di responsabilita' diretta di francesco Gratteri. Vi abbiamo dimostrato come l'episodio della Pail Klee non c'etnra niente, e lo abbiamo fatto con documenti che sono in atti. [...] Ma e' un episodio che non si colloca in linea con la trama accusatoria. L'accusa non puo' sostenere che l'episodio alla Paul Klee era il segno di un cambio di direttive nelle procedure operative, perche' l'episodio e' stato deciso da andreassi e dal questroe, che quindinon possono essere estranei a questa decisione. Queste non sono opinioni, sono fatti e per annullare il valore di un fatto ci vuole un altro fatto, se la prova e' un fatto, la controprova deve esser un fatto con un peso specifico superiore a quello della prova. Diversamente una prova non puo' essere contraddetta da un pensiero. Contro una pietra non si oppone un pensiero. Questa e' la logica dell'ordinamento giuridico. Dalle carte non si sfugge, ci si contrappone, in maniera critica, ma non si sfugge, non si ignorano. C'e' un altro episodio che si inserisce in tutto questo. Quello della scuola Pascoli. E' successivo ma si colloca nella stessa contestualizzazione. E ne parlo anche se il dott. Gratteri non e' imputato. Perche' i pm dicono "l'episodio pascoli e' in linea con l'abuso generalizzato e arbitrario del potere al fine di consentire lo svolgimento dell'operazione in corso". E quando si dice coerenza nella'buso del potere, si dice che al fine di consentire la'ltra operazoine si abusa arbitrariamente del potere [ legge alcune deposizioni di gava ] il dott Gratteri interrogato ha dichiarato "ho sempre saputo che nella scuola si sia entrati per errore, perche' mi e' stato detto che c'era del personale nostro nell'istituto, per cui io ho detto guarda noi non c'entriamo niente, che uscissero subito da li', chi gli ha detto di entrare la', in questura non si e' parlato di estendere nel secondo istituto" "noi le contestiamo che lei si sia assunto la responsabilita' di ordinare di smettere" "mi sono assunto la responsabilita' di interrrompere un attivita' illecita" Il dott gratteri interviene nel momento in cui si avvede di un errore nell'operazione. Questo significa che la Pascoli rappresneta un episodio in linea con l'uso arbitrario del potere. I pm contestano l'ordine del dott gratteri inferendone una posizioone apicale. Questo e' il ragionamento. Era il vertice per la Pasocli, perche'non per la Diaz. Hai interrotto della Pascoli, dovevi poter interrompere alla Diaz. Sapevi della PAscoli, perche' non della Diaz. Si verifica una devianza nella costruzione della accusa. Se c'e' un progetto repressivo, com'e' che il dott gratteri va e interrompe quella parte di progetto che e' funzionale al progetto. I pm devono darmi una spiegazione ! Se l'episodio della pascoli si colloca nella stessa linea di coerenza, se e' funzioanle, come e' possibile che la mente apicale dia ordione agli uominii che sono entrati nella pascoli di scendere. A questo quesito l'ufficio del pm deve rispondere. DEVE! Cioe' gratteri si difende da un intervento lecito! Il pm deve giustificare se questo episodio come si colloca ? Cioe' gratteri in quel momento sta deviando dal progetot repressivo ? Perche' ? Cioe' e' rinsavito ? Oddioo quell'operazione e' connessa, pero' vabbe'.... Ma perche'0 ci sia una frattura bisogna assumere che vi sia stata alla diaz l'omissione. Perche' finche' non c'e' dimostrazione che alla diaz c'era consapevolezza, non si puo' parlare di frattura ! [...]
[ interruzione ]
[ assentato fino alle ore 15.00 in cui l'avvocato Li Gotti
D: (li gotti - gratteri) [...] i pm hanno assunto che il dott gratteri volse lo sguardo quando senti' le grida degli occupanti della diaz che venivano malmenate. Le urla si sentono perche' captate dalla videocamera di piazza merani. L'urlo che si sente e' alle 00:07:05 secondi. Dal che si deduce che il movimento di gratteri e calderozzi e' antecedente alle urla, ma vuole anche dire che le urla erano precedenti all'ingresso alla scuola diaz, e quindi erano urla di una persona alla scuola pascoli. [...] Perche' il 234 sempre con il sistema di svolgimento al contrario riprende nuovamente il dott Gratteri in strada alle 00:15:41, mentre da indicazioni verso le impalcature richiamando l'attenzione di alcuni uomini perche' alcuni occupanti si stavano