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SOMALIA ED INFORMAZIONE.
by Maramaldo Wednesday, Sep. 25, 2002 at 3:02 AM mail:

Solo un paio di note...

Sgombriamo subito il campo da un'equivoco nel quale pure penso che, nel prosieguo della lettura, non molti potrebbero cadere: ho fatto il militare nella Folgore; ed in Somalia; non posso quindi dare apoditticamente garanzia di equanime imparzialità.
Questo lo devo, per correttezza, a chi legge.
Ma quello che la fonte perde forse in serenità -e non è certo che lo perda- lo recupera -spero- sul piano della conoscenza diretta dei fatti.

Venendo al dunque, bypassando in via preliminare la questione, che in questa sede non c'interessa, della bontà o meno dei presupposti e risultati della missione per incentrarci sulle bestialità di questi emuli di Mengele (pure questa mi sono dovuta sentire...) : il "coperchio" sul "caso Somalia" lo levò, per la gran maggioranza dell'opinione pubblica il nm "Panorama" del 12 giugno 1997 che riportava in copertina:
"Esclusivo - QUANDO I MILITARI ITALIANI TORTURAVANO I PRIGIONIERI SOMALI - Documenti e immagini che non lasciano dubbi".
La settimana seguente lo stesso settimanale presentava un'elegante copertina "all black", che riportava in corpo "Polifemo" :
"LE NUOVE FOTO DELLA VERGOGNA - Scandalo Somalia, atti di sadismo di militari italiani su un corpo di donna" (notarella: come mai non "atti di sadismo su una donna"? Forse "corpo di donna" era più morboso? solleticava di più? vabbè...)

Lo "scoop", oltre a dare un non trascurabile boost alle vendite del settimanale de quo, diede la stura ad un'offensiva in grande stile della sinistra più radicale, che parlava di "Atrocità degne delle SS", di "Stramaledetta Folgore" e così via.
Contattato sulla questione da un giornalista delle parti mie, questi mi disse poi: "Ci telefonano dai settimanali, quelli nazionali, che pesano, e ci dicono: - se avete qualche parà che racconta di torture e stupri vi paghiamo il servizio qualunque cifra-"
Non ci volevo credere, ne ebbi la conferma quando anche Giuliano Ferrara trovò il suo scoop, un " 'anfame" come dicono a Roma, che pensò bene di inventarsi di sana pianta storielle alla "arancia meccanica" (si disse che era un parà, non era tale ma -mi pare- un carrista) per soldi.
Crollo, confessò; "Sono tossicodipendente, mi servivano soldi", disse. Ferrara chiese scusa ai lettori.
Il meglio doveva ancora venire: dalle "notizie" oltre i confini del ridicolo (ci fu chi si diceva pronto a giurare di aver visto coi suoi occhi un ufficiale italiano compiere atti sessuali sul corpo di un 13enne somalo precedentemente ucciso) ai commenti che piovevano da ogni dove: da frange del paleofemminismo salottiero più tristemente stagionato ("Questi fatti tremendi devono far riflettere gli uomini sulla loro virilità!" [sic! ma che cacchio vuol dire...?]) come da improvvisati giuristi da prime time che sfoderavano ardite tesi penalistiche ("Più indizi fanno una prova!" [Eeeeh? Kelsen, batti un colpo!]).
Insomma, nel giro di meno di un mese perfettamente convinti, tutti, che il nocciolo della missione -incentrato sulla Folgore- fosse stato composto di sordidi bruti, a questo punto presumibilmente antropofagi, i quali , il basco amaranto cazato sul cranio ferino, famelici s'aggiravano per la savana a caccia di prede umane. Confesso che nella descrizione non mi riconosco...

Per farla breve le bestialità più grosse (parliamo di tiro a segno su camion con 40/50 persone sopra effettuato coi missili anticarro...così, per sport!) si rilevarono delle immonde puttanate, e l'inchiesta si chiuse -purtroppo- un po'all'italiana, farfugliando le solite mezze frasi sulle "responsabilità di singoli".
Purtroppo perchè un'inchiesta che avesse più affondato il bisturi avrebbe potuto affermare con certezza che veramente la versione delle "mele marce" non era la solita coperta cui siamo abituati, ma (sic!) la verità... Invece, ancora oggi, l'immagine che -soprattutto in certi ambienti di sinistra- si ha della Folgore è di un gruppo di razzisti esaltati, violenti e bestiali.

