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[chiapas] Alcune possibili ragioni per comprendere l'allarme rosso
by siringa rossa vamos a matar companeros Wednesday, Jun. 22, 2005 at 5:39 PM mail:

ALCUNE POSSIBILI RAGIONI PER COMPRENDERE L'ALLERTA ROSSA IN CHIAPAS di Ana Esther Ceceña


ALCUNE POSSIBILI RAGIONI PER COMPRENDERE L'ALLERTA
ROSSA IN CHIAPAS
di Ana Esther Ceceña

L'annuncio di allerta rossa emesso il 20 giugno
dall'EZLN, nonostante le varie ragioni che potrebbero
esserne il motivo, ha provocato una reazione di
sorpresa simile a quella del 1° gennaio 1994, quando
tutto era pronto per l'entrata del Messico nel primo
mondo annunciata con il TLC. Un decennio dopo tutto
sembrava indicare una situazione di coesistenza
pacifica tra le Giunte di Buon Governo zapatiste ed i
governi istituzionali, e la costruzione delle
autonomie sembrava avanzare senza altri intoppi di
quelli dell'usuale contrainsurgencia che le comunità
zapatiste avevano imparato a scavalcare, cosa che ha
fatto scattare quest'appello di emergenza

Probabilmente nelle prossime ore si avranno altre
notizie dal comando zapatista, tuttavia, ci sono una
serie di indizi che possono aiutarci a capire il
momento e le condizioni in cui si verifica questa
allerta rossa.

Pur non essendoci scontri armati in Chiapas,
l'esercito, secondo una ricerca realizzata dal CAPISE,
è stato realizzato un tracciato di tutta la zona
zapatista, collocando quartieri o posizioni
temporanee, facendo strade, facendo esempi di
pattugliamento, simulazione e addestramento. A poco a
poco le posizioni militari hanno creato un
accerchiamento intorno ai Montes Azules, la riserva
della biosfera tanto contesa, che sembrerebbe mirare
verso un'eventuale operazione chirurgica.

La costruzione di strade ai due bordi dei Montes
Azules, una che costeggia la frontiera con il
Guatemala ed un'altra che entra nelle zone
identificate di influenza zapatista, è proseguita a
gran velocità negli ultimi due anni permettendo una
comunicazione più rapida con l'interno e l'esterno
della Selva e gli Altos.

La cancellazione dei conti bancari di Enlace Civil
adducendo il "riciclaggio di denaro sporco" e
l'operativo realizzato dalla Segreteria della Difesa
per distruggere campi di coltivazione di marijuana in
terre zapatiste (SEDENA, comunicato 168), indicano la
costruzione di uno scenario dove di sicuro sorprende
la complicità della Banca BBVA, nel collocare l'EZLN
nella classificazione di gruppo narcoterrorista e
"legittimare" l'applicazione di politiche
antiterroriste, simili a quelle del Plan Colombia,
contro di lui.

La visita di Condoleeza Rice in Messico in marzo per
fissare le nuove norme di convivenza in termini di
sicurezza, si è incentrata sul tema della frontiera e
sull'operatività effettiva di una "frontiera
intelligente che non è né una frontiera aperta, né una
frontiera chiusa, ma vuole essere una frontiera
flessibile e capace di garantire sicurezza" (Enriqueta
Cabrera, CENCOALT), in cui l'aspetto di informazione
ed intelligenza occupa la prima linea.

La preoccupazione statunitense s'incentra soprattutto
sul problema della frontiera nord, dove un fatto senza
precedenti e molto preoccupante è la situazione di
Nuevo Laredo, città di frontiera con gli Stati Uniti,
dove le forze di sicurezza messicane hanno perso per
un attimo il controllo ed è diventato evidente il
coinvolgimento delle polizie locali con il
narcotraffico. Per diversi giorni sono stati ammazzati
i capi della polizia locale, e perfino membri dell'AFI
(FBI messicana) senza che si riuscisse a ristabilirsi
l'ordine. E questo accade alla frontiera con gli Stati
Uniti, quindi si ritiene che la dissuasione degli
emigranti, narcotrafficanti o terroristi membri di Al
Qaeda o di gruppi simili che potrebbero entrare negli
Stati Uniti attraverso il Messico, esiga un controllo
stretto di tutte le porte di accesso. Anche la
frontiera del Chiapas con il Guatemala è un elemento
di interesse prioritario per questa causa.

