solidarietà ai fratelli
Accusati per aver preso parte all’occupazione il 26 aprile di System_Error in via del Guasto, evocando “l’eversione dell’ordine democratico”, è scattato l’ordine di arresto di Vittorio, Carmine e Fabiano, firmato da Paolo Giovagnoli, lo stesso P.M. che nei mesi scorsi aveva istruito la pratica contro un’associazione sovversiva denominata “San Precario” in seguito all’autoriduzione al cinema Capitol.
Nel chiedere l’immediata liberazione di Vittorio, Fabiano e Carmine, ci poniamo poche e semplici domande. Qual è lo spazio di agibilità politica per chi non intende la democrazia come un ordine immutabile, ma come spazio mobile di innovazione abitato da molti soggetti? A quale idea di città allude l’ordine di arresto di Vittorio, Fabiano e Carmine? La legalità di cui ossessivamente si parla che relazione intrattiene con le lotte nel territorio? A quale idea di legalità si fa riferimento quando il bisogno di una casa non viene soddisfatto e l’unico percorso è rappresentato dall’occupazione di abitazioni sfitte da anni? Come si può essere tanto ciechi di fronte alla legalità, quando esistono leggi come la Bossi-Fini che producono in continuazione esistenze illegali e clandestine? Se Bologna è diventata il laboratorio del futuro governo di centro-sinistra, come tanti giustamente affermano, la stessa città può diventare il luogo di sperimentazione dell’opposizione sociale che sarà necessario dispiegare nei prossimi mesi?
Poche e semplici domande che non ammettono facili scorciatoie. Molti nostri discorsi attuali, pur ragionevolmente fondati su singole stridenti contraddizioni sociali, non arrivano a cogliere la drammaticità del presente, non riescono a produrre separazioni di campo.
Porre di nuovo, testardamente, la necessità di uno spazio pubblico di movimento è la scommessa che ci troviamo di fronte.
VITTORIO FABIANO CARMINE LIBERI!
liber* tutt* XM24, Bologna
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