allontanando. Questo inquadramento del dottor Gratteri in via Cesare Battisti all'altezza del lato corto dell'istituto e' successivo di 9 minuti allo sfondamento del cancello e di 6 minuti dall'arrivo dei primi soccorsi all'interno della scuola: quei soccorsi che descrivono la situazione nella scuola come totalmente calma. Quando il dott Gratteri entrera' nel cortile e poi nella scuola al vano palestra, e' in un orario successivo alle 00:15:41 (ad es. un immagine delle 00:22, ma puo' essere prima), ma cmq non puo' essere stato prima delle 00:15:41 perche' in quel momento e' ancora impegnato in via cesare battisti all'altezza del lato corto dell'istituto. Gratteri e Calderozzi non hanno riferito episodi di violenza e resistenza da parte degli occupanti non avendoli saputi, non essendo li'. Non hanno detto di aver visto nessun lancio di oggetti perche' non erano li'. Perche' non potevano vederli, perche' dal punto in cui erano collocati non vi era la visuale dell'ingresso. Quindi non riferirono di nessun lancio di oggetti, non avendovi assistito. Che siano arrivati succssivamente, oltre ai filmati, vi e' la conferma del dott Filippo Ferri, nella SIT del 18 dicembre 2001, il quale dichiara che essendo salito al primo piano dell'istituto, "quando sono sceso, ho visto che avevano varcato il cancello, si stavano avvicinando all'entrata dell'edificio". Vede calderozzi e gratteri quando entrano. [...] E' un documento al processo, e' il reperto 234, abbiao avuto difficolta' ad usarlo, perche' e' necessario che ci sia l'operatore, e lo sviluppo fatto dal tecnico nominato dalla procura, e il signor Paganini Piergiorgio ha fatto un verbale in due fasi successive. Un primo prodotto dovrebbe trovarsi al volume 34, che e' un elaborato fotografico. Un secondo prodotto il paganini lo consegno' insieme all'originale del filmato che riprende le forze dell'ordine che entrano nel cancello. E quando venne interrogato consegnando questi documenti e dando 3 cd, uno contenente gli originali del filmato e due contenenti lo sviluppo del suo lavoro, dichiara "in uno ho illuminato al massimo le zone d'ombra, [...] individua 1. forze dell'ordine con cinturone bianco caschi e divisa; 2. personale in borghese che sembra essere in coordinamento dgli stessi; 4. fino all'arrivo di una camionetta come quella in uso alle ffoo; 5. il gruppo viene fatto oggetto di lancio di oggetti [...]"; sappiamo la ragione per cui questa relazione non e' mai stata acquisita, ma il lavoro del paganini e' agli atti del processo e questa relazione e' sottoscritta dal paganini. Ma non e' solo paganini, ma vi e' Penelli Margherita che parla di oggetti lanciati dalla Pascoli; il dotto r Giuseppe Caldaci ha riferito di oggetti lanciati dalla Pascoli; Michele Margione ha dichiarato di essere colpito da un san pietrino tirato dalla Pascoli; [...] andiamo alla Diaz: il dotto Fiorentino ha dichiarato (SIT 13.11.2002) di aver visto pezzi di legno, marmo e altri oggetti presumbilmente lanciati dalla scuola; il dott Sgalla (SIT 11.07.02) "mi venne altresi' riferito che all'ingresso nell'edificio vi fu un lancio di pezzi dimarmo contro l'operativo; l'agente Sconcini (SIT) "allora nel cortile vi erano un numero infinot di cose; il dott Ferri (SIT 01.08.2002) "sono stati lanciati oggetti dalle finestre al chiaro indirizzo delle forze di polizia"; il dott Sbordone "e' stata lanciata una pietra; ho sentito i colleghi avvisare gli altri per il lancio di oggetti"; stessa cosa ha visto il dott Luperi; Fabrizio Bassili "devo ravvisare il lancio di una mazzetta da cantiere grande; dovrebbe essere stata anche raccolta da qualcuno; ho sentito il rumore di vetri rotti e quindi erano forse bottiglie"; stessa dichiarazione dal dott Spartaco Mortola "io ho personalmente visto cadere una mazza tipo spaccapietre"; il dott Lucaroli non solo ha visto ma ha dichiarato di aver raccolto una mazzetta "nella fase di apertura ci sono piovute bottiglie e altri oggetti [...] noi ci siamo appoggiati sul portone ed e' iniziato il lancio; l'avvocato gli ricorda il nome di un suo collega; dall'esterno un agente mi ha consegnato una mazza spaccapietre con manico asserendo che era stata lanciata dal piani superiori; io l'ho consegnata a personale in civile che ha sicuramente provveduto al sequestro"; Ecco un altra cosa