Terzo capitolo del processo per i fatti avvenuti il 17 marzo 2001 all'interno della caserma Raniero

Giornata afosa qui a Napoli, alle 11:00, con calma, si incomincia la terza udienza per il processo che vede 31 agenti delle forze dell'ordine accusati delle violenze ai danni dei manifestanti raccattati, tra strada e ospedali, durante e dopo gli scontri di piazza del 17 marzo 2001 a Napoli, e "trasportati" all'interno della caserma Raniero.

Si avvicina l'inizio del dibattimento vero e proprio, rimandato alla prossima udienza, e infatti si respira la tipica aria da processo contro le FFOO (Diaz e Bolzaneto insegnano) con gli avvocati degli imputati pronti a presentare obiezioni ad ogni virgola che sembra non andare pur di allungare i tempi del processo.

Si ricomincia con la richiesta di non permettere la registrazione e la messa in onda delle udienze del processo da parte di Radio Radicale (richiesta gia' respinta la scorsa udienza) adducendo motivi quanto mai "simpatici" per un processo pubblico dove chiunque puo' assistere alle udienze.
Gli avvocati della difesa, infatti, pensano che rimandare via radio le udienze permetterebbe ai teste, in particolar modo, alle parti lese, di essere piu' "preparate", di poter "ascoltare comodamente seduti a casa" quello che succede in aula e quindi in qualche modo subire una qualche influenza che potrebbe "condizionare" le loro testimonianze... Obiezione abbastanza inconsistente dato che le parti lese possono assistere a TUTTE le fasi processuali, anche alle preliminari...

La corte respinge le obiezioni e si parte con la sfilata delle obiezioni per la costituzione delle parti civili... Tutti gli avvocati dei PS all'unisono anelano motivi per non accettare la costituzione di parte civile da parte dei COBAS, "i reati contestati sono reati contro la persona, un'associazione non puo' costituirsi quindi come parte civile" o ancora "la volonta' dei COBAS di costituirsi parte civile e' da interpretare come la volonta' di voler far diventare questo processo un processo politico", inoltre l'avvocato Rastrelli chiede di respingere le parti civili costituite contro alcuni dei suoi assistiti per delle mancanze relative alla documentazione presentata (meri problemi burocratici).

Solo il PM ha potuto replicare rimettendosi alla decisione della corte per quanto riguarda la costituzione di parte civile dei COBAS, mentre ritiene che se ci sono state delle mancanze rispetto ad alcune costituzioni possono essere considerate irrilevanti...

L'ultima parola spetta ai giudici, quindi appuntamento il 15 giugno alle 12:00 per la prossima udienza, si procedera' col dibattimento!!!