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Negli Stati Uniti d’america i detenuti malati arrivano in ospedale ammanettati mani e piedi, anche quando sono donne che stanno per partorire.
Una donna, condannata nella Cook County (Chicago, Illinois) per possesso di droga. descrive così il suo parto:
“Mi hanno sempre tenuto ammanettata mani e piedi, anche durante l’epidurale. Avevo le caviglie incatenate al lettino e non mi fu permesso di andare in bagno. Quando il bambino stava per nascere ci siamo accorti che il poliziotto che aveva le chiavi delle manette era andato a prendere un caffè. Non potevo allargare le gambe e nemmeno era possibile abbassare la parte finale del lettino per via delle manette. Dopo dieci minuti il poliziotto fu rintracciato, mi tolsero le manette e il mio bambino poté nascere. Nei tre giorni di ricovero post parto sono sempre stata incatenata, con un piede e una mano, al lettino dell’ospedale.” Altri fatti del genere hanno portato a delle cause civili. Durante una di queste un avvocato ha interrogato un vice sceriffo della Cook County:
Avvocato “ I prigionieri ricoverati in ospedale sono sempre incatenate mani e piedi?” Vice Sceriffo “ Si, sempre.” Avv. “Anche quando sono in coma o hanno avuto un attacco di cuore?” Vice “ Si, sempre” Avv. “ Ma non ci sono casi in cui non li ammanettate mani e piedi?” Vice “Si. Adesso che mi ci fa pensare. Ci sono alcuni casi in cui non li ammanettiamo” Avv. “ Mi può fare un esempio?” Vice “Quando il prigioniero non ha le gambe. In questo caso non gli ammanettiamo le caviglie.”
Fonte: Amnesty International, United States of America - Rights for All, AMR 51/35/9
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