La vigilanza sulla frontiera meridionale messicana è
giustificata, inoltre, dalle attività di una mafia che
traffica con emigranti, con donne, adolescenti e
bambini per la prostituzione e con droga, denominata
"la Mara Salvatrucha". Indubbiamente
quest'organizzazione deve essere combattuta e
sradicata ma richiama l'attenzione il fatto che
proprio il 20 di giugno, giorno dell'allerta
zapatista, fossero riuniti in Chiapas alcuni membri
accreditati del FBI, con forze locali di sicurezza,
per "Analizzare la lotta alle bande giovanili come la
Mara Salvatrucha", tre giorni dopo la conclusione del
Vertice Internazionale AntiMara nella città di
Tapachula sotto l'auspicio dell'Organizzazione degli
Stati Americani (OEA) (Isaín Mandujano,
Este-Sur/noticias de Chiapas).

Improvvisamente, quando si rafforzano le politiche
antiterroristiche degli Stati Uniti, casualmente la
Mara riveste un'importanza che non sembrava avere
mentre perpetrava continuamente i suoi crimini.
È una coincidenza che l'OEA, che auspica il Trattato
Interamericano di Assistenza [militare] Reciproca
(TIAR) ed il Consiglio di Sicurezza Emisferica a cui
partecipano i ministri della difesa di tutto il
continente, abbia deciso di tenere la sua riunione in
Chiapas (anche se la Mara è fondamentalmente
centroamericana).
Questa è stata la cornice di un accordo tra i paesi
dell'America Centrale, Messico e Stati Uniti per
"creare un database dei membri della banda Barrio 18 e
MS-13 che formano la Mara salvatrucha" poiché, secondo
Horacio Schroeder Bejarano, segretario della Pubblica
Sicurezza dello Stato "c'è interesse e preoccupazione
delle autorità nordamericane di mantenere un
accerchiamento alla frontiera meridionale" la cosa
importante è praticare una politica integrale e
mantenere la vigilanza sulla frontiera meridionale
perché è interesse dei nordamericani" (Gaspar Romero
La Voz del Sureste). La lotta alla Mara si fa "dalla
prospettiva adeguata che è la cooperazione
interistituzionale ed internazionale. (Comunicato di
Magdalena Carral, Commissaria della Segreteria di
Governo).

Tuttavia le frontiere "intelligenti", come è stato
dimostrato, hanno molti scopi; quello del controllo
dei cosiddetti "terroristi" è, per lo meno
dall'Operazione Condor, il più importante. A questo
bisogna aggiungere, evidentemente, la grande
importanza che riveste il Chiapas in termini di
risorse che non hanno potuto essere sfruttate a causa
dell'insurrezione zapatista e la posizione
geostrategica di questa regione che chiude il
territorio dell'America del Nord e che occupa un posto
privilegiato (il centro geografico) nei progetti del
Corridoio Biologico Mesoamericano della Banca Mondiale
e del Plan Puebla Panamá.

Questo, che non è un indizio ma è una realtà, è una
delle sfide perse del presidente Fox ed uno dei punti
di interesse degli Stati Uniti. L'uscita di Fox dalla
presidenza si avvicina ed i segnali per rendere
percorribile la possibile candidatura di sua moglie
parlano di Chiapas e di privatizzazioni di petrolio,
acqua ed elettricità, ora che è già stata introdotta
la legge Monsanto.

Il Messico si trova in una profonda crisi, aggravata
dalla decisione statunitense di spingersi verso il sud
in tutti i sensi. Il clima politico pre-elettorale,
attraversato dalle dispute di mafie, corruzione e
decomposizione, determina uno scenario molto confuso
in cui sono prevedibili gli omicidi in grande e, senza
dubbio, i tentativi di farla finita con il conflitto
in Chiapas.

Con tutti questi indizi, ed altri che completeranno il
quadro, non sarebbe molto azzardato affermare che
l'allerta rossa zapatista risponde ad un tentativo di
fermare una possibile operazione chirurgica o
un'imminente offensiva repressiva contro tutte le
autorità zapatiste per decapitare il movimento. Per
questo annunciano il ritorno alla clandestinità.

L'unica maniera di evitare un massacro, ed un
soggiogamento totale dei nostri popoli, disattendendo
l'appello ad allontanarsi per sicurezza dalla zona,
fatto dalla Comandancia, è accorrere massicciamente
per stare a fianco delle comunità indigene del Chiapas
per mostrare che né loro né noi siamo soli e che non
smetteremo di combattere per la democrazia, libertà e
giustizia, dovunque ci troviamo.


Ana Esther Ceceña
Coordinadora del GT Hegemonías y Emancipaciones
Consejo Latinoamericano de Ciencias Sociales

(Traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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