Alcuni compagni saputo dello sgombero in corso sono andati al Tasso a portare la loro solidarietà e contrastare lo sgombero. Questa la situazione:

Nel primissimo pomeriggio, subito dopo l'occupazione, si inziano a vedere strani giri intorno al Tasso. Viene avvistata qualche camionetta in arrivo. Nel giro di pochi istanti decine e decine(mai visti così tanti insieme)di Digos si sono materializzati dal nulla e sono inziate le prime minacce nei confronti degli studenti davanti la scuola, qualche spintone e strattonamenti vari. nella confusione sono riusciti ad aprire la porta della scuola (la dinamica non è ancora chiara) e sono entrati in massa procedendo all'identificazione dei molti presenti.
Quando tutti gli studenti sono stati rilasciati, per evitare ulteriori fermi, ci si è spostati tutti insieme, compatti e con numerosi slogan verso piazza fiume (dove si trovano in questo momento).

A differenza del Manara questa volta la polizia non è intervenuta con la celere (pronta però in tutte le strade limitrofe) dando una parvenza di sgombero "buono". Eppure la violenza sta nel gesto stesso dello sgombero, sta nelle minacce (anche ai compagni accorsi), nelle spinte fuori scuola, sta nelle molte telecamere presenti, sta nel clima intimidatorio che stanno creando, sta nella scelta della repressione preventiva (controlli sempre maggiori nelle scuole spinti direttamente da una circolare ministeriale), sta nelle logiche di questo sistema.

A chi si oppone e solleva le problematiche della scuola si risponde con la repressione immediata. E' certo che nessuna di queste azioni potrà mettere a tacere la lotta.

Ci stanno provando ancora una volta, dopo gli sgomberi dello scorso anno, i processi agli occupanti del Righi ancora in corso, e le innumerevoli azioni repressive in tutta Italia.
Ci stanno provando da anni senza però ottenere i risultati sperati. Stanno intensificando la loro battaglia. Le lotte studentesche cresceranno di conseguenza.

Lotta dal basso, autorganizzazione!
Massima solidarietà alle lotte!