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Repressione: Lazio: via i consultori e schedatura di chi abortisce
by v.f. Monday, Jan. 17, 2005 at 5:15 PM mail:

La nuova inquisizione Lazio: via i consultori e schedatura di chi abortisce


Che la legge sulla fecondazione assistita fosse strettamente legata a quella sull'aborto lo avevamo già detto. Ma sempre di più ne abbiamo conferma.

Ad un recente convegno sulla nuova legge sulla procreazione medicalmente assistita (PMA), Sorbi, presidente del Movimento per la Vita Ambrosiano, ha sciorinato tutti i dati sull'aborto in Lombardia ed ha in continuazione collegato la legge sulla PMA alla 194, giungendo alla conclusione che sia necessario promuovere "catene umane contro la crescita esponenziale degli aborti a Milano."

Purtroppo, come già abbiamo detto tante volte, il quadro che si sta delineando non è affatto roseo.

Quanto dice Sorbi può, per noi, tranquillamente entrare da un orecchio ed uscire dall'altro, ma è indice di quanto le due situazioni (procreazione ed aborto) vengano sempre più spesso presentate come collegate ed inserite in un unico quadro: il tentativo di un rinnovato controllo sulle donne.

Un altro pesantissimo mattone in questo senso è stato messo nella regione Lazio con la nuova legge sui consultori.

Nel Lazio la giunta regionale di Storace sta approvando una legge sui consultori in cui questi di fatto vengono aboliti e le donne che intendono abortire vengono sottoposte a schedatura, insieme ai medici che le assistono.

La legge regionale era già stata presentata tempo fa, ma era rimasta bloccata, probabilmente in seguito all'opposizione delle assemblee delle donne e dei consultori del Lazio che la hanno definita "Una legge contro tutte le donne, che antepone sempre la "vita" dell'embrione a quella della donna e cancella trent'anni di lotte per l'autodeterminazione"

Oggi viene ridiscussa, forte della campagna sempre più forte contro le donne.

I punti principali non sono da poco:

- il primo scopo del consultorio diventano "gli interventi a tutela del diritto alla vita del concepito" e non più "la procreazione libera e consapevole" e i consultori diventano "luoghi per il disagio sociale".

- i colloqui tra le donne che chiedono di abortire e gli operatori socio-sanitari devono essere schedati e gli operatori devono documentare cosa abbiano fatto per dissuadere la donna.

Quanti saranno i medici che non si faranno intimidire da questa nuova schedatura e continueranno a preoccuparsi prima di tutto della salute e della volontà della donna?

- le Asl potranno stipulare contratti con associazioni private disposte a prevenire il ricorso all'interruzione di gravidanza: non ci vuole molta immaginazione per intuire quali saranno queste associazioni e in quale forma terroristica utilizzeranno il loro contatto con le donne (la prima firmataria della legge e consigliera regionale è Olimpia Tarzi, segretaria del Movimento per la Vita).

- nei consultori sarà presente un comitato scelto dalla Regione su proposta dell'Osservatorio per la famiglia che avrà il compito di esprimere pareri sull'attività dei consultori. Nella situazione in cui oggi versano i consultori, con un numero sempre ridotto di operatori sanitari e fondi quasi inesistenti, i soldi per pagare i controllori invece si trovano sempre.

La regione Lazio del resto è sempre stata molto "attenta" ai problemi delle donne. Negli scorsi anni ha istituito un sussidio - premio che, erogando una somma ridicola, invita le donne che vogliono abortire a portare avanti la gravidanza; ha finanziato (a spese della collettività naturalmente) e distribuito nei consultori un opuscoletto del Movimento della Vita assolutamente privo di informazioni mediche, ma ricco di foto di feti e tanto minuziose quanto fantasiose descrizioni della vita intrauterina in modo da rendere ancora più dolorosa la scelta di abortire.

Oggi usano l'arma dell'inquisizione: un controllo capillare affinché chi lavora nei consultori non accolga le donne e ne ascolti i bisogni, ma le influenzi con pressioni ideologiche stabilite dall'alto.

R.P.

Umanità Nova
numero 1 del 16 gennaio 2005, Anno 85

tratto da: http://www.anarcotico.net

p.s.: questa e' roba sempre piu' brutta e io continuo a dire che la rivoluzione e' sulla punta della forchetta, si stravolgerebbe tutta l'economia. Che faccio se decido di non portare avanti una gravidanza? La "collettivita'" mi da i soldi e cambio idea? oppure abortisco e mi schedano? Oppure c'ho i soldi e me ne vado in un altro paese? 'Sta roba e' inquisizione, di anno in anno torniamo indietro di dieci anni.

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