Liberation accusa la Siria del rapimento della Aubenas?
Iraq. Esiste un primo video della Aubenas. Il direttore di Liberation: e' del 23 febbraio Vedi anche 1/3/2005 - Baghdad Iraq. Video della Aubenas: "Sto male, aiutatemi". Il ministro dell'Interno iracheno: la Sgrena e' viva
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Florence Aubenas nel video di ieri Parigi, 2 marzo 2005 Spunta un secondo video nella vicenda del rapimento della giornalista di Liberation Florence Aubenas, rapita in Iraq il 5 gennaio scorso. E' stato mostrato solo alla famiglia giovedì scorso, e secondo Serge July, direttore del quotidiano francese, è stato girato il 23 febbraio. Lo ha detto lo stesso July parlando a France Info. A quella data, quindi, l'inviata del quotidiano era senz'altro viva. Questo primo video, dice July, è "interessante". Consegnato all'ambasciata di Francia tramite un inetrmediario, il filmato mostra "Florence molto stanca, provata, ma non ha ancora il viso che le vediamo nel secondo filmato e anche le parole che usa per spiegare il suo stato d'animo, le sue condizioni psicologiche, sono diverse". Per il direttore di Liberation, l'appello al deputato Didier Julia contenuto nel secondo messaggio rappresenta invece un "messaggio alle autorità francesi". Il video punta, invocando il nome del deputato Didier Julia, a "stabilire un contatto, senza che sia possibile peraltro definire quale sia, con la detenzione di Christian Chesnot e Georges Malbrunot", scrive Liberation che pubblica in prima pagina la foto della giornalista, come appare nel video, con un grande titolo "Mi chiamo Florence Aubenas...", le parole con cui la giornalista apre il suo video. "Fra gli esperti che seguono la vicenda - scrive il quotidiano - la coincidenza fra la crisi aperta in Libano con l' ultimatum della Francia e degli Stati Uniti e il rapimento fa nascere numerosi interrogativi sul ruolo che potrebbe giocare la Siria, con la quale si sa che Didier Julia ha d' altronde stretti contatti che egli aveva sollecitato in occasione dell' affare Chesnot e Malbrunot", i due giornalisti francesi rapiti il 20 agosto scorso e tornati in liberta' il 21 dicembre. Liberation da' anche "un'altra interpretazione" della citazione nel video di Julia: "Potrebbe trattarsi dell' espressione del malcontento di vecchi fedeli di Saddam Hussein, ai quali Didier Julia e la sua rete sono stati legati (e che hanno d' altronde loro santuari in Siria) a causa del recenete cambiamento della politica della Francia nei confronti dell' Iraq".
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