08/06/2005
Esprimiamo la nostra massima solidarietà agli attivisti ddell'associazione "Hurria" di Caltanissetta fatti oggetto di perquisizioni nelle loro case in seguito alla volgare provocazione con la quale qualcuno ha voluto criminalizzare la lotta antirazzista contro il CPT di Pian del Lago. Le esplicite dichiarazioni dello stesso commissario provinciale della locale Croce Rossa escludono la matrice politica dell'intimidazione subita (due taniche di benzina davanti l'ingresso della CRI di Caltanissetta) e aprono inquietanti scenari legati alla malavita e al controllo mafioso del territorio. Inoltre, il CPT di Pian del Lago non è nemmeno gestito dalla Croce Rossa. E' doveroso precisare che la nostra opposizione ai CPT e a ogni forma di detenzione amministrativa non può prescindere dalla nostra condanna politica e morale a tutte quelle associazioni che in Italia gestiscono o co-gestiscono i campi di concentramento per immigrati, e la Croce Rossa è una di queste. E mentre a Caltanissetta si gioca la carta della provocazione e dell'intimidazione, a Catania la repressione si concretizza con lo sgombero degli immigrati dalla baraccopoli del centro città. Il merito politico della nostra critica e della nostra lotta non può e non deve essere sporcato dalla vigliaccheria con la quale soggetti non meglio identificati operano nell'ombra utilizzando il solito copione delle bombe da attribuire agli anarchici e criminalizzando tutto il movimento antirazzista siciliano.
Rete Antirazzista Siciliana
|