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Da Ravenna per la manifestazione contro la guerra e le basi a Rimini sabato 12/3
by SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE- RAVENN Thursday, Mar. 10, 2005 at 11:33 AM mail:

VIA I MARINES DA RIMINI! Per uno spezzone antimperialista, proletario, popolare alla manifestazione di sabato 12 a Rimini

VIA I MARINES DA RIMINI!
LA PRESENZA MILITARE NATO-USA A RIMINI E’ UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA DELLE POPOLAZIONI
MANIFESTAZIONE A RIMINI SABATO 12 MARZO ALLE ORE 14,30

I lavoratori dello SLAI COBAS , il circolo di proletari comunisti e di Red Block di Ravenna organizzano la delegazione ravennate per la manifestazione del 12 marzo a Rimini.
E' inaccettabile la trasformazione dell'aereoporto civile di Rimini in "scalo tecnico" per le truppe USA dirette nel Golfo, e in Irak in particolare. La società che gestisce l'aereoporto, l'AERADRIA, ha stipulato un accordo con la compagnia americana World Airwais valevole fino al 31 gennaio 2006 che prevede 80 voli al mese. Nel contratto si parla di "War risk coverage", copertura dei rischi di guerra, che prevede la trasformazione di Rimini in una città blindata, con la statale 16 e gli alberghi per le truppe USA che diventeranno "zone rosse" oltre al blocco degli aerei civili all'arrivo e partenza dei voli americani. Il tutto con la “benedizione” del sottosegretario alla difesa, Berselli, a conferma del ruolo del governo in questa vicenda.
Come se nel nostro territorio non bastassero già le servitù militari e la presenza della base della Divisione Caccia Intercettori di Pisignano (Cervia), utilizzata in azioni di guerra contro popolazioni civili inermi in Bosnia e in Serbia e oggi potenziata con fiumi di denaro, e l’attività nella regione del radar di Poggio Renatico (Ferrara) oggetto di indagine per aver causato tumori, e il deposito USAF di Noceto (Parma), S. Damiano (Piacenza), base dell'Aeronautica italiana che "ospita" militari e mezzi NATO oltre i Tornado impiegati in operazioni di guerra.

La “grande collaborazione con gli USA” da parte del governo italiano viene ancora una volta scaricata così sui lavoratori e sulle popolazioni che vivono attorno alle “basi della morte” USA-NATO, a conferma che le scelte di guerra vengono fatte a dispetto della sovranità popolare, contro l’art. 11 della Costituzione che ripudia la guerra, frutto di una politica scellerata di questo governo che ha trasformato il nostro territorio nazionale in una gigantesca portaerei e deposito di 90 ordigni nucleari nelle basi della morte di Aviano e Ghedi al servizio della “guerra infinita” a guida USA.
Ma anche le amministrazioni di centrosinistra sostengono e condividono l’ideologia bellica, basti pensare alla composizione della stessa società che gestisce l’aereoporto di Rimini, l’Aeradria, composta al 90% dagli Enti Locali e dalla Provincia, governati dal centrosinistra, e dalla Confcommercio.
La società sostiene che questa scelta porterà soldi: certamente non ne saranno beneficiati i lavoratori e la popolazione che quelle scelte pagheranno in termini di limitazione della libertà nelle "zone rosse", popolazioni e città divenute "obiettivi sensibili", senza contare che la presenza delle Basi della Morte già produce inquinamento radioattivo, ambientale, idrogeologico (carburanti nelle falde e mare come discarica di bombe), acustico ed elettromagnetico.

La mobilitazione con azioni dirette delle popolazioni delle città militarizzate è sempre più decisiva per opporsi alle scelte di guerra dei governi ed è ora che si aprano anche vere e proprie vertenze locali e nazionali, usando anche lo strumento referendario per fare chiudere le “basi della morte”.
I convegni di Taranto del 20 novembre scorso e quello di Pisa del 14 dicembre hanno dato slancio alla costruzione di una rete delle città militarizzate Nato/Usa con i comitati delle popolazioni locali. Questo lavoro è da radicare sempre più nel territorio PER RILANCIARE LA LOTTA A LIVELLO REGIONALE ATTORNO LE BASI, PER UNA RETE DELLE CITTA’ MILITARIZZATE, PER UNA VERTENZA NAZIONALE E UN REFERENDUM POPOLARE


Contro l'occupazione militare in Irak, per il ritiro dei soldati italiani
Soldi per il lavoro, per i servizi sociali, per scuole e sanità, non per la guerra!
Sciopero generale contro la guerra!
Via il governo della guerra, della repressione, dell'attacco antioperaio e antipopolare!

COSTRUIAMO DAL BASSO LA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA DEL 19 MARZO A ROMA!

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE- RAVENNA
tel. 339-8911853
e mail: cobasravenna@libero.it



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