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[chiapas] Comunicato societŕ civile di San Cristobal
by siringa rossa solitudine insonne Sunday, Jun. 26, 2005 at 2:09 PM mail:

Bollettino Congiunto San Cristóbal 23 gugno 2005


In relazione all’allerta rossa decretata dall’EZLN il passato 20 di giugno e in relazione ad alcuni fatti successivi, le organización firmatarie del presente bollettino danno a conoceré all’opinione pubblica quanto segue:

1) Dal 1994, anno in cui l’EZLN si é reso pubblico, in Chiapas viviamo uno stato di guerra non riconosciuto dal governo mexicano che prosegue tutora. A partire dal 1995 soffriamo un’occupazione militare che ha incrementato una
strategia di guerra di bassa intensitá in diversi municipi e comunita indigene. In distinti punti di influenza e presenza zapatista l’Esercito mexicano ha creato diversi gruppi paramilitari con l’intenzione di debilitare le basi d’appoggio zapatiste e legittimare una tale militarizzazione.

2) Durante tutto questo tempo ha prevalso la simulazione del governo federale di negoziare una risoluzione pacifica con l’EZLN, mentre in realtá si sono permessi massacri, sparizioni forzate e provocazioni alle basi d’appoggio zapatiste e alle organizazioni civili, le quali costituiscono violazioni ai diritti umani. Fino ad oggi non esiste la volontá política del governo federale e statale di trovare una soluzione pacifica al conflitto cosí come l’accesso alla giustizia per chi é stato vittima degli atti menzionati poco sopra. Il conflitto armato e il riconoscimento dei popoli indigeni, sono due questioni in sospeso nell’agenda política nazionale.

3) A partire dalle persecuzioni contro l’EZLN si é sviluppato un ampio movimento sociale che per via pacifica sta costruendo ua proposta di governo autónomo. Questo processo portó nel 2003 alla formazione delle Giunte di
Buon Governo, le quali attendevano alle proprie funzioni all’interno dei cinque caracoles situati nelle zone di maggior influenza zapatista.

Coloro che sottoscrivono questo documento riconoscono gli apporti dell’EZLN alla democrazia in Messico e ad una pace giusta e degna.

Prima dell’attuale situazione di Allerta Rossa annunciata il passato 20 di giugno, la risposta tanto del governo statale che di quello federale é stata minimizzare il clima di incertezza e insicurezza in cui si trova lo stato del Chiapas. I governi continuano ad ignorare l’esistenza delle richieste zapatiste, disprezzando la lotta per l’autonomia, i diritti e la cultura dei popoli indigeni.

Negli ultimi due mesi abbiamo osservato in distinte regioni d’influenza e presenza zapatista una maggiore attivitá di gruppi paramilitari, cosí come si sono registrati movimenti dell’esercito messicano. E´questa la maggiore attivitá militare dallo smantellamento delle sette postazioni richieste dall’EZLN nel 2001, senza che questo abbia significato l’uscita delle truppe federali dal Chiapas.

Diverse organizzazioni civili hanno accompagnato i popoli indigeni nel processo di ricerca del riconoscimento e rispetto dei propri diritti e della propria cultura, e dall’inizio del conflitto armato nel 1994 questo
accompagnamento é stato potenziato affinché prevalga il rispetto e la garanzia dei diritti umani. E cosí gli avvenimenti recenti riaffermano il nostro impegno nell’osservazione e nel rispettod ei diritti umani fuori e
dentro la zona di conflitto.

E´per questo che di fronte all’annuncio degli zapatisti di affettuare una consulta tra le sue basi d’appoggio rispettiamo la loro decisione e chiediamo al governo statale e federale di non interferire in questo processo.

Di fronte a questo contesto chiamiamo la societá civile nazionale e internazionale a partecipare come osservatori per il rispetto dei diritti umani, contribuendo cosí alla dissuasione di qualsiasi intento di aggressione contro i popoli indigeni del Chiapas.

Infine esortiamo i mezzi di comunicazione a seguire da vicino gli avvenimenti in Chiapas nei prossimi giorni e ad evitare le speculazioni, attenendosi alle informazioni che danno a conoscere i diretti interessati.

Ciepac, Coreco, Alianza Civica Chiapas, Capice, Desmi, Red de defensores, C.d. de la Mujer, Cediac, Melel, Xojobal, Cordi, Sipaz, Promedios Chiapas, Junax, Comité de Derechos Humanos Fray Pedro Lorenzo de la Nada, Las Abejas, Serapaz, Comité Ciudadano para la defensa Popular (COCIDEP), Parejo Scotol, Red de comunicadores Boca de Polen, Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de las Casas, Sidca A.C., Foro para el Desarrollo sustentable A.C.


(traduzione a cura del SCV di IPSIA)

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