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Bataglia
by IMC Italy Sunday, Sep. 01, 2002 at 1:15 AM mail:

Cronaca by Garabombo

1 febbraio 2002. Ricomincia el cacerolazo nacional - Cronaca di una notte di proteste Questa notte è ripreso con maggiore forza la protesta del popolo argentino che è sceso nelle strade di diverse città del paese. Convocati attraverso internet, e-mails, telefoni, citofoni, urla, voci, volantini, attraverso le assemblee di quartiere, per una mobilitazione che veda uniti i piqueteros e classe media, con un concentramento nella capitale presso Plaza de mayo. La mobilitazione è ripresa contemporaneamente su scala nazionale. Notizie di giornata: La giornata nazionale di cacerolazo è stata preceduta da una provocazione governativa che aveva indetto per la stessa ora e lo stesso giorno una manifestazione di settori politici filo-peronisti a sostegno del presidente Duhalde. Dopo un intenso dibattito che ha visto partecipe "addirittura" la stampa nazionale la provocazione è stata cancellata, forse solo rimandata. Contemporaneamente è stato annunciato da vierse associazioni che nei giorni 2 e 3 febbraio in tutto il mondo sono attese manifestazioni di solidarietà con il popolo argentino a suon di pentole percosse come se incarnassero il sistema ultraliberista colato a picco con la classe politica nazionale corrotta (indyargentina). Intanto questa sera la Corte suprema di giustizia dell'Argentina ha dichiarato, con sei voti favorevoli e tre contrari, che il blocco dei depositi bancari disposto il 3 dicembre dall'allora superministro dell'economia Cavallo, el corralito, è anticostituzionale. In un comunicato si afferma inoltre che tale misura e le successive che l'hanno confermata costituiscono "un annientamento della proprietà privata" (Ansa notizie) Stiamo vivendo tutti i giorni manifestazioni di protesta in tutto il paese Tutte con un proprio reclamo, una propria richiesta, ma con un punto in comune: siamo stanchi della dirigenza politica e dei suoi consecutivi non- governi, del suo abuso della fiducia dei cittadini espressa attraverso il voto, stanchi della Corte di Ingiustizia, delle politiche economiche che si sono dimenticati del cittadino comune a favore del grande capitale finanziario per lo più straniero. Oggi 21 gennaio 2002 si dice che i nostri risparmi in dollari saranno pesificati e restituiti in pesos attraverso interminabili rate. Questo significa una liquefazione di debiti a favore delle banche, di circa 16mila milioni di dollari a favore delle banche straniere che il nostro presidente Duhalde regala: banche come CITY BANK, BANK BOSTON, BANCA NAZIONALE DEL LAVORO, BANCO DE SANTANDER, DEUTSCHE BANK, HSBC BANK, LLOYDS BANK, BANK OF TOKIO, BANCO FANCES, BANQUE NAC. DE PARIS, TORNQUIST .BANK, EASY BANK, ABN.AMRO BANK, Le banche internazionali non restituiscono i depositi e ingannano così i loro clienti. Il nuovo governo non ci ascolta, non capisce, non vuole capire il nostro messaggio! Il governo sta ignorando il messaggio popolare di ribellione, maneggiando i media come mai, neanche in occasione della dittatura è avvenuto. Il nostro presidente si è imposto tale senza delle elezioni che lo abbiano eletto. Chiamiamo per questo ad un CACEROLAZO PACIFICO MA GIGANTESCO, MONUMENTALE, STORICO IN TUTTO IL PAESE, CHE SIA IMPOSSIBILE DA IGNORARE, IL VENERDI 1° FEBBRAIO A PARTIRE DALLE 22! Perché smettano di manifestarsi sordi davanti alle nostre richieste, perché il mondo sappia cosa ha generato il malgoverno in questo punto dell'emisfero per milioni di abitanti, e non solo in Argentina. Non permettiamo che le nostre manifestazioni finiscano nel baule dei ricordi, non permettiamo che spengano il nostro ardore, che illudano il nostro fuoco di protesta. Quando mai potremmo recuperarlo? Che il mondo sappia che le banche internazionali truffano il popolo argentino non restituendo i depositi bancari ma le banche nazionali sono peggiori. I veri ladri non sono stranieri ma quelli argentini del Banco di Galicia, Sudameris, Rio. notizie dal cacerolazo nazionale: da (indymedia argentina, cadenatres.com, noticiasonline.es,pagina12.com.ar) TARDO POMERIGGIO: -Cominciano ad arrivare gruppi di manifestanti in Plaza de mayo. Si vanno ad aggiungere al centinaio di manifestanti già presenti nella piazza, ognuno con la propria cacerola. -In tanti quartieri della capitale sembrano aver risposto in massa all'appello di un nuovo cacerolazo nazionale. 150 manifestanti occupano l'angolo tra Scalabrini y Ortiz e Santa fe. -Cacerolazo a Cordoba: circa 2000 manifestanti per le strade della città. Il grido è lo stesso di una settimana fa : "Que se vayan todos, que no quede ni uno solo!" Richieste di giudizio politico e revoca del mandato per Kammerhat, l'intendente. Cordoba si trova in una situazione effettiva di emergenza sanitaria; protesta pacifica, senza incidenti nè provocazioni. Polizia presente in forze. Ore 20,00 Cacerolazo en Santa Cruz Più di 500 persone riunite per il secondo cacerolazo contro il governatore Kirchner. Poi tutti in marcia verso il municipio, pacificamente e rumorosi hanno chiesto all'amministratore delegato che se ne vada. Tutti autoconvocati nell'assemblea popolare Roca y San Martin hanno manifestato contro il governo nazionale e il governatore Kirchner. Diversi oratori senza alcuna bandiera politica hanno potuto esprimersi pubblicamente e pronunciare reclami. Hanno partecipato disoccupati, pensionati, casalinghe, bambini, giovani. Hanno chiesto che gli assegni familiari rimangano tali, che si limitino le riduzioni salariali. Hanno chiesto al governador che invece di girare il paese a dilapidare i beni pubblici, che li inserisca nella provincia di Santa Cruz, che ne ha bisogno. Ne ha bisogno per il suo sviluppo, per offrire una alternativa alla amministrazione pubblica che risulta l'unica fonte di lavoro; Santa Cruz chiede salute, educazione, lavoro e che la giustizia sia libera. NOTIZIE DELLA SERA: Nei quartieri di Buenos Aires di Palermo, San Telmo, Almagro, come in alcune località della periferia sud di Buenos Aires cominciano a risuonare le cacerolas e vengono accesi i primi fuochi nelle strade. Ore 23,35: La gente di Flores marcia verso Plaza de Mayo. "Abbiamo deciso di arrivare alla piazza. Abbiamo votato, dice un manifestante, per le nostre 5 assemblee popolari che rappresentiamo". In Acoyte y Rivadavia la gente si è fermata per decidere se arrivare in Piazza. Qualcuno ha paura di andare. La maggioranza grida che si deve votare. "Io vado" grida una donna incinta con una pancia enorme. Dove arriva la vista c'è solo gente. Bambini, anziani, bambini. ultime:tutte le manifestazioni si sono concluse senza indcidenti. la notizia della dichiarazione da parte della Corte Suprema di "anticostituzionale" per il provvedimento del corralito ha spiazzato il governo Duhalde che se la prende con i giudici. Intanto altri giudici stanno indagando per l'accusa di "omicidio volontario" contro una decina di poliziotti;l'accdauto risale al terribile caso dei manifestanti uccisi in Plaza de mayo il 19 e 20 dicembre.

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