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Istituto Superiore di Precarietà
by precari della ricerca Wednesday, Nov. 16, 2005 at 5:31 PM mail:

"Dov'è l'ISS?" "Via Giano della Bella" " Dove?"... Insomma, molti i dubbi alla vigilia dell'assemblea dei precari della ricerca, al di fuori dai circuiti tradizionali della politica con tutti i rischi del caso per chi ci aveva puntato. Invece, arriviamo all'aula Rossi dell'Istituto Superiore di Sanità alle 10.30 e ci troviamo un sacco di gente (300 persone secondo il comunicato per la stampa): qualcuno fuori fuma e discute, gli interventi dentro partono timidi, ma poi in tanti prendono la parola...

I precari degli enti di ricerca vengono da ISS, ENEA, CNR, ISTAT, INEA, ISFOL e da altre sigle strambe, una ventina dall'Università e parlano di tutto: la Finanziaria 2005, la complicità dei sindacati all'epoca di Treu, il rilancio della ricerca dal basso, la necessità di unificare le lotte dei precari, un intervento sul diritto alla casa, la condizione della precarietà femminile, lo sciopero generale del 25 novembre e poi le mobilitazioni da lanciare. Interviene anche qualche sindacalista CGIL, ovviamente tra i mugugni, mentre il sindacalista RdB dell'ISS (che ha portato all'assemblea tanti "autoctoni") suscita l'applauso più deciso. Un altro della FLC-CGIL (sindacato confederale lavoratori della conoscenza) sussurra alla presidenza dell'assemblea di inserire anche la sua sigla tra i firmatari del comunicato finale: "posso anche parlare con il segretario, se serve", ma gli viene chiesto di parlarne prima, e poi di firmare altrimenti non ha senso. Se ci vogliono salire in tanti significa che sembra un carro che potrebbe vincere. Si decide per una settimana del precariato un giorno qui e un giorno lì: dal 28 novembre, 4 presidi in 4 giorni in 4 enti di ricerca diversi (ISTAT, ISS, INEA, ISFOL). Forse si aggiungerà l'Università, forse il CNR. Faticoso, ma piace. Si farà anche un sito web, e una mailing list, l'ennesima. E poi dicono che il problema è lo spam. Chiamano le radio di movimento che vogliono sapere, qualcuno telefona anche ai giornali, ci si scambiano pacche sulle spalle e sigarette tra chi sperava in un'assemblea così. Si esce alle 14 quando il sole è già basso. Per qualcuno è tardi per lavorare e l'assemblea si trasforma in sciopero.

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