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cocoa sweet cocoa
by cha cha Monday, Oct. 14, 2002 at 6:49 PM mail:

Riassunto dei risultati delle ricerche sul lavoro minorile impiegato nella coltivazione del cacao in Africa Occidentale

Riassunto dei risultati delle ricerche sul lavoro minorile impiegato nel settore cacao in Africa Occidentale:

Costa d'Avorio, Cameroon, Ghana e Nigeria - luglio del 2002
L'istituto internazionale dell' agricoltura tropicale (IITA) e collaboratori di ricerca nazionale in Costa d'Avorio, Cameroon, Ghana ed in Nigeria hanno completato uno studio sul lavoro minorile nel settore del cacao nell'Africa occidentale, con il supporto dell'agenzia americana per sviluppo internazionale (USAID), il departmento americano del lavoro lavoro (USDOL), la World Cocoa Foundation, l'ILO organizzazione internazionale del lavoro ed alcuni governi africani occidentali. La ricerca è stata eseguita come da struttura del programma IITA'S Sustainable Tree Crops Program (STCP). L'Africa occidentale rappresenta circa 70% della produzione mondiale di cacao con il 43% prodotto in Costa d'Avorio, 15% prodotto inGhana, 7% in Nigeria e 4 in Cameroon. Fin dall'adozione il 18 Giugno 1999 della convenzione ILO 182 "Circa il divieto e le azioni immediate per l'eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile" e della convenzione ILO 184 il 5 Giugno 2001 "Per la sicurezza e la salute nell'agricoltura", è nato un bisogno crescente per ricercare il limite e la natura del lavoro dei bambini nell' agricoltura per determinare i tipi di attività che li mettono più a rischio. Con la grande maggioranza (70%) di lavoro minorile nell'agricoltura, questi due standard internazionali forniscono una guida importante per rispondere ai bisogni dei bambini impiegati in lavori pericolosi per questo settore
Scopo dello studio I recenti rapporti sul lavoro minorile nelle coltivazioni di cacao in Africa occidentale fatti da governi stranieri, agenzie internazionali, organizzazioni non govermnative (nGOs), ed i media; hanno aumentato la consapevolezza sull'impiego di questo tipo di manodopera in questo settore e hanno sollecitato azioni significative da parte di governi e dall'industria del cioccolato. In risposta al bisogno di informazioni precise ed accurate per informare circa la politica dello sviluppo ed il programma degli interventi secondo la convenzione ILO 182 sulle forme peggiori del lavoro minorile, è stato commissionato questo studio come parte integrante del "Protocolo per la crescita ed il processo dei semi di cacao e suoi derivati" ed è stato firmato dal Congresso degli Stati Uniti, in particolare dal senatore Harkin e da Engel membro del Congresso, e l'industria del cioccolato il 19 settembre 2001.
Comitato Tecnico Consultivo USAID ha istituito un comitato tecnico consultivo (TAC) di 16 esperti indipendenti designati dagli istituti di ricerca internazionali, dalle agenzie delle Nazioni Unite (FAO, ILO, UNICEF), dalla banca mondiale, dagli organismi di ricerca nazionali, dai sindacati e dalla Comunità non governativa per accertarsi che gli strumenti di indagine ed i risultati dello studio fossero attendibili e scientifici.
Sforzi continuativi e azioni future USAID e USDOL sono preposti a collaborare con i governi dell'Africa occidentale, l'industria mondiale del cioccolato, ILO e le altre organizzazioni non governative per richiamare l'attezione al problema del lavoro minorile nella produzione di cacao nell'Africa occidentale. Durante lo scorso anno, questi enti hanno messo a fuoco lo sviluppo di un piano di azione per rispondere ai bisogni e alle sfide identificate nello studio. La progettazione di attività nella fase pilota sarà parte costituente del programma USAID-STCP, l'USDOL ha supportato il progetto ILO-IPE per combattere il traffico di bambini nei nove paesi dell'africa centrale e occidentale, e sui risultati delle indagini lavorative.
Concetti e definizioni La definizione internazionale di lavoro del bambino è derivata dalla convenzione ILO 138, la quale dichiara che il lavoro del bambino è un'attività economica svolta da una persona dell'età al di sotto di 15 anni. Tuttavia non tutto il lavoro è considerato nocivo. Il lavoro del bambino è definito come lavoro che impedisce ai bambini di frequentare la scuola o è effettuato in condizioni pericolose dove si mette a rischio il loro sviluppo mentale, fisico o morale La convenzione ILO 182 definisce la peggior forma di lavoro del bambino l'impiego di qualsiasi individuo al di sotto dei 18 anni di età per i seguenti scopi: riduzione del debito, conflitti armati, sfruttamento sessuali a fini commerciali, traffico di droga, e altri tipi di lavoro definiti pericolosi per i bambini. I bambini lavoratori sono quelli che hanno effettuato almeno una di queste attività nelle piantagioni di cacao: pulizia del suolo, semina, manutenzione piante di cacao, applicazione pesticidi, diffusione di fertilizzanti, potature, raccolte, rottura dei bacelli, fermentazione, trasporto, essicatura ed altre attività.
Obiettivi della ricerca Gli obiettivi primari degli studi sul lavoro minorile erano: 1) raccogliere ed analizare le informazioni relative al lavoro dei bambini nel settore del cacao; 2) determinare la quantità di bambini impiegati nelle coltivazioni; 3) indentificare le condizioni lavorative dei bambini; 4) stabilire le caratteristiche sociali, economiche e demografiche dei bambini lavoratori, delle loro famiglie e delle comunità; 5) documentare la migrazione e la storia lavorativa dei bambini impiegati nelle aree dell'Africa occidentale.
Metodi e procedure della ricerca Sono stati utilizzati sia metodi quantitativi che qualitativi per le tre indagini preposte a raccogliere i dati sulle pratiche del minorile nel settore del cacao. Le indagini impiegate nello studio erano (1) indagine del produttore di base (BPS), (2) l'indagine dell'Produttore-Operaio (PWS) e (3) l'indagine della Comunità (CS). Le famiglie intervistate per lo studio sono state selezionate a caso nelle zone con alti tassi di produzione nazionale di cacao.
Aree di studio Le indagini sul produttore di base (BPSs) sono state condotte in 203 villaggi nel Cameroon, nel Ghana ed in Nigeria. La dimensione del campione per questi paesi è stata di 3086 intervistati. E' appena conclusa inoltre l'indagine in Costa d'Avorio di cui non sono ancora disponibili i dati. Le indagini dell'Produttore-Operaio (PWSs) e le indagini della Comunità (CSs) sono state condotte in Costa d'Avorio. Il PWS ha riguardato l'intera area di produzione sono state visitate 250 località ed intervistato 1500 produttori. Il CS è stato effettuato tramite 114 interviste in 15 delle 250 località del PWS.
Risultati importanti Lavoro del bambino nella piantagione di cacao In Africa occidentale, i bambini che vivono nelle aree rurali come da tradizione, lavorano in agricoltura come parte della famiglia. I risultati delle indagini sul lavoro del bambino nelle quattro nazioni africane:
In generale il lavoro famgliare è il tipo di lavoro più impiegato. In Costa d'Avorio, 87% del lavoro permanente usato nelle piantagioni di cacao proviene dalla famiglia.
Alcuni bambini che lavorano nelle piantagioni non hanno legami famigliari con i coltivatori.
Nella piantagioni di cacao, i bambini sono impiegati in attività quali: pulizia del suolo, semina, manutenzione deigli alberi, applicazione pesticidi, fermentazione, trasporto, essicatura, e altre attività. La maggioranza dei bambini (64%) impiegati nelle coltivazioni di cacao sono al di sotto dei 14 anni di età.
Bambini impiegati in situazioni potenzialmente pericolose I bambini lavorano in diverse attività le quali, a seconda delle condizioni, possono essere nocive al benessere del bambino. Alcuni tipi di attività pericolose nell'agricoltura includono l'uso dei pesticidi, l'uso del machete, portare carichi pesanti. Inoltre i bambini che non hanno legami famigliari e che sono stati reclutati tramite intermediari sono sicuramente più a rischio di sfruttamento.
Le indagini hanno trovato che: nelle 4 nazioni africane, numerosi bambini sono stati impiegati in attività pericolose. Per esempio, circa 284.000 bambini sono stati utilizzati per la pulitura dei campi con l'uso del machete, e circa 153.000 bambini hanno lavorato nell'applicazione dei pesticidi

