Gli studenti si erano barricati nell’edificio: denunciati cinque minorenni. Il liceo di Ostia liberato dopo l’intervento della polizia.

Scuola, l'occupazione continua anche nel weekend, non si placa la protesta degli studenti romani contro la legge Moratti. L'altra notte è stato occupato il liceo Democrito di Ostia, per sgomberarlo c'è voluto l'intervento della polizia. Per entrare nella scuola gli agenti, avvisati dal custode del liceo, hanno dovuto forzare una porta di ingresso perché gli studenti, che erano un centinaio, si erano barricati dentro l'edificio con delle sedie che poi, sempre secondo la versione della polizia, sarebbero state scagliate contro gli investigatori: alcuni poliziotti sono stati medicati all'ospedale e giudicati guaribili in tre giorni.
I denunciati, accusati di lesioni a pubblico ufficiale, sono sei, cinque studenti del Democrito e un esterno. Nella scuola la Scientifica ha rilevato vari danni e sequestrato due passamontagna e una catena.
I ragazzi sostengono invece di essere stati vittima di gesti violenti e inadeguati alla situazione, che sarebbe degenerata solo con l'arrivo degli agenti. Intanto sono ancora due i licei occupati: l'Albertelli e il Kant, in quest'ultimo l'occupazione è cominciata solo ieri in coincidenza con la protesta di una sessantina di studenti davanti alla Prefettura: i ragazzi lamentano «una sempre più dura repressione per ogni forma di mobilitazione studentesca».
La situazione che si è venuta a creare preoccupa anche i presidi. Dice Emilia Marano, dell’Albertelli: «La mia scuola è occupata da un gruppetto di studenti da venerdì, da allora non chiudo occhio perché ho paura che gli possa accadere qualcosa. La scuola non è un albergo e lì dentro i ragazzi sono lasciati completamente a loro stessi, durante l'occupazione dello scorso anno entrarono delle persone estranee all’istituto che diedero fuoco al portone di ingresso. E in tutto questo noi siamo lasciati soli, l'altra sera ho visto dei genitori che, senza battere ciglio, gli portavano perfino il cibo…».