PARIGI (Reuters) - Nella decima notte di disordini, in cui bande di giovani hanno devastato le periferie francesi, sono state incendiate scuole e 1.295 auto, malgrado il dispiegamento di migliaia di agenti di rinforzo.
I disordini si sono ormai propagati a diverse città e la notte scorsa per la prima volta hanno toccato anche il centro di Parigi nel Terzo distretto. Anche una cittadina di solito tranquilla, Evreux in Normandia, ha conosciuto una escalation di violenza con 50 auto incendiate, danni ad un ufficio postale e due scuole.
Lo schieramento dispiegato dalla polizia è stato rafforzato un po' ovunque, mentre la continua violenza mette sempre più pressione sul governo richiedendo un'azione rapida.
Ieri il primo ministro Dominique de Villepin ha convocato otto ministri ed un alto esponente musulmano per riuscire a definire una via d'uscita che ponga fine alla violenza.
"Tentiamo di essere fermi ed evitare ogni provocazione", ha detto al termine della riunione il ministro degli Interni Nicolas Sarkozy.
Due scuole sono state incendiate a Essonne, sobborgo della capitale, dove non ci sono comunque notizie di feriti, secondo quanto riferito ancora dal ministero.
Secondo le autorità anche diversi edifici pubblici e commerciali sono stati presi d'assalto.
La rivolta inscenata da giovani, innescata dalla morte di due ragazzi, sembra durante un inseguimento da parte della polizia, ha avuto come protagonisti soprattutto immigrati originari del Nordafrica e dell'Africa Nera è stata in parte propiziata dalla frustrazione per l'alto tasso di disoccupazione e la carenza di opportunità economiche.
|