LA CROCE ROSSA[DEI TEMPLARI NdKLA]:SITUAZIONE GRAVE E PREOCCUPANTE. AMNESTY: INTERVENGA BLAIR
"E'in corso uno sciopero della fame, la situazione è grave e la stiamo seguendo con preoccupazione". Le dichiarazioni rilasciate ieri alla Reuters da Antonella Notari, portavoce del comitato internazionale della Croce Rossa, confermano l'ansia degli avvocati dei prigionieri di Guantanamo e le denunce delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani per il trattamento riservato dai loro carcerieri statunitensi ai 500 sospetti deteneuti nel carcere-lager di "Camp Delta".
"Durante una nostra recente visita di dieci giorni - ha aggiunto Notari - abbiamo visitato l'ambulatorio, incontrato i detenuti e parlato con loro come con le autorità americane". A squarciare il muro di silenzio che l'amministrazione Bush ha provato ad alzare attorno alla sua base navale nell'isola di Cuba ha contribuito l'avvocato Clive Stafford Smith, con un articolo sul settimanale Usa The Nation ripreso ieri dal Manifesto[molto duro, confermo NdKLA]. Smith, che rappresenta 40 prigionieri, aveva denunciato il caso di 21 di loro, che rifiutano di alimentarsi da settimane, tenuti in vita dai carcerieri grazie a un tipo particolare di alimentazione forzata: legati mani e piedi ai loro letti 24 ore su 24 per impedire che rimuovano il tubo che gli è stato infilato nell'esofago per assicurargli il nutrimento.
Allo sciopero della fame, confermato dalle stesse autorità statunitensi che parlano però solo di 27 casi(22 dei quali trattati con l'alimentazione forzata), aderiscono secondo Smith 200 carcerati. Tra loro ci sono anche sette cittadini britannici, tanto che Amnesty International ha invitato il premier Tony Blair una lettera chiedendogli di intervenire per evitare di perdere vite umane. "L'unica cosa che questi prigionieri pretendono - ha spiegato Smith - è che i militari statunitensi rispettino le convenzioni di Ginevra". [...]
il Manifesto
kla
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