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NUOVA AGGRESSIONE FASCISTA A LUCCA
by Alessio Sunday, Jun. 05, 2005 at 1:12 PM mail: ciacci@manitese.it

Nuova aggressione fascista a Lucca. Ora Basta!!!!!!

domenica, 05 giugno 2005

ANCORA VIOLENZA

Lucca, venerdì sera, circa mezzanotte. Preso a pugni in mezzo a via del Gonfalone, fuori dai locali, davanti a tanti giovani impauriti, inermi e fermi a guardare. L’ennesimo episodio di violenza della nostra città lo racconta Paolo Gaddini, venticinquenne studente universitario e “colpevole” di lavorare in una comunità di accoglienza di minori immigrati e di “essere di sinistra”. Lo racconta serenamente, ma con la convinzione di chi vuole che questa ennesima violenza diventi veramente l’ultima. Gaddini accusa un coetaneo che verrà subito denunciato e querelato dalla vittima. "Era circa mezzanotte - dice - quando mi sono visto arrivare di fronte minacciosamente l’altro giovane, persona da me conosciuta, che mi ha detto che doveva fare due chiacchere. La mia colpa sarebbe stata quella di essermi schierato apertamente contro i picchiatori di Edoardo Seghi, il giovane dell’Asa pestato il giorno di ferragosto dello scorso anno, e contro gli assaltatori della libreria Baroni, la cui vetrina venne devastata e riempita di scritte omofobe per aver ospitato dibattiti sulla cultura omosessuale".

Fatti che hanno fatto discutere e che hanno mobilitato migliaia di persone in manifestazioni di protesta.

“Ha iniziato a parlare – racconta Gaddini – e dopo poco ad offendermi mostrandomi ripetutamente nella tasca destra un lungo coltello che portava con sé. Io, conoscendo già il giovane, ho replicato cercando di parlare di rispetto e di spiegargli che il metodo giusto per il confronto fra le persone è quello del dialogo. Mentre un mio amico mi invitata ad andarmene, che tanto questo tizio non sentiva ragioni, mi ha scagliato due pugni all’altezza dello zigomo e nella mandibola. Sono caduto a terra e non ricordo nulla dei trenta secondo successivi. Mi sono trovato appoggiato ad una automobile coperto dal sangue che mi usciva dalla bocca. Intorno c’erano decine di ragazzi e ragazze, ma nessuno si è preoccupato di venire a vedere come stavo. Ho avvertito il clima di omertà e di connivenza nei confronti di questi picchiatori. Mi sono alzato ed ho raggiunto alcuni amici alla vicina fontana del Gonfalone che mi hanno soccorso. Dopo essermi confrontato con loro, verso le tre sono andato all’ospedale dove mi hanno riscontrato un trauma cranico facciale che, senza complicazioni, guarirà in sette giorni”.

Per fortuna la radiografia ha escluso frattura ma ancora una volta qualcuno ha rischiato il peggio. Gaddini non fa parte di alcun gruppo di sinistra ma non nasconde le proprie idee, dicendo a chiare lettere che altri giovani subiscono spessissimo lo stesso trattamento senza denunciarlo. “Dopo i polveroni che le violenze dei giovani di estrema destra hanno alzato – dice – niente sembra essere risolto. Pestaggi di questo genere accadono ogni settimana. chi subisce queste violenze, e spessissimo sono immigrati, deve trovare la forza di denunciarli. Lo voglio dire a tutta Lucca: vorrei che nella mia città le persone potessero avere la possibilità di andare in giro tranquille senza paura di avere un’opinione politica o il colore della pelle diversi. Mi piacerebbe che le persone imparassero a dialogare. Io non ho reagito né ho pensato in nessun momento che la violenza potesse risolvere la situazione. A differenza di lui non ho alzato la voce. Vorrei che veramente che le persone potessero scambiarsi le idee pacificamente, rispondere con la violenza non serve a nulla anche se la rabbia è tanta per questo ennesimo gesto, la cui catena si deve spezzare. Non è solo un problema politico ma di convivenza. Spesso si accusano gli opposti estremismi di fomentare la violenza, ma è un’interpretazione sbagliata. Quello che accade nella nostra città è che chi viene definito “estremista di sinistra” lavora a progetti concreti e utili socialmente, chi è all’estrema destra invece alza le mani. Quello che più mi colpisce – dice ancora Gaddini - è che insieme a questi “picchiatori di professione” ci siano ragazzini adolescenti che li seguono ed imitano sognando un giorno di diventare come loro. Questo è sbagliato e dannoso e io mi appello ai loro genitori: controllateli, fategli capire che sbagliano ad andare in giro con gente che fa della minaccia e della violenza le uniche ideologie”.

http://www.nonsololucca.splinder.com/

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