Gli scontri nella notte in periferia
Parigi, 5 novembre 2005 Due-tremila persone hanno manifestato oggi a Aulnay-sous-Bois (regione parigina), una delle periferie francesi più toccate dalle recenti violenze tra giovani e poliziotti, per dire "no alla violenza" dei giovani, "sì al dialogo" con le istituzioni. "No alla violenza, si' al dialogo", si poteva leggere su uno striscione in testa al corteo, partito dalla caserma dei pompieri della cittadina che conta circa 80mila abitanti. "E' un segno forte per mostrare ai responsabili dei disordini che ora e' giunto il momento di dire 'basta' ", ha detto il sindaco Gerard Gaudron, del partito di maggioranza Ump. "Domando ai giovani di interrompere la parentesi di violenze, che riprendano il dialogo come facevano prima", ha aggiunto il sindaco. Il corteo ha intonato la Marsigliese, è sfiltato fino ad un ospizio oggetto anch'esso di attacchi, ed è poi tornato alla caserma. Le rivolte nelle 'banlieues' la scorsa notte si sono estese dalla capitale adl altre città francesi. E' stato appiccato il fuoco a più di 900 veicoli. Le violenze durano da nove notti.
Prodi: in Italia le peggiori periferie d'Europa Dalla fabbrica del programma di Bologna, dove partecipa alla conclusione del seminario ulivista "Semi d'Ulivo", il leader dell'Unione Romano Prodi invita a non sottovalutare quanto sta succedendo a Parigi. "L'Italia ha le peggiori periferie d'Europa - ammonisce Prodi - non crediamo di essere diversi da Parigi e' solo questione di tempo". Il leader dell'Unione ha poi concluso dicendo che bisogna assolutamente migliorare l'edilizia sociale e ricostruire reti di protezione "altrimenti avremo altre Parigi dappertutto".
..."e ricostruire reti di protezione " è questo il lato preoccupante..cosa intenderanno?ghetti di immigrati particolarmente sorvegliati?
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