non vera che si dice nella memoria. Qualcuno ha raccolto la mazzetta; come si fa a scrivere che non esiste traccia alcuna di questo lancio di oggetti ? Ma Perche' ? Di lancio di pietre ha parlato il dott Canterini ! il dott. Ledotti "mi ricordo il lancio di oggetti; un bullone; ", Compagnone "prima di entrare percepi' il lancio di oggetti"; Cenni (SIT 22.09.2001) "ho visto cadere cosi' dall'alto sentire sul casco, potevano essere bulloni, calcinacci; la mia cosa prioritaria e' stata quella di proteggere gli uomini"; il dott. Di Sarro.... [che si e' smentito nel suo stesso interrogatorio!!!!!!! ndr] [...] Cioe' voglio dire c'e' un complesso di riferimenti sul lancio di oggetti, non di gratteri ch enon ha riferito non trovandosi in quel luogo, ma riferito da un numeroso gruppo di persone, cosi' come numerose sono state le cose che hanno riferito le persone di aver subito aggressioni, non dal dott gratteri che entro' nella scuola 9 minuti dopo l'irruzione e 6 minuti dopo la'rrivo dei primi soccorsi: ma Tucci, Compagnoni, Ledotti, che citano anche altri colleghi come colpiti dagli oggetti, che si tratta di persone identificate e mai sentite, indicate espressamente e mai sentite, come persone che hanno riportato lesioni [...] Che la situazione che il dott gratteri trovo nel cortile fosse quella di una calma precaria, ma fosse quella che piu' voci riferiscono come resistenza opposta agli agenti che erano entrati nel cortile e resistenza all'ingresso ivi compreso l'episodiodel nucera e circostanza che cosi' come viene appresa da chi non era presente ed e' imputato e non ha riferito per non avervi assistito, analogamente viene riferita da chi non e' imputato e raccoglie lo stesso riferimento: dott Murgolo (SIT, vol1 pag 284i, 22.07.2002). [...] Giustamente il dott Murgolo non e' imputato, ma ha descritto le medesime cose come apprese da Gratteri e Calderozzi, e sono imputati. Allora a compendio di quello che accadde, noi possiamo affermare documentalmente : gratteri giunge alle 00:06:32; il cancello viene sfondato 00:06:23; il dott gratteri e' ripreso alle 00:07:37 in direzioen opposta alla diaz; alle 00:15:41 e' ancora in via cesare battisti e sono gia' avvenuti i primi soccorsi; il lancio di ogetti rimane un fatto oggettivo, rappresentato da un documento redatto da chi ha elaborato parte dei video della procura; quando il dottor gratteri entra nell'istituto dopo le 00:15:41, trova una situazione che gia' alle 00:10:00 viene definita di calma dal dott cremonesi e dall'infermiere galante; pero' si assume il resto della perquisizione. "E avendo diretto la perquisizione non poteva non aver visto" dicono i pm, mentre abbiamo le prove che quando inizia la perquisizione non e' ancora in via cesare battisti. Tanto e' vero che abbiamo la testimonianza di uno degli occupanti che subisce l'aggressione e l'orologio segna le 00:08:00. [...] Intanto cominciamo a dire che non avendo riferito non puo' ovviamente trovarsi nell'ipotesi di falsificazione della realta', non avendo gratteri testimoniato una realta' diversa; un fatto giuridico che il giudice non puo' non considerare. Se io non l'ho neanche raccontato, non dico scritto, nella SIT del 01.08.2001 dice di non avervi assistito e di non poter nulla descrivere di quello che e' successo, come puo' ancorarsi su questo dato di non conoscenza l'imputazione. Giuridicamente e' insostenibile! L'imputatio veri si riferisce a un fatto riferito in forma diversa, ma come e' possibile che si applichi se non l'ha mai riferito ! PM questa e' giurisprudenza!!!!!! Se la circostanza non e' riferita in nessun atto, non esiste il presupposto per l'imputazione! Ora affronto il capitolo delle molotov. "A maggior chiarimento dell'operato della catena di comando e introducendo elementi di analisi rispetto alal consapevolezza di ciascuno degli imputati si pone come emblematica la vicenda delle bottiglie molotov; va premesso che a ciascun funzionario e' stato chiesto di precisare le modalita' delle perquisizioni e particolari sul rinvenimento delle bottiglie molotov; il reperto assolutamente significativo non viene mai citato; e' quasi la presa di distanza da un corpo di reato scomodo [...] " I pm sono perfettamente consapevoli che non e' cosi', anche quando lo interrogo' il 29 giugno del 2002, furono