[San Paolo] Provocazioni
Seconda udienza del processo per i fatti del San Paolo, seguiti all'omicidio di Davide Dax Cesare, la notte del 16 marzo 2003. Sara' la presenza di carabinieri e poliziotti tra gli imputati, rimane il fatto che il clima in aula e nei corridoi del "palazzaccio", rimane di tensione e provocazione, anche a causa della pochezza che i testi fino ad oggi ascoltati - appartenenti in vario ordine e grado alle Forze dell'Ordine - hanno saputo esprimere. Oggi e' accaduto un fatto piuttosto rilevante. Uno dei testi, tal Tarantino, terminata la proria deposizione si mette tra il pubblico in aula. Il poliziotto, che non ha riconosciuto allora e neanche oggi nessuno tra gli imputati, scova tra il pubblico una persona che a sua impressione, sarebbe stata presente ai fatti del San Paolo. In sordina, ma neanche tanto, gli avvocati che difendono i rappresentanti delle forze dell'ordine, insieme ai carabinieri confabulano. Poco dopo parlottano con il Pm e infine la sorpresa: al termine dell'udienza le persone presenti come pubblico sono infatti state identificate e trattenute da un gruppo di Carabinieri, con ufficiale al seguito. Le motivazioni? Ordine del PM per verificare che tra il pubblico non ci fossero testimoni che - regole alla mano - non potrebbero quindi presenziare all'udienza. Quanto al fatto che l'ordine sia partito dal PM e' qualcosa da verificare e che verra' accertato: resta la sensazione che la "pubblicita'" delle udienze venga negata da queste continue provocazioni, gia' verificatesi a Genova e ovunque ci siano processi in corso. Un fatto decisamente grave, per un processo che fino ad oggi sta dimostrando la disorganizzazione organizzata delle forze di polizia giunte al San Paolo e la loro azione violenta in quelle circostanze. Nello stesso tempo un'opera di intimidazione bieca e dallo stile tutto made in PS italiana. Anche l'udienza odierna infatti si presenta sulla falsariga dell'udienza precedente: i testimoni si contraddicono, non ricordano, contraddicono quanto affermato in sede di interrogatorio del PM. Alle ore 12 scatta l'ora X della Pubblica Accusa. Come la settimana scorsa, l'ennesima incongruenza nel racconto del teste provocano l'ira del PM, stanco di ascoltare invenzioni. Per la difesa degli attivisti imputati, fieno in cascina.
Prossima udienza 1 dicembre.
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