Libertà per i 7 compagni arrestati!
Contro il capitalismo e l’imperialismo,
contro le sue guerre, ora e sempre resistenza!
Contro la repressione solidarietà e lotta di classe!
La mattina del 20 luglio, una vasta operazione ha colpito alcune realtà del movimento antagonista, antifascista ed antirazzista torinese: 7 arresti, due Centri sociali perquisiti (di cui uno, il Fenix, sgomberato e murato), 17 indagati. I “reati” contestati sono: “devastazione, saccheggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale”. I provvedimenti nascono (in una situazione, al momento, non ben definita) da due inchieste differenti, ma che viaggiano parallelamente: una si riferisce agli scontri avvenuti sotto il CPT - lager di Corso Brunelleschi circa due mesi fa; l’altra alle indiscriminate cariche (a freddo) operate dalla polizia contro il corteo antifascista del 18 giugno scorso, organizzato in solidarietà con i due compagni del Barocchio occupato accoltellati dai fascisti, dopo che due compagni e una compagna erano stati arrestati. La gravità dell’operazione non deve farci perdere la lucidità nella comprensione di ciò che sta accadendo nel nostro Paese: una stretta repressiva che da anni va a braccetto con la guerra preventiva e permanente di Usa e UE e che non intende arrestarsi. Una stretta repressiva condotta in forme differenti, ma con lo stesso obiettivo: colpire ogni movimento di resistenza: esterno o interno ai confini “nazionali”. È sintomatico che questa operazione poliziesca avvenga in parallelo con il varo delle nuove misure cosiddette “antiterrorismo”, che vogliono blindare il consenso sociale alle politiche di guerra e di sfruttamento di Berlusconi e Prodi (che tra l’altro sostiene il “pacchetto Pisanu”). Questo avviene proprio nel giorno del 4° anniversario dell’assassinio di Carlo Giuliani e dei fatti del G-8 di Genova, a sottolineare un segno di continuità delle politiche repressive di questo governo. Il punto è che il consenso sociale alle misure militariste, fasciste e razziste dell’imperialismo italiano sta pian piano entrando in crisi, sotto i colpi anche di una crisi economica e sociale che lascia sempre più le masse popolari senza lavoro, senza salario, senza sicurezza, senza alcuna tutela. Nell’esprimere la solidarietà militante ai compagni, alle compagne e alle realtà torinesi colpite dalla repressione, dobbiamo intensificare il nostro impegno e la nostra attività per sviluppare la resistenza, la lotta, la mobilitazione in difesa del lavoro, del salario, contro chi incarcera nei lager migliaia di immigrati, uccide e tortura migliaia di persone in giro per il mondo con bombe, missili, mercenari, polizie parallele, eserciti, etc; con lo sforzo irrinunciabile di unire sempre più, nella lotta, ciò che oppressori e sfruttatori vogliono che sia diviso.
Libertà per i 7 compagni arrestati! Contro il capitalismo e l’imperialismo, contro le sue guerre, ora e sempre resistenza!
Assemblea Nazionale Anticapitalista Linearossa
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