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Piazza Duomo, la città delle donne dalla 194 ai bambini già nati
by da repubblica Sunday, Jan. 15, 2006 at 11:59 AM mail:

Erano quasi 200mila in difesa della legge sull´aborto. Traffico nel caos per tutto il pomeriggio, critiche al Comune e ai vigili urbani.

Piazza Duomo, la cit...
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Duecentomila, oltre ogni attesa. Il traffico paralizzato per ore. Leader e candidati del centrosinistra in piazza.
Davanti al Duomo lo spazio non basta a contenere la folla arrivata da tutta Italia. Striscioni e balli in mezzo alla strada dalla cerchia dei Navigli fino ai gradini di Porta Venezia. Critiche ai vigili: "Erano pochi".


Neppure le più rosee previsioni - nonostante il balletto di cifre con la questura - potevano far pensare a una partecipazione così alta: il corteo per difendere la legge sull´aborto ha conquistato la città, con buona pace di chi non pensava di partecipare e invece ci si è trovato in mezzo. Una folla di giovani e meno giovani donne, gruppi ben visibili di uomini accanto alle loro compagne. Politici e sindacalisti, donne straniere, diventate le nuove protagoniste e destinatarie della battaglia post femminista che ha invaso Milano. Gli striscioni e i balli blocca-traffico che hanno ingolfato tutto per ore, fino alla cerchia dei Navigli, fino ai giardini di Porta Venezia.
Ma tant´è. Anche dal palco montato in piazza Duomo gli altoparlanti continuavano a diffondere lo stesso invito: «Chi è già in piazza faccia spazio a chi sta arrivando, altrimenti non potremo dire che siamo in duecentomila». A Susanna Camusso, segretario regionale della Cgil, brillavano gli occhi davanti allo spettacolo di femministe storiche a fianco di giovani precarie: «È straordinario», diceva mentre a spinte entravano in piazza anche i tanti arrivati da tutta Italia, con treni speciali e trecento pullman parcheggiati in zona stazione Centrale e i giovani dei centri sociali in coda. Sparsi nella piazza, ad ascoltare gli interventi di attrici, cantanti, lavoratrici, anche tanti politici: dai quattro candidati alle primarie dell´Ulivo Milly Moratti, Davide Corritore, Bruno Ferrante e Dario Fo, alla candidata sindaco Ombretta Colli, dal presidente della Provincia Filippo Penati («Questa è una maggioranza che con grande gioia e civiltà non vuole fare tornare indietro il Paese»), a Pierfrancesco Majorino, segretario cittadino dei Ds, che commentava: «Tantissime donne e tantissimi uomini hanno difeso la libertà di scelta e la nostra città potrà essere in prima linea per far vivere concretamente le parole d´ordine di questo corteo».
Un successo, per il movimento di difesa della legge 194, appena guastato dai problemi che il corteo ha creato alla città, in un sabato pomeriggio di saldi, con il mercato di viale Papiniano e i lavori di piazza Diaz a fare da "tappo". Le critiche più grandi sono cadute sulla polizia municipale, che si è fatta trovare impreparata. Troppa gente rispetto alle aspettative, e troppo pochi i vigili a deviare il traffico. Tanto che nei tratti più caldi manifestanti e automobilisti in coda si sono lanciati qualche insulto e qualche sfottò: soprattutto all´angolo tra piazza della Repubblica e via Vittor Pisani, dove solo pochi vigili bloccavano le auto mentre il corteo sfilava lentamente. Più di un´ora di attesa, per molti, e due autoambulanze dirette al Fatebefratelli che si sono fatte largo con grande fatica tra le auto che non erano riuscite a deviare prima dei blocchi.


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