Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2002/09/83197.php Stampa i commenti.

Val Lemme: la polizia al servizio del gruppo Caltagirone, contro la popolazione
by Rete Lilliput, Nodo di Genova Wednesday, Sep. 18, 2002 at 12:23 AM mail:

Comunicato stampa dal Nodo Lilliput di Genova sugli indecenti sviluppi in Val di Lemme

Val di Lemme: la polizia al servizio del Gruppo Caltagirone, contro la popolazione Le leggi a difesa del Parco Naturale stravolte dal vicequestore Rosato. Blitz stamani alle 4.30 per garantire la distruzione di 195 ettari di bosco Il vicequestore di Alessandria, Rosato in persona ha preso stamattina alle 4.30 la direzione dei lavori contro le leggi a tutela del Parco, contro gli interessi collettivi locali, contro il parere dell’Unione Europea e del Ministro dell’ambiente, contro la salute stessa dei lavoratori, che stanno operando senza misure di sicurezza. Le forze dell’ordine, dopo settimane di pattugliamento, impediscono alla cittadinanza di manifestare il proprio dissenso e di proteggere il loro territorio. 60 cittadini sono stati bloccati sulla strada provinciale oltre a tutti coloro che tentavano di raggiungere i Comuni circostanti; sono stati identificati e inibiti nel loro diritto alla libera circolazione. Tutto questo mentre anche ministero dell’Ambiente riconosce le ragioni delle popolazioni e delle amministrazioni che da anni si battono per difendere il territorio. Per questo il Ministero stesso ha ritenuto “indispensabile la sospensione”, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “del provvedimento DCPM n.18886 del 99, relativo al rinnovo della concessione mineraria Monte Bruzeta, e che sia dato seguito alle procedure di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), il cui esito, preclusivo o liberatorio, dovrà determinare il successivo iter amministrativo”. Cionostante la Presidenza del Consiglio ha deliberato di non tener conto delle indicazioni del suo Ministero, dimostrando che e’ il governo medesimo a violare le leggi che dovrebbe applicare. La Rete Lilliput insieme ai cittadini e alle associazioni locali denuncia l’insostenibilità del progetto che prevede la realizzazione di un nuovo acquedotto all'interno del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. Primo ed unico beneficiario il Gruppo Caltagirone, il quale aprendo una cava di cemento sul Monte Bruzeta distruggerebbe, oltre i 195 ettari di bosco, anche gli attuali acquedotti pubblici che servono i comuni di Carrosio e Gavi Ligure. Il progetto è avallato dal Comune di Voltaggio e anche dalla Provincia di Alessandria che, con un grave conflitto di interessi, vede suoi funzionari direttamente impegnati come direttori dei lavori nella Cementir. Non solo, nell’alveo delle Acque Striate, dove è prevista la briglia per la costruzione del nuovo acquedotto sono presenti in grandi quantità rocce ricche di amianto che si sbriciolano al solo toccarle. La salute dei cittadini, la salvaguardia del territorio e dell’acqua, bene prezioso e collettivo, non interessano affatto i Signori dell’economia che sono disposti a tutto pur di lucrare profitti in piena intesa con amministrazioni e politici compiacenti. L’arresto tre giorni or sono di due persone denunciate per aggressione di stampo chiaramente mafioso nei confronti di un manifestante, una delle quali amministratore delegato della ditta appaltatrice Ruberto, non e’ bastato ha sospendere tutto e oggi anzi assistiamo ad una operazione di polizia della quale il Signor Prefetto Pellegrini e’ responsabile. Le forze dell’ordine sono evidentemente al servizio degli interessi privati di Caltagirone e C., che , ormai e’ chiaro, punta alla gestione privata del nuovo acquedotto inserendosi nel tentativo continuo e devastante di privatizzare beni pubblici collettivi, come l’acqua, che NON POSSONO DIVENTARE MERCE SOTTOPOSTA ALLE LEGGI DI MERCATO. Sosteniamo fermamente la lotta delle popolazioni locali, ricorreremo a qualunque mezzo determinato e nonviolento a nostra disposizione atto a ripristinare una situazione di legalita’ laddove invece e’ l’illegalita’ diffusa e il disprezzo delle regole sono divenute la cifra distintiva di sedicenti imprenditori e parte delle istituzioni. Informazioni e approfondimenti Andrea Podesta’, 328/0829272 Deborah Lucchetti, 338/1498490 - nodo genovese della Rete Lilliput – www.retelilliput.org

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.