domande maliziose e fuorvianti. Nella memoria, a pag 123 vi e' lo stralcio delle dichiarazioni del dott gratteri, addirittura lo stralcio delle dichiarazioni di gratteri il 29 giugno. "L'unico che menziona le molotov e' murgolo" "io non parlo delle molotov ? mi pare strano" "l'unico che menziona le molotov e' il dott Murgolo" e' cosi' stupito gratteri che dice "io non parlo delle molotov ????" nella sit del 02.08.2001 domanda del pm lalla "e' ingrado di dire se le bottiglie molotovo fossero in possesso di uno degli arrestati" gratteri risponde "no". Ma quale presa di distanza ??????? [...] Allora questo ci porta a un altra contestazione. Se il rilievo in negati vo dellla presa di distanza e' collegato in una logica che era che l'indagato ha paura di parlare, il rilievo in positivo non puo' essere un dato neutro: non e' cosi', giudice, non e' cosi! Il ricorso alla logica dell'accusa vale anche al contrario; se il presupposto e' sbagliato lo sviluppo e' sbagliato; se il presupposto viene confutato allora lo sviluppo assorbe il dato e lo contesta: QUESTA E' LA LOGICA! Un discorso logico e' corretto se segue i presupposti nello sviluppo. [...] Ma non basta dire che la logica e' sbagliata, nel momento in cui si acquisisce un dato sbagliato un presupposto sbagliato, la logica cambia. Nel momento in cui la presa di distanza non c'e', non puo' rimanere lo stesso discorso. [...] Gratteri ha sempre sostenuto di non sapere qualefosse il punto esatto di rinvenimento delle bottiglie molotov, sapendo solo che sono state trovate nel corso della perquisizione. Ha precisato di aver visto le molotov nel cortile della scuola, affermazione fatta prima che gli venga mostrato il famoso filmato... quando uscira' il filmato, esso certifichera' che le molotov da un gruppo di funzionari vengono viste nel cortile. gratteri confessa di avere un flash, di aver visto le molotov tenute per il collo da un operatore di polizia, ma ha escluso che questo suo flash potesse ricondursi all'analogo fatto che si verifico' nel momento in cui le molotov vengono portate fuori dalla diaz. In quel frangente l'agente Catania viene immortalato che porta le molotov fuori dalla diaz. E gratteri nega che sia quello il flash. gratteri ritiene di essere sicuro che il primo contatto con le molotov sia in un immagine analoga a quella ma senza l'agente catania. HA dichiarato ch el'agente che portava le molotov nel cortile le portasse per mostrarle. Dice che in quel momento potrebbe aver avuto gia' conoscenza del rinvenimento per averlo saputo dal dott caldarozzi. Poi ha contattato il dott manganelli per comunicare il rinvenimento dei due ordigni. Il 30.07.2002 i pm contestavano al dott gratteri l'inverosimiglianza del suo racconto dal momento che la ripresa del conciliabolo riprende un immagine di due bottiglie contenute in un sacchetto di plastica dal quale fuoriescono parzialmente, quindi i pm contestano che possa esserci spazio per un frammento di cognizione, di attenzione visiva diversa, perche' il momento di primo contatto nel cortile avviene diversamente, sono nel sacchetto. Assumono i pm a pag 35 della memoria, "e peraltro stabilire un esatta cronologia degli eventi e' possibile che rendono vanificata ogni difesa; rimandiamo all'analisi dibattimentale dei filmati piu' significative e dell'incorcio con i tabulati di questi ultimi". Bene, io non giustifico affatto la scelta dei pm di rinviare alla fase dibattimentale la visione dei reperti. Noi rispettiamo la giustizia, la fase dibattimentale che eventualmente ci sara', ma chi ha il dominio del processo e' il giudice, e loro scrivono "li vedremo". si dira', il giudice puo' vederli... certo.... ma e' la pretesa ! la pretesa di aver gia' deciso per il giudice.... IO dioc lo faccia con noi.... e' unelemento di prova... nel contraddittorio... lo faccia con noi. Mi ricordo un processo per pedofilia in cui i pm volevano presentare una trascrizione di video da presentare... noi chiedemmo di vederli insieme... iol giudice espresse non luogo a procedere dicendo che se non avesse visto i giudici non li avrebbe prosciolti... Non capiamo perche' non farlo con noi. vediamoli insieme. Pero' ne comprendiamo la ragione per cui i pm tentino di dire che i filmati siano elementi di contorno e di confronto alle prove... Ne ho capito