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Dheishesh - Notte di soprusi.
by bolscefigo Monday, Aug. 19, 2002 at 1:58 PM mail:

LUNGA NOTTE A DHEISHESH

Lunga la notte di ieri al campo profughi di Dheishesh. I soldati hanno passato al pettine tutto il campo in cerca di bombe. Tutto e' iniziato alle 22 e per tutta la notte i soldati hanno intimidito la popolazione con mitragliate, esplosioni e incursioni nelle case. Cercavano dei "terroristi". Insultavano, annusavano come dei cagnacci, le mani di tutti i palestinesi per cercare le tracce di polvere da sparo. In particolare la casa immediatamente vicina al centro Ibda, e' stata teatro di un vero sopruso.
I soldati, dopo aver sparato contro dei civili inermi che camminavano per una strada adiacente alla casa, bussano a alla porta di quest'ultima. All'interno erano presenti anche due internazionali ospiti della famiglia.
Tutti gli uomini presenti nella casa dopo essere stati malmenati, compreso un internazionale, vengono fatti sedere. I soldati sono convinti che il figlio piu' grande abbia avvertito i "terroristi", ovvero tre ragazzi che volevano solo attraversare il campo per tornare a casa, della presenza dei soldati. Inutilmente si cerca di spiegare che il ragazzo e' innocente. Loro sono convinti di quello che dicono e vogliono portare il ragazzo in prigione. Gli internazionali cercano di interporsi all'arresto e vengono minacciati. Anche il padre del ragazzo si oppone e cerca di far capire che probabilmente il ragazzo parlava con i familiari che abitano al piano sottostante. Li conduce al piano di sopra per mostrare loro la casa e fargli comprendere che le sue affermazioni sono vere. I soldati fanno uscire le donne e i bambini ed entrano nella casa con l'uomo. A quel punto lo insultano, lo picchiano e gli tolgono la giacca delle Nazioni Unite, la figlia maggiore con estrema determinazione guarda negli occhi i soldati chiedendo le motivazioni di tale atto. Riportano giu l'uomo e nel frattempo insultano i bambini che stavano piangendo.
Intanto al piano di sotto il ragazzo, accusato di essere "informatore dei terroristi", viene fatto sedere a terra e gli viene puntato il fucile nel petto. Il soldato gli chiede se voleva morire, il ragazzo risponde che non era nella condizione di scegliere. Cercano di strappargli una verita' inesistente con minacce rivolte a lui e alla sua famiglia. Il ragazzo non si intimidisce e ribadisce la sua versione. Viene fatto sedere nuovamente. Viene chiamato uno degli internazionali a cui avevano sequestrato il passaporto, gli pongono le stesse domande che poco prima avevano rivolto al ragazzo. Anche in questo caso cercano la verita' infondata con le minacce. <<Dicci la verita e ti lasciamo andare.>>; <<Se non vuoi morire, dicci che quel ragazzo ha avvertito, i terrorsti che ci sono scappati, della presenza dei soldati.>>. L'internazionale ribadisce che niente di tutto quello che affermano e' accaduto in quella casa. A questo punto viene riconsegnato il passaporto all'internazionale e la casa viene liberata dalla presenza dei militari. Per tutta la notte l'esercito, dopo aver tolto l'elettricita' a tutto il campo, ha continuato a sparare colpi di fucile e bombe stordenti, passando e ripassando lungo le vie del campo fino all'alba.

Ribadisco che ci vorrebbe un internazionale per ogni casa del campo.

HLVS
PALESTINA LIBERA - PALESTINA ROSSA

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