Table 1. Estimates of child labor by selected characteristics in study areas of West Africa.

Characteristic

Côte d’Ivoire

Cameroon

Ghana

Nigeria

Children who carry out all tasks

129,410

Apply pesticides

13,200

5500

4600

Use dangerous tools (machetes)

71,100

35,200

38,700

9300

Paid child workers

5121

0

0

1220

Children with no family ties

11,994

Sources: Calculations based on data from the Sustainable Tree Crops Program Surveys (STCP).

– Not available

Fonte: Calcoli fatti sulla base dati del the Sustainable Tree Crops Program Surveys (STCP)

Circa 12.000 bambini non ha rapporti famigliari con i coltivatori o i lavoratori locali in Costa d'Avorio." Ci sono circa 2500 bambini lavoratori che sono stati reclutati tramite mediatori per le coltivazioni in Costa d'Avorio e Nigeria

Tavola 2. bambini lavoratori ad alto rischio secondo attività svolte e tipologie

Table 2. Estimates of working children at high risk by selected activities and characteristics in study areas of West Africa

Characteristic

Côte d’Ivoire

Cameroon

Ghana

Nigeria

Application of pesticides

142,610

5500

4600

Children recruited through intermediaries

2100

0

0

354

Use of machetes by children (under 15)

109,299

16,192

18,189

2325

Children without family ties

11,994

Sources: Calculations based on data from the Sustainable Tree Crops Program Surveys (STCP)

– Not available

Fonti: STCP

Lavoro del bambino ed educazione I bambini che lavorano solitamente non sono iscritti a scuola. Il tipo di lavoro che svolgono non permette un accesso alla formazione scolastica e diminuisce i benefici che un bambino potrebbe ottenere dalla scolarizzazione.
Risultati dell'indagine:
In Costa d'Avorio circa un terzo dei bambini in età scolare ( dai 6 ai 17 anni) che lavorano in piantagioni di cacao non sono mai andati a scuola.
Entrate
In Africa occidentale la produzione di cacao è a lavoro intensivo con poco utilizzo di mezzi meccanici. La maggior parte della produzione è in mano a piccoli agricoltori con poche risorse e solitamente tutta la famiglie è impiegata a svolgere lavori nella piantagione. I risultati della ricerca sono:
Il reddito annuale per famiglia va da 30 a 110 dollari
Il cacao rappresenta la prima fonte di reddito in gran parte delle famiglie impiegate nelle piantagioni: 50% in Cameroon, 55 % in Ghana, 66% in Costa d'Avorio, 68% in Nigeria
Sebbene la coltivazine del cacao sia la principale fonte di reddito, la quantità della produzione di cacao è relativamente bassa e mette in difficoltà le famiglie non fornendo una fonte di reddito sufficiente. In Africa occidentale la resa media del cacao va dai 207kg/ha in Ghana a 475kg/ha in Nigeria.

fonte iita.org
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