la ragione, perche' il reperto 199 del conciliabolo smentisce la tesi dei pubblici ministeri! Partiamo dal rep 234. Burgio e' in piazza merani che telefona. Nel rep 199 il vqa troiani di fianco a un ducato dove dovrebbero salire gli arrestati che risponde al telefono di burgio. Dai tabulati si capisce perfettamente. Burgio ha dichiarato che fu proprio nel corso di quella telefonata che ha ricevuto da troiani l'incarico di portare le molotov. Il rep 199 riprende il conciliabolo. Poiche' si vede Luperi al telefono dall'incrocio dei tabulati si riesce a risalire al momento esatto della telefonata del dott Luperi, perche' e' l'unico momento di coincidenza del dott Luperi con la telefonata dell'altro ispettore, alle ore 00:41:31. Questo e' ben evidenziato. Il rep 199 riprende il conciliabolo per 7-8 secondi. La telefonata del dott gratteri qual'era ? Alle 00:41:02 gratteri chiama il centralino dello sco. La chiamata termina alle 00:41:10. Alle 00:41:44 il centralino chiama gratteri per 2 minuti e 22 secondi. Il dott gratteri ha dichiarato di avere la conoscenza delle molotov al prefetto manganelli. La telefonata con cui il dott gratteri avverte manganelli e' quella delle 00:41:02. Ecco. E' importante l'orario, perche' stiamo verificando se c'e' spazio per il ricordo diverso di gratteri. Perche' sappiamo che quella e' la telefonata ? Perche' ce lo dice il dott Manganelli, che e' impreciso negli orari, ma che i tabulati ci chiariscono. [...] Se il centralino dello SCO quadno manganelli autonomamente chiama gratteri, gli risponde la stavo chiamando proprio io e la telefonata di gratteri al centralino e' delle 00:41:02, significa che la notizia del rinvenimento delle molotov e la visione delle molotov precede le 00:41:02 almeno di un minuto il tempo che gli c'e' voluto a caldarozzi per dire a gratteri delle molotov, il tempo di comporre il numero. Il tempo che da spazio per una realta' diversa perche' non puo' assumersi che alle 00:41:33 il tempo si era fermato e tutto era statico. Non e' pensabile questa staticita'. Se gratteri alle 00:41:02 telefona, vuol dire che aveva gia' saputo delle molotov, quindi non c'entra niente il conciliabolo. Le molotov arrivano non prima delle 00:38, 00:39. Alle 00:34 telefona al dott troiani, alle 00:36 e' ancora al magnum, alle 00:38-00:39 burgio si riconosce che sfila per entrare nella diaz. Beh ci sono due minuti. Beh il fatto di aver escluso ilpassaggio dalla palestra cosi' come fatto dal dott mortola mi sembra attempato, perche' ci sono due minuti. [...] Che ha fatto burgio in quel momento? C'e' possibilita' che gratteri abbia colto un momento diverso dal conciliabolo? Il che spiegherebbe l'atteggiamento di disinteresse che si vede dal filmato che il dott gratteri mostra , vediamolo, non si avvicina mai a meno di un metro, non parla con nessuno, nessuno parla con lui. Ma poi vi pare che in 7 secondi si faccia un conciliabolo e si decida "dove le mettiamo? qui la ! al secondo piano;! no altrove!" cioe' in sette secondi si sia decisa l'ulteriore mutamento dei fatti. Sin dall'inizio gratteri dice che "sin dall'inizio ho saputo delle molotov, ma non so dove siano state rinvenute". Qeusto e' quello che dice. Puo' avere alterato una realta' che non ha conosciuto????? anche in questo caso, non e' possibile. grattreri dice "quando le ho viste stavano li'" come puo' esistere una mutatio veris su una cosa che non ha visto ? QUindi il rep 199 conferma il racconto di francesco gratteri, non lo smentisce. Per poterlo smentire il pm deve sostenere che non esiste lo spazio per una versione diversa da quella raccontata da gratteri. Io ho dimostrato il contrario. Io chiedo verametne e sollecito i pm a vedere questi reperti. E' importante vederli nel contraddittorio. Quelli significativi durano poco, vediamoli insieme, confrontiamoci, creiamo il contraddittorio su un elemento di prova ritenuto importanti, offriamo al giudice la possibilita' di confrontarci. Gli arresti... la decisione di procedere agli arresti e' sicuramente precedente. Ma ci sono delle immagini nel rep 199 vede che ci sono persone che vengono fatte salire sui furgoni, e gli arresti precedono le molotov. Perche' e' la stessa immagine che riprende burgio al telefono con troiani. Non servivano le molotov per gli arresti, ion virtu' della