Mi rendo conto di dovere, in questo momento, affrontare un radicato pregiudizio e una buona dose di -celata?- ostilità da parte di chi mi legge, ma gli argomenti trattati ultimamente giustificano -penso- il link ideale.
Senza darmi arie da "reduce" -ah, a proposito: per chi se lo chiedesse, ho dismessa la divisa col congedo, non sono nè carabiniere nè poliziotto nè finanziere, anche se non troverei assolutamente nulla d'infame nell'esserlo- ritengo che i sei mesi passati tra Mogadiscio, Johar, Belet Uen e così via, mi diano una minima conoscenza di quella che era la situazione generale; i fatti, insomma, sono questi.
Sono informazioni; poi chi preferisce pensarmi devoto a chissà quale complotto oscurantista faccia lui. L'invito è sempre il solito: accendere il cervello.
Solo un paio di input...

Generale ENRICO CELENTANO: la Bestia fascista, l'immondo autore dello Zibaldone...all'epoca in cui lo conobbi era colonnello, il comandante del mio reggimento. Persona dal carattere indubbiamente ruvido, dalle idee "demodè", rigido nelle sue convinzioni...
Ma in sei mesi di contrappelli mattutini e di interminabili briefing, la linea fu sempre: (Dio mio, chi mai mi crederà...?) "Rispettate i Civili!" . Era anche l'ufficiale che pretese che i colpi nei caricatori al ritorno dalle pattuglie fossero quelli che c'erano all'andata; in caso contrario, favorire relazione.

Violenze sui civili: intendiamoci preliminarmente : su non molto meno di 8.000 persone -tanti dovrebbero essersi avvicendati- è fisiologico che capiti il ragazzino deficiente, il violento, l'esaltato, lo sconsiderato, il criminale, l' idiota. Ma -mi sbaglio- se fosse stato questo un modus operandi generalizzato , lo dovrei ben sapere, no?
Quello che so e che -sarò stato particolarmente fortunato...- non ho mai visto nessuno infierire sui civili o -peggio- sui prigionieri.
Le foto? le conosco. Infatti non ho detto che non ci sia stato qualche deficiente. Ad ogni modo, a costo di sembrare capzioso, va fatto in via ipotetica un distinguo: una cosa è il civile, altra chi ti spara addosso e hai ragione di ritenere detenga informazioni. E non attaccatevi a questo...parlo in via del tutto ipotetica, e -mi pare, non ce l'ho sottomano- l'uso di moderati mezzi di coercizione fisica ammesso anche dalla CdG.
Per quanto riguarda gli "stupri" ne ho avuto notizia da "Panorama", evidentemente più informato di noi.

E si potrebbe continuare a lungo.
Un'altra cosina curiosa è questa: tenevo laggiù un piccolo diario, tornato in Italia (dove mammà aveva coscienziosamente tirato su una bella raccolta di giornali) mi piccai di confrontare i fatti che avevo annotato coi titoli dei giornali. Cosa capitava?
Notavo sul quotidiano: "Somalia!la Folgore nel mirino!" , e giù la narrazione di feroci scontri a fuoco al mercato di Mogadiscio (secondo il giornale); leggevo il mio diarietto:"Oggi check point al mercato di Mogadiscio, tutto tranquillo, un paio di colpi a raffica in lontananza..."
Facendo la controprova, nel giorno in cui mi ritrovai a divincolarmi, col mio plotone, in un'azione di fuoco relativamente impegnativa, leggevo qualcosa del genere: "Tutto tranquillo per i ragazzi a Mogadiscio" o qualcosa del genere. Insomma, manco a farlo apposta! informazione su Marte, fatti su Plutone.

Il punto è che in presenza di un rapporto così delicato con l'informazione, trovo produttivo solo di confusione esibirsi in scigurati massimalismi intellettuali.
L' "informazione" schierata esiste, negarlo non fa onore alle sinapsi.

Ma la ricerca del vero non si può spingere al punto di accettare apoditticamente ogni tesi che si discosti da quelle "ufficiali". Errori, pregiudizi, sviste, sfocature, miopie, mancanza di obiettività pure in buona fede distorcono e fanno male.

Non serve rallegrasi per la morte di un poliziotto, convincersi che chiunque a vent'anni lavori con la fiamma sull'elmetto sia un fascista criminale, non serve perchè non aiuta a capire.
Passatemi una chiosa qualunquista, ma se vi rubano il motorino, da chi andate? da Casarini?

Beh, ora chiudo...

Ciao

Maramaldo

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