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Eroe o vittima?
by Bin Lager Saturday, Oct. 12, 2002 at 7:26 PM mail:

A voi l'ardua sentenza !

IL CECCHINO DI WASHINGTON CHE SI FIRMA «DIO» E’ TORNATO A UCCIDERE LUNGO UN’AUTOSTRADA
E otto: il killer colpisce ancora
Taglia da 300 mila dollari ma nessun indizio

12 ottobre 2002
di Paolo Mastrolilli
NEW YORK Ancora uno sparo, di prima mattina, dal nulla. Ancora un colpo solo e ancora un morto, l’ottavo, caduto sull’asfalto di un distributore della Virginia. Il cecchino che si crede Dio è tornato a uccidere e adesso la zona intorno a Washington è sotto assedio. La polizia ha bloccato l’autostrada e ferma tutti i camioncini bianchi perché diversi testimoni dicono di averne visto uno che si allontanava dalla scena dei delitti.

Gli agenti erano prudenti, ieri mattina, perché prima di collegare l’ultimo attacco a quelli precedenti aspettavano il risultato della perizia balistica sul proiettile usato. Per la gente, però, non c’è dubbio: il misterioso killer, che dal 2 ottobre scorso ha ucciso sette persone e ne ha ferite due, ha fatto la sua decima vittima.

Il primo colpo è partito intorno alle nove e mezza, e ha centrato un nero che stava facendo benzina a una stazione della Exxon, lungo l’autostrada I-95 dalle parti di Fredericksburg. Un assalto più folle e sfacciato dei precedenti, perché a poca distanza c’era una sede della polizia, e un agente stava dirigendo il traffico dopo un incidente. Ha sentito lo sparo, l’uomo in divisa, ma nemmeno lui è riuscito a capire da dove venisse.

L’ambulanza ha caricato immediatamente il ferito e l’ha portato in ospedale ma per lui c’era poco da fare: appena un’ora dopo l’attacco i medici ne hanno annunciato il decesso. I testimoni hanno dichiarato ancora di aver visto un van bianco che si allontanava dalla zona, e quindi la polizia ha cominciato a fermare tutti i camioncini di quel colore, dicendo che cercava una Chevy Astro diretta verso nord.

Gli agenti hanno bloccato anche le uscite dall’autostrada I-95, nella speranza di riuscire a rallentare la macchina del killer, e poco prima delle tre del pomeriggio è arrivato un altro allarme: qualcuno aveva sentito uno sparo davanti a un scuola elementare in Maryland, ma per il momento l’attacco non è stato confermato.

E’ cominciata la stagione della caccia, in quella regione degli Stati Uniti, e la gente salta ogni volta che sente un rumore. Ma le vittime stanno cadendo una dopo l’altra, il terrore a questo punto è più che giustificato. L’Fbi e i poliziotti delle contee colpite stanno guardando i filmati ripresi da tutte le telecamere della zona, nella speranza di trovare qualche traccia del cecchino.

Ieri avevano annunciato che avrebbero pubblicato un «supporto grafico» per la caccia all’uomo, lasciando intendere che forse qualcuno ha visto qualcosa. Ma finora l’unica traccia lasciata dall’assassino è una carta dei tarocchi, quella della Morte, con sopra scritto «caro poliziotto, io sono Dio».

Stava vicino alla cartuccia di un proiettile, davanti alla scuola del ragazzino di 13 anni ferito lunedì scorso. I giornalisti hanno chiesto al portavoce della Casa, Ari Fleischer, se il killer potrebbe essere collegato a qualche gruppo terroristico: «Non sappiamo - ha detto - se la risposta è sì oppure no. Ma qualunque parola vogliate usate per descriverla, questa faccenda sta chiaramente terrorizzando le persone coinvolte e le loro famiglie».

Questo è anche l’interrogativo che assilla gli inquirenti: sono davanti a un pazzo come tanti altri serial killer americani, dal «Figlio di Sam» a Jeffrey Damer, oppure a un lucido terrorista che approfitta della tensione, come fece un anno fa il mittente delle lettere all’antrace? E’ impossibile dirlo, e forse gli investigatori non vogliono neppure rivelare tutto quello che sanno, per non compromettere la caccia all’uomo.

O forse agli uomini, perchè qualche testimone ha parlato di più persone e più veicoli. Di sicuro il cecchino è molto abile, perché spara con un fucile di precisione a grande distanza, e secondo gli psicologi è uno che ha perso ogni speranza e ogni timore, visto che non ha paura di agire in piena luce davanti a un poliziotto.

La taglia sulla testa del killer è salita intanto a 330 mila dollari, e la gente si affanna a collaborare: ieri le autorità hanno dovuto aprire nuove linee verdi e chiedere al pubblico di limitarsi alle informazioni importanti, perché stavano ricevendo mille chiamate all’ora.

Il cecchino, intanto, correva verso la prossima vittima.

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