resistenza e della violenza, prima delle molotov. alle 00:34 si vedono salire su u furgone. Quindi la decisione degli arresti precede l'arrivo delle molotov. Ma questo e' un utleriore prova. Noi sappiamo che di fronte al comitato parlamentare andreassi ebbe ad acquisire informazioni da murgolo che vi era stata resistenza, violenza, lancio di oggetti ecc ecc. Al riscontro della telefonata tra murgolo e andreassi alle 00:15:45. Andreassi 29 agosto 2001 "venni informato subito dopo l'irruzione dal collega sul posto perche' curasse gli aspetti dell'operazoine. Egli mi disse che erano stati tirati oggetti, che un agente aveva subito un tentativo di accoltellamento, mi disse che c'erano parecchi feriti ma dagli scontri dei giorni precedenti". Andreassi conosce una situazione fatta di resistenza e violenza nell'immediatezza dell'operazione. E' vero che la'veva appresa nel corso di quel contesto temporale ? Io non lo so. Perche' il rep 189 riprende anche una telefonata di agnoletto con andreassi. Su questa telefonata c'e' un po' di confusione sull'orario usando l'orologio di agnoletto, dalle 00:30 alle 00:35. Noi abbiamo ricostruito che la telefonata e' alle 00:20:53, ma foss'anche alle 00:35, andreassi ci ha riferito lui il contenuto della telefonata (SIT 17.12.2002) "successivamente agnoletto comincia a inveire chiedendomi cosa stiamo facendo" "lei ricorda che e' dopo la telefonata con murgolo?" "dopo, perche' dovrebbe essere prima ?" "io ricordo che la telefonata con agnoletto e' precedentemente al ritrovamenteo delle bottiglie questo per collocarla temporalmente" "ma lei non e' sicuro di aver appreso da murgolo delle bottiglie" "io la ricordo verso le 00:40; agnoletto agitatissimo, io piu' agitato di lui, mi ero convinto dlla bonta' della perquisizione, guarda se questo e' il GSF hanno fatto bene ad arrestarli tutti! Lui parlava evidentemente della Pascoli" QUindi alle 00:30 circa andreassi per comunicare ad agnoletto gia' e' consapevole della decisione della decisione degli arresti!!!! Non si risponde hanno fatto bene ad arrestarli tutti se non si e' consapevoli! Anche il dott Colucci aggiunge (SIT 16.12.2002 pag 67) "quando lo ha appreso?" "forse anche per telefono, li arrestiamo tutti [...] io sapevo che c'era stato un intervento, che c'erano dei feriti, mi chiedevano l'ausiliio per l'ordine pubblico, a questo punto arrivano lenotizie, abbiamo trovato le bottiglie molotov, ece ecc" Quindi la decisione degli arresti precede le bottiglie molotov, quindi le bottiglie molotov non sono funzionali agli arresti. Quindi anche questo fatto e' smentito. Qui ci sono altre telefonate che collocano la decisione degli arresti prima delel molotov. E gratteri dice di aver condiviso no preso la decisione degli arresti, precisando che se fosse ufficiale di PG non avrebbe esistato a firmare l'atto. E ha precisato che la delicatezza della decisione degli arresti [...] non e' cosa che possa essere imposta da qualcuno che rimane esterno alla confezione del verbalee. E' come se il presidente del tribunale ordinasse al sostituto procuratore di registrare un documento. Ma dove esiste ? Dove esiste questa cosa ? Ma questo e rispetto della professionalita' ! Non esiste che un sostituto proceda all'arresto perche' glielo ha imposto il cpao della procura! Non esiste ! E voi pensate che in campo c'erano generali con sottoposti proni ad eseguire qualsiasi ordine? Ma questo e' una violazione del sistema, un allontanamento dal sistema ! C'e' differenza l'assunzione di responsabilita', la'ssunzione di un ruolo e l'aver condiviso una decisione. E' una differenza sostanziale. Non c'e' stata una deviazione del sistema. Non c'e' stata da parte di nessuno. Non c'e' stata da parte dei funzionari. [...] Funzionari hanno operato e deciso procedendo, probabilmente sbagliando alla misura cautelare, che il pm ha condiviso e sbagliando portando a dei giudici che probabilmente sbagliando hano condiviso e parzialmente condividendola HAnno sbagliato tutti probabilmente! Perche' questo e' successo ! [...] Perche' i provvedimenti di non convalida fanno riferimento all'impossibilita' documentata in atti dell'attribuzione dei singoli fatti agli arrestati. I giudici hano detto che non c'erano i presupposti perche' non era possibile assegnare ai singoli singoli