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Solidali con LSO sgomberato
by carc torino Friday, Jan. 21, 2005 at 1:33 PM mail: carctorino@yahoo.it

Il CARC di Torino esprime piena solidarietà ai compagni sgomberati dai cani da guardia della borghesia e dai servi Chiamparino e amministrazione COMUNALE

Lo sgombero del LSO ha dimostrato ulteriormante quanto i contrasti tra l'armata Brancaleone del centro-sinistra e la banda Berlusconi, siano mossi da interessi economici e speculativi tra un gruppo borghese e un altro, tra padroni che sul loro libro paga hanno i politici del centro-sinistra e tra quelli che hanno i politici di centro-destra.

Il CARC di Torino esprime piena solidarietà ai compagni sgomberati dai cani da guardia della borghesia e dai servi Chiamparino e amministrazione COMUNALE che possiamo considerare APPENDICE locale dell'"armata brancaleone" che dovrebbe, per dirla con gli esponenti della borghesia illuminata, contrastare le politiche della banda di mafiosi, fascisti, razzisti, clericali che fa a capo al bandito Berlusconi.Lo sgombero del LSO ha dimostrato ulteriormante quanto i contrasti tra l'armata Brancaleone del centro-sinistra e la banda Berlusconi, siano mossi da interessi economici e speculativi tra un gruppo borghese e un altro, tra padroni che sul loro libro paga hanno i politici del centro-sinistra e tra quelli che hanno i politici di centro-destra. La guerra tra gruppi economici produce vittime tra le masse popolari, lavoratori ed operai. Produce vittime illustri come ad esempio le stesse libertà e gli stessi diritti che grazie alla Resistenza e al sacrificio di intere generazioni di uomini e donne appassionate e alle generazioni che più tardi hanno lottato nelle strade e nelle piazze del nostro paese allo scopo si difenderle e di accrescerle, hanno potuto, per un certo periodo, radicarsi, affermarsi e diventare un punto di partenza più alto per quella che necessariamente dovrà trasformarsi nell'affossamento del sistema capitalistico e della dittatura democratico-borghese.
Solidarietà ai compagni del LSO sgomberato!
Dal "Piano generale di lavoro" del(Nuovo)Partito Comunista Italiano: Piano generale di lavoro del (nuovo)Partito comunista italiano

Compito del (nuovo)Partito comunista italiano è guidare la classe operaia a fare dell’Italia un nuovo paese socialista attuando le Dieci Misure Immediate (DMI) e a dirigere, a partire da questo risultato, il resto delle masse popolari nella transizione dal capitalismo al comunismo. Il (n)PCI svolge questo compito contribuendo così alla rivoluzione proletaria mondiale.

Nel prossimo futuro il partito svolgerà la sua attività contemporaneamente su quattro fronti.

- Primo fronte: la resistenza del partito alla repressione. Il partito deve mettersi in condizioni di continuare, quali che siano gli sforzi della borghesia per distruggerlo o limitarne l’attività, ad esistere, a moltiplicare il numero e migliorare la qualità delle sue organizzazioni e della loro attività, di unire le masse, mobilitarle e organizzarle, di costruire, consolidare e rafforzare organizzazioni di massa, di prendere la direzione, con le proprie organizzazioni e tramite la linea di massa, delle organizzazioni di massa già esistenti, in particolare degli attuali sindacati di regime, facendo principalmente leva sugli interessi e le aspirazioni della massa dei loro membri. Il partito deve mettersi in condizione di continuare, quali che siano gli sforzi della borghesia per distruggerlo o limitarne l’attività, a raccogliere l’esperienza, le idee e gli stati d’animo delle masse, elaborarle con crescente maestria alla luce del marxismo-leninismo-maoismo e tradurle in linee, parole d’ordine, direttive, metodi che porta alle masse affinché li assimilino e li attuino, di continuare a svolgere la più larga attività di orientamento, organizzazione e direzione delle masse popolari.

- Secondo fronte: la mobilitazione delle masse popolari a intervenire nella lotta politica borghese, con l’obiettivo principale di favorire l’accumulazione di forze rivoluzionarie e in secondo luogo con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari ed estendere i loro diritti, di acuire e sfruttare le contraddizioni tra i gruppi e le forze della borghesia imperialista.

- Terzo fronte : la mobilitazione delle masse popolari nelle lotte rivendicative, nella difesa senza riserve delle conquiste strappate alla borghesia nell’ambito della prima ondata della rivoluzione proletaria, nelle lotte per l’ampliamento dei diritti e per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari. Il principale principio guida del lavoro su questo fronte è “fare di ogni lotta una scuola di comunismo”.

- Quarto fronte: la mobilitazione delle masse popolari a costruire gli strumenti e gli organismi autonomi dalla borghesia (case del popolo, centri sociali, cooperative, circoli culturali, casse di mutuo soccorso, associazioni sportive e ricreative, ecc.) utili per soddisfare direttamente, senza dipendere dal mercato della borghesia imperialista e dalla sua amministrazione pubblica, i propri bisogni e ad estendere la propria partecipazione al godimento e allo sviluppo del patrimonio culturale della società. Il principale principio guida del lavoro su questo fronte è “fare di ogni iniziativa una scuola di comunismo

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