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metalmeccanici e sbirri interni ed esterni
by Operai Non vanno fermati...mai Tuesday, Jan. 17, 2006 at 6:39 PM mail:

anci di uova e tentativi di irruzione: tensione davanti all'Assolombarda I metalmeccanici bloccano strade e ferrovie Giornata chiave per la trattativa sul rinnovo del contratto. Nel pomeriggio riunione di Federmeccanica. Governo pronto a mediare STRUMENTI VERSIONE STAMPABILE I PIU' LETTI INVIA QUESTO ARTICOLO Il corteo che ha attraversato il centro di Milano (Emmevi) MILANO - Ancora una giornata ad alta tensione per il braccio di ferro sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Come già avvenuto ieri e nei giorni scorsi, alcuni gruppi di lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro quella che considerano una eccessiva rigidità di Confindustria e Federmeccanica. E per dare più forza alla propria voce hanno bloccato strade e autostrade creando notevoli disagi alla circolazione. La protesta si è sviluppata a macchia di leopardo e i blocchi vengono attuati e rimossi in continuazione. Interessate le principali arterie di comunicazione stradali e ferroviarie (■ Su Traffic News gli aggiornamenti in tempo reale). «AZIONI ILLEGALI» - Il governo, per bocca del sottosegretario Sacconi, ha duramente criticato le azioni di blocco «di ferrovie ed autostrade a danno di cittadini incolpevoli che si vedono privati del diritto fondamentale alla mobilità. Sia almeno forte e chiaro l'invito delle istituzioni, delle forze politiche e del sindacato a rimuovere queste iniziative oltretutto illegali. Noto purtroppo in alcuni ambienti politici e sindacali una compiaciuta condivisione di queste iniziative che deve far riflettere sull'attitudine a governare di coloro che non hanno rinunciato a pensare che sia meglio usare la ragione della forza piuttosto che la forza della ragione». Tra le repliche al comunicato di Sacconi, quella di Marco Rizzo (Comunisti Italiani) riassume le posizioni della sinistra: «In tutta la vicenda della contrattazione dei metalmeccanici di ingiustificato c'è solo il lavarsene le mani da parte del governo. I lavoratori stanno semplicemente cercando di fare sentire la propria voce, sinora inascoltata. Non c'è nessuna compiaciuta condivisione di ambienti politici rispetto a presunti fatti illegali. C'è invece profonda condanna rispetto ad una destra insensibile alle problematiche sociali». I BLOCCHI SULLE AUTOSTRADE - Le prime autostrade occupate sono state la Milano-Torino e la A14 all'altezza di Val di Sangro e di Ancona. Ed è stato poi un continuo susseguirsi di blocchi prima attuati poi rimossi: sull'Autolaghi, sulla Torino-Aosta, sulla A22 del Brennero all'altezza di Rovereto, sulla A4 a Brescia, Padova, Vicenza, Verona, sulla A 27, sulle autostrade siciliane Palermo-Catania e Palermo-Messina. I metalmeccanici brianzoli occupano la stazione di Monza (Fotogramma) PRESIDI ANCHE NELLE STAZIONI - I lavoratori hanno occupato anche le stazioni ferroviarie. In centinaia sono scesi sui binari a Bologna, paralizzando la circolazione dei treni e i collegamenti nord-sud: gli eurostar hanno accumulato ritardi di oltre un'ora e alcuni treni regionali sono stati soppressi. Tra gli altri scali occupati quelli di Pontedera (Pisa), sulla linea Firenze-Pisa-Livorno, da parte dei lavoratori della Piaggio; di Monza e Lecco, cruciali per i collegamenti con la Svizzera e la Valtellina; di Fiumetorto, in Sicilia, da parte degli operai della Fiat di Termini Imerese. Circa 700-800 tute blu hanno inoltre bloccato la stazione della circumvesuviana di Pomigliano d’Arco. Un momento del faccia a faccia tra polizia e manifestanti a Milano (Salmoirago) LE TRATTATIVE - Le manifestazioni - oltre ai blocchi di strade e ferrovie in molte città sono stati organizzati presidi e cortei - sono viste dalle organizzazioni sindacali come forma di pressione nei confronti di Federmeccanica. L'associazione che riunisce le imprese del settore dovrà dire oggi se sarà disponibile a riprendere le trattative sul contratto, interrotte alla fine della scorsa settimana. Il consiglio direttivo e la giunta esecutiva sono convocati per il pomeriggio a Milano, nella sede di Assolombarda. E proprio sotto le finestre dell'associazione imprenditoriale è arrivato un corteo di protesta organizzato dai sindacati lombardi a cui, secondo stime dei sindacati, hanno preso parte almeno 10 mila persone. Molti lavoratori, all'improvviso, hanno lanciato una raffica di uova (e secondo alcune fonti anche bulloni) all'indirizzo delle vetrate della sede degli industriali lombardi, mentre il servizio d'ordine del sindacato è dovuto ricorrere alle maniere forti per riportare la calma nei confronti di alcuni particolarmente agitati, che avrebbero pure tentato di fare irruzione all'interno degli uffici (■ Guarda il video). GOVERNO PRONTO A MEDIARE - C'è attesa, dunque, per le prossime mosse degli industriali. Il braccio di ferro con i sindacati riguarda l'entità dell'aumento in busta paga - attorno ai 100 euro lordi - e il ricorso alle forme di flessibilità del lavoro. Il governo, intanto, si è già detto disponibile ad una mediazione qualora le parti richiedessero il suo intervento. Immediata la replica del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: «L' accordo deve essere siglato direttamente tra le parti, lasciando stare il Governo che non si è mai occupato di questa vicenda e quando propone un tavolo di mediazione non lo fa con l' animo di chi vuole arrivare ad una conclusione positiva». 17 gennaio 2006

metalmeccanici e sbi...
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Lanci di bulloni e uova, tentativi di irruzione: tensione davanti all'Assolombarda
I metalmeccanici bloccano strade e ferrovie
Giornata chiave per la trattativa sul rinnovo del contratto. Nel pomeriggio riunione di Federmeccanica. Governo pronto a mediare (barzelletta)...

Il corteo che ha attraversato il centro di Milano (Emmevi)
MILANO - Ancora una giornata ad alta tensione per il braccio di ferro sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Come già avvenuto ieri e nei giorni scorsi, alcuni gruppi di lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro quella che considerano una eccessiva rigidità di Confindustria e Federmeccanica. E per dare più forza alla propria voce hanno bloccato strade e autostrade creando notevoli disagi alla circolazione. La protesta si è sviluppata a macchia di leopardo e i blocchi vengono attuati e rimossi in continuazione. Interessate le principali arterie di comunicazione stradali e ferroviarie (■ Su Traffic News gli aggiornamenti in tempo reale).
«AZIONI ILLEGALI» - Il governo, per bocca del sottosegretario Sacconi, ha duramente criticato le azioni di blocco «di ferrovie ed autostrade a danno di cittadini incolpevoli che si vedono privati del diritto fondamentale alla mobilità. Sia almeno forte e chiaro l'invito delle istituzioni, delle forze politiche e del sindacato a rimuovere queste iniziative oltretutto illegali. Noto purtroppo in alcuni ambienti politici e sindacali una compiaciuta condivisione di queste iniziative che deve far riflettere sull'attitudine a governare di coloro che non hanno rinunciato a pensare che sia meglio usare la ragione della forza piuttosto che la forza della ragione». Tra le repliche al comunicato di Sacconi, quella di Marco Rizzo (Comunisti Italiani) riassume le posizioni della sinistra: «In tutta la vicenda della contrