Noi, genitori della Guardia Nazionale della Florida, vogliamo esprimere la nostra posizione in relazione agli ultimi rinvii del ritorno a casa dei nostri soldati. Vogliamo informarla che siamo uniti nella lotta per il ritorno dei nostri soldati.
Settembre 12, 2003
Michael G. Jones Colonnello dell'Esercito USA, (Ret) Strategic Planning Office Florida Department Of Military Affairs
Gentile colonnello Jones,
fonte:http://www.decoder.it
Questa lettera serve a ricordarle che questi soldati sono stati lontani dalle nostre case per otto mesi, lontani dai loro bambini, mogli e genitori, lontani dalle loro università e dai loro lavori, coinvolti in una guerra di guerriglia in un paese che non conoscono, come non ne conoscono usi e lingua, minacciati da mine, bombe e armi, rischiando la vita 24 ore al giorno, portando le uniformi e l'equipaggiamento con temperature superiori ai 130° F.
In meno di 3 mesi la piccola compagnia è stata sottoposta a innumerevoli attacchi, lasciando quattro soldati sciancati e un altro in coma, senza contare il soldato feriti allo AR Ramadi.
I soldati della Guardia Nazionale sono civili, non membri attivi dell'Esercito. Non hanno mai ricevuto addestramento per il combattimento nel deserto o per la guerriglia urbana. Sappiamo che dal loro arrivo a AR Ramadi, i nostri giovani soldati hanno pattugliato e perquisito le case di presunti guerriglieri. Sappiamo che mancano di adeguato equipaggiamento, che in molti casi hanno fatto pattugliamenti privi di giubbotti antiproiettile e senza le munizioni necessarie per affrontare i guerriglieri. Non è abbastanza? Quanti mesi, quanti abusi devono ancora subire?
Non menzioneremo tutte le sofferenze e difficoltà che i nostri soldati hanno affrontato. Vogliamo solo dirle che noi sappiamo quello che affrontano e non staremo buoni di fronte a questa vergogna. Non ce ne staremo calmi fino a quando i nostri giovani soldati non saranno tornati a casa. Siamo determinati a condurre questa campagna fino alla fine. Se necessario, un gruppo di madri intraprenderà uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Sarete responsabili non solo per le vite dei nostri soldati ma anche per quelle delle loro madri. Non accetteremo scuse politiche. La mancanza di volontà da parte del governo e del Presidente Bush di lavorare insieme all'ONU e restituire il potere agli iracheni è la ragione per cui la partecipazione di una forza internazionale formata da grandi nazioni non è possibile. La coalizione di cui ci avete parlato, in realtà non esiste. Sono le nostre truppe che portano l'onere della guerra. Sono i nostri piccoli che sono sacrificati a un atteggiamento ingiusto e arrogante.
Per questa e per altre ragioni chiediamo il ritorno dei nostri soldati ora!! Non abbandoneremo i nostri cari; non abbandoneremo le nostre truppe. Continueremo a chiedere il loro ritorno giorno per giorno, strada per strada, porta a porta. Chiederemo al resto del mondo di unirsi a noi. Non abbandoneremo la lotta fino a quando i nostri soldati non saranno di nuovo a casa.
Rispettosamente,
Maritza Castillo Miladys Guerrero Estela Guerrero Maria Carrasquillo Julio C. D'Augerot Antonia Mendieta Carlos A. Mejia Teresa Lugo Johanna Guevara Anna Caballero Mario Murillo Patricia Luna Ligia Sánchez Patricia Cabadiana Mirtha Bonilla Claudia Gonzalez Paola Gomez Euri Velásquez Ingrid Soriano Ana Guerrero
|