Il 6 di aprile si svolge la prima udienza ufficiale nel processo per il raid nella scuola Diaz e i successivi abusi e le torture nel campo di detenzione di Bolzaneto svoltisi durante i giorni del summit dei G8 il 21 e 22 luglio 2001. E’ di fondamentale importanza che siano implicate nei procedimenti penali in corso 75 pubblici ufficiali e 5 medici in totale, 47 per i fatti di Bolzaneto e 28 poliziotti per la Diaz.
Mentre il processo sui fatti di Bolzaneto si trova ancora nella fase perliminare, comincia oggi il processo per il raid nella scuola Diaz. Dei due procedimenti quello della Diaz e’ decisamente piu’ complicate, e questo per due ragioni, gli eventi accaduti successivamente e il fatto che tutti i 28 imputati occupano alti ranghi della gerarchia poliziesca. Inoltre e’ preoccupante che, nel caso in cui passi la legge Salvapreviti, i fatti di Bolzaneto rischiano di cadere in prescrizione; visto che dal luglio 2001 sono passati gia’ 4 anni e il processo e’ appena iniziato, rimarrebero soli tre anni e mezzo per portare a termine una vicenda giudiziaria di enormi proporzioni.
Questa e’ una delle ragioni per cui stiamo dando avvio ad una campagna legale che porti all’approvazione di una legge contro la tortura in Italia.
Quattordici vittime del raid nella scuola Diaz sono giunte a Genova per presenziare alla prima giornata del processo. Per ragioni legali durante le prime udienze fino all’estate verranno discusse esclusivamente questioni formali e si entrera’ nel vivo del dibattimento solo nel prossimo autunno. E’ prevista anche che l’attuale collegio di giudici verra’ sostituito prossimamente.
Massimo Pastore, uno degli avvocati del Genova Legal Forum, chiedera’ che si apra un procedimento davanti alla Corte Europea per i Diritti Umani a Strasburgo (ECHR). Uno dei casi riguarda il giornalista di indymedia Mark Covell, il quale intende intraprendere un’azione legale a livello europeo contro il ministero degli interni italiano. Si spera anche che la ECHR proceda con maggior decisione nei confronti di Gianfranco Fini.
E’ difficile comprendere come gli ufficiali di polizia accusati abbiano potuto agire senza una indicazione politica precisa. Il raid alla Diaz e’ stata un’operazione di polizia dalle dimensioni troppo grandi e l’ipotesi che li decisioni siano state prese da singoli capireparto che hanno inflitto tanti e tali danni fisici e morali sapendo di non doversi preoccupare delle conseguenze non e’ credibile. A partire da oggi diversi avvocati britannici che rappresentano a Londra cinque vittime britanniche intenteranno un’azione civile private contro Gianfranco Fini con l’accusa di aver ordinato il raid della Diaz.
Riconosciamo e apprezziamo anche i commenti e le dichiarazioni di Amnesty International
see: http://www.indymedia.org.uk/en/2005/04/308375.html
Mark Covell Lena Zuhlke Niels Martensen Wolfgang Baro Valeria Bruschi Jens Herrman Arnaldo Cestaro Morgan Hager Sherman Sparks Norman Blair Richard Moth Nicola Docherty Dan macquillan Delores Errero Jaraslaw Engel Thomas Albrecht Sara Bartesaghi Mina Zapatero
And all other Diaz victims.
Diaz & Bolzaneto Supporto Legale http://www.supportolegale.org indymedia UK http://www.indymedia.org.uk italy.indymedia.org And all other Diaz victims.
Diaz & Bolzaneto Supporto Legale http://www.supportolegale.org indymedia UK http://www.indymedia.org.uk italy.indymedia.org
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