E' ormai noto a tutti come lo sport preferito del neofascista Fini e dei suoi scagnozzi sia quello di accusare chiunque non la pensi come loro di puro antiamericanismo fine a sè stesso. Ovviamente loro, le verginelle, possono permettersi questo ed altro, dopotutto a tal proposito hanno sempre avuto la coscienza a posto. O forse no?
Nel dubbio mi pare utile proporre alcuni stralci dal testamento del loro caro zio Adolf, dove, come tutti possono notare, i buoni sentimenti nei confronti della loro amata "Ammeruica" grondano a valanga.
Ed ecco quindi la breve carrellata di elogi e complimenti vari coi quali il buon vecchio zio di Fini e dei suoi tirapiedi, Adolf Hitler, rese omaggio ai cari americani:
● MOSTRI Prendendo in considerazione ogni fattore, la politica coloniale dell'Europa si è conclusa con un completo insuccesso. Io non ho dimenticato l'unico esempio di successo apparente, ma si tratta di un successo puramente materiale, ed io intendo riferirmi qui a quel mostro che si autodefinisce Stati Uniti. E mostro è il solo nome che si possa applicargli!
● MAFIOSI Mi colma di orrore il pensare al nostro Reich fatto a pezzi dai vincitori, alle nostre popolazioni esposte agli eccessi selvaggi dei gangsters americani.
● SCEMI & MALATI In quanto agli americani, se non riusciranno al piú presto a liberarsi dal giogo dell'ebraismo di New York (dotato della stessa intelligenza d'una scimmia che sega il ramo sul quale sta appollaiata), ebbene, non passerà molto tempo e coleranno a picco, prima ancora di aver raggiunto l'età matura. Il fatto che essi associno il possesso di una cosí vasta forma materiale a una cosí sconfinata mancanza di intelligenza evoca l'immagine di un fanciullo ammalato di elefantiasi. È lecito domandarsi se non si tratti semplicemente di un caso di civiltà effimera, destinata a svanire con la stessa rapidità con la quale è sorta.
● DEGENERATI Trapiantate un tedesco a Kiev, e rimarrà un tedesco perfetto. Ma trapiantatelo a Miami e farete di lui un degenerato... in altre parole, un americano.
● GUERRAFONDAI (e se lo dice addirittura lui...) L'ultima grande crisi economica colpí la Germania e gli Stati Uniti piú o meno contemporaneamente e con la stessa violenza. Entrambi i paesi affrontarono la tempesta press'a poco nello stesso modo: L'operazione, benché estremamente difficile, fu coronata per quanto ci riguarda dal successo. In America, dove, in fin dei conti, essa non presentava alcuna difficoltà, l'operazione ottenne soltanto un successo molto mediocre, sotto la guida di Roosevelt e dei suoi consiglieri ebrei. Al fallimento del New Deal si deve, in non scarsa misura, il loro bellicismo.
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