comportaemnti. E nonostante questo il pm ha chiesto la condanna, ne ha disposto la perquisizione domiciliare. Sugli stessi atti! Sulla redazione degli atti.... I pm mi hanno detto di non poterli contestare. Non esiste nessuno che abbia attribuito al dott grattteri una interferenzanella redazione degli atti. Vi prego signor giudice, credete ai pm quando dicono questo, perche' io che sono dall'altra parte confermo che e' cosi', controllate giustamente, il dubbio puo' albergare anche rispetto alle mie parole, ma sono sicuro, non esistono! Per questo capitolo mi riporto alle dichiarazioni del pm durante l'interrogatorio nel 18.11.2002 Il pm a pag 157 della memoria dice "dall'analisi fin qui condotta, circa i reati svolti in maniera sostanzialmente difforme dal verbale redatto all'autorita' giudiziaria, che tutti gli ufficiali redattori degli atti, ma anche gli ufficiali di pg luperi e gratteri si trovano nella piena conoscenza dei fatti. Costoro come altri hanno potuto direttametne percepire lo svolgersi degli atti [...]" Nella parte specifica per gratteri "il dott gratteri ha sempre dichiarato di essere giunto solo successivamente. Il suo collocamente e' sempre riportato relativametne a un suo posizionamento nei pressi dell'impalcatura. Le informazioni del dott gratteri non sono esatte, se intendono indicare in quelle immagini ilsuo arrivo e il suo insediarsi come figura di comando [...] il del dottor gratteri come e' possibile dimostrare dai video e' gia' presente sul posto all'irruzione, vero e' che al momento dell'irruzione caratterizzata dalle urla , il dott gratteri si allontana dall'edificio guardando dalla parte opposta." Fateci vedere i filmati che voi avete descritto in questo modo. Cominciamo dalla prima affermazione: dalla pag 102 della memoria "seocndo quanto si e' ricostruito la mancanza di un funzionario responsabile in termini unitari e di una preventiva pianificazione anche formale dell'attivita' ha generato una contingente situazione di caos per cui l'impiego di vari reparti comportava l'effettiva direzioni di diversi dirigenti. [...] operava secondo una linea di direttive secondo una catena di comando interna che facva riferimento alle figure apicali. Pur in assenza di una figura formale di dirigenza, la linea gerarchica faceva si che il funzionario piu' alto in grado fosse di fatto il dirigente dell'operazione [...] era lo stesso sentire della polizia che portava a individuare il funzionario piu' alto in grado come dirigente dell'operaiozne" Alloora l'affermazione di cui sopra non coincide con queste frasi. Perche' si parla del sentire della polizia. Ma questo cosa c'entra con il punto di causa che e' la consapevolezza di cio' che era accaduto, c'e' un salto logico che e' un salto nel vuoto. Quando mi si assume che e' il sentire della poliza, ossia il singolo operatore ritrovava il vertice del suo reparto, il passaggio successivo "essere vertice del reparto significa aver comando dell'operazoine che significa aver consapevolezza degli eventi, che significa aver omesso di conoscere che c'era una mutatio veris" sono una serie di sillogismi, SILLOGISMI! DI GIURIDICO NON C'E' NULLA!!! Ma noi stiamo costurendo un processo su una serie di sillogismi. [...] Ma non sfiora l'elemento di prova, il sillogismo capzioso.... Dov'e' la prova ? Ma vi sembra un discorso di prova? I pm dicono devo verificarlo al dibattimento? Ma che cosa deve verificare ? [...] il dott gratteri ha sempre dichiarato di esser ein via cesare battisti, come abbiamo gia' visto! [...] vi ho dimostrato vedendo il filmato che le urla sono successive di 5 secondi all'allontanamento del dottor gratteri. una frazione di secondo, ma una frazione di secondo che conta. [...] Il dott gratteri non si e' voltato, non ha voltato le spalle. [...] il pm parla del prefetto La Barbera... MA VOI LA SAPETE LA SUA STORIA ? Non e' imputato, c'era bisogno dell'inciso ? MA VOI LA SAPETE LA SUA STORIA ? Stiamo parlando di una persona che e' stato condannato a morte dalla mafia! Questo e' rancore! [...] P: non stiamo parlando di questo D: (Li Gotti - Gratteri) io sono molto coinvolto. Lei e' giovane. Il giudice e' il giudice. Io pensavo di cogliereuna filosofia di fondo. [...] I punti di prova erano: - e' certa l'aggressione della pattuglia in forma violenta ? si - e' certa la decisione dell'operazione ? si - e' certo che gratteri era per farla la mattina ? si - e' certo che non assunse il comando delle operazioni la matina ? si - e' certo che e' arrivato in via cesare battisti non vedendo l'irruzione ? si - e' certo che gratteri avendo saputo dell'irruzione nella pascoli diede disposizione di uscire ? si - e' certo che gratteri non ha visto azioni di resistenza, ma avendolo appreso da altri con nomi e cognomi ? si - e' certo che l adecisioni degli arresti e' collocabile prima delle 00:30 ? si - e' certo che le bottiglie molotov sono arrivate verso le 00:40 ? - e' certo che lui puo' averle viste altrove rispetto al conciliabolo ? si - e' certo che lui non ha interferito con la redazione degli atti ? si E quindi il dibattimento e' luogo di formazione della prova, non di ricerca della prova, le prove dovevate portarle qui. Non esistono prove inerenti alle imputazioni ascritte. L'ufficio del pm chiede il rinvio a giudizio usando un sillogismo. Il sillogismo non e' materia di prova. Doveva essere materia di prova l'argomentare del pm. La prova da verificare in dibattimento dovrebbe essere il sentire della polizia, che non c'entra nulla con la prova della consapevolezza, che e' convincimento personale del pm. E noi dobbiamo fare il dibattimento per verificare il convincimento del pm ? [...] Facciamo un dibattimento per verificare se e' un bel sillogismo? Io chiedo il non luogo a procedere perche' il dottor Gratteri non ha commesso i fatti P: lei ha citato materiali che non sono a fascicolo. vuoel depositarlo come attivita' integrativa di indagine. La conferma ? D: (Li Gotti - Gratteri) se la resistenza e' parte dei reati e se esiste qualcuno che afferma che e' cosi', io chiedo che venga acquisito. Anche perche' la prova potrebbe essere considerata inacquisibile per incompletezza della prova. Se non c'e' l'peratore che ha fatto il supporto informatico e' impossibile comprenderlo. Insisto nella richiesta.
P: un chiarimento. lei ha un co-difensore, l'avvocato Daspora. Siccome avevo dimenticato l'altra volta non vorrei ci fosse un equivoco. Puo' parlare la prossima volta D: devo sentirlo. non saprei. D: (romanelli) l'avv daspora chiede di parlare il 30 ottobre. P: no. se viene parla subito dopo il suo co-difensore, altrimenti diventa impossibile anche per me ricostruire il ragionamento giuridico. Se vuole puo' parlare il 18. D: chiedo solo di verbalizzare la mia richiesta. P: cosi' informalmente ? D: ci siamo sentiti. l'avvocato ha chiesto di trasferire questa richiesta, poi lei dispone come ritiene piu' opportuno. P: [verbalizza] P: il giudice rifacendosi a quanto gia' stabilito, atteso che in data odierna ha parlato l'avvocato li gotti, dispone che la discussione prosegua con l'eventuale discussioen dell'avvocato daspora. Se poi ha degli impedimenti chiedera' un rinvio. Francamente mi viene difficile decidere su una dimensione cosi' informale. P: la prossima udienza e' il 18. Dovevano parlare l'avvocato Daspora, l'avvocato Corini e l'avvocato Iorio. L'avvocato Corini ha fatto uno scambio con l'avvocato Porciani. L'avvocato Mascia lo conferma come sostituto di Corini. Alla prossima udienza parleranno l'avvocato Daspora, l'avvocato Porciani e l'avvocato Fiorio o chi sara' nominato d'ufficio con l'udienza. Non ho idea di quanto parlera' l'avvocato Porciani, quidni se l'udienza prossima e' capiente di qeuste persone, l'udienza successiva e' il turno dell'avvocato Mascia e dell'avvocato Gazzollo, e quella dopo metterei due avvocati che difendono una posizione Iunca e Giacomini. D: (iunca) avevo presentato richiesta P: lei ha presentato ricchiesta 18-19-20. D: ma io ho indicato anche il 21, che sia io che giacomini non possiamo. P: cmq il concetto e' che seguo l'ordine, il tempo e' quello che e'. Mi fate l'impedimento, io rinvio a meno che non ci sia qualcuno che si offre. Siccome molti vogliono parlare il piu' tardi possibile. Se c'e' qualcuno che parlerebbe l'udienza dopo come Romanelli che vuole sostituirsi e parlare il 21. Io l'udienza la devo riempire. D: allora e' inutile chiedere le disponibilita' di ciascuno. P: avrei fatto lo stesso questo discorso. Il fatto di comunicare le dispobilita' speravo ....
[ si conclude ]
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