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Hezbollah: contro protettorato Usa, in Siria arrestato presidente "comitato pro Iraq
by medioriente.net Thursday, Sep. 22, 2005 at 6:59 PM mail:

Hamas: rapire militari IDF per scambi con prigionieri palestinesi. Israele: un likud spaccato, possibili scissioni.

Il leader del movimento sciita Hezbollah, sheikh Hassan Nasrallah, ha invitato i libanesi a prepararsi a far fronte alla "nuova sfida" di una "tutela americana" sul Libano. Lo ha riferito oggi la stampa di Beirut.

In una cerimonia in onore dei diplomati degli istituti superiori della rete sciita del Mahdi, Nasrallah ha inoltre denunciato ieri sera l'esistenza di un "legame" tra gli aiuti economici promessi al Libano e "regali avvelenati o condizioni politiche".

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Il figlio di un influente capo tribale siriano nel nord-est della Siria, Khaled al Asaad, che é anche presidente del "Comitato di sostegno all'Iraq e di difesa della causa palestinese" nella provincia di Hasaka, è stato arrestato dalle forze di sicurezza a Damasco. Lo ha riferito oggi lo stesso padre dell'arrestato, Mudar al Asaad.

Il leader tribale ha precisato che il figlio Khaled (48 anni) é stato arrestato tre giorni fa in un caffé di Damasco ed è stato tradotto nella caserma Palestina dei servizi di sicurezza siriani, dove riceve "un buon trattamento" ma viene trattenuto "per indagini".

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Il Likud, il principale partito di governo in Israele dal 1977 (con alcuni interludi laburisti), é sull'orlo di una scissione. Lunedì sera, dopo che il Comitato centrale si sarà espresso sulla necessità o meno di scegliere in tempi brevi un nuovo leader, si saprà se Ariel Sharon - oggi molto popolare in Israele - resterà nel partito da lui fondato nel 1973.

Alcuni sondaggi indicano che nel comitato centrale (Cc) del Likud (un'istituzione di tremila membri) una maggioranza abbastanza marcata propende per le tesi del principale rivale di Sharon, Benyamin Netanyahu. Questi accusa il premier di aver impresso al Likud, con il ritiro dalla Striscia di Gaza, una linea politica identica a quella della sinistra sionista.

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Hamas ha rinnovato la minaccia di rapire soldati israeliani, malgrado il cessate-il-fuoco teoricamente ancora in vigore tra Stato ebraico e Autorità Nazionale Palestinese e la stessa tregua informale osservata da mesi dai gruppi radicali, specificando che i sequestri avrebbero l'obiettivo di procurare 'merce di scambiò per il rilascio dei palestinesi tuttora detenuti in Israele. Il monito é venuto da Hassan Yussef, uno dei capi del 'Movimento di Resistenza Islamicò (denominazione di cui, in lingua araba, Hamas costituisce appunto l'acronimo; ndr), durante un discorso pronunciato davanti a circa 1.500 dimostranti a Ramallah, ove si stava svolgendo un raduno per festeggiare l'avvenuto ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza. "Ogni opzione resta aperta", ha avvertito Yussef, "ivi compreso il rapimento di militari israeliani per far liberare i nostri che sono prigionieri nella carceri d'Israele". Alla manifestazione partecipavano anche numerosi miliziani a volto coperto, che ostentavano modelli a grandezza naturale dei razzi 'Qassam IÌ, indossavano finte cinture esplosive da kamikaze e reggevano cartelli con l'effigie dello sceicco Ahmed Yassin e quella di Abdelaziz Rantissi, rispettivamente guida spirituale e leader politico del gruppo, uccisi da Israele l'anno scorso con due distinti "omicidi selettivi", attraverso bombardamenti aerei sferrati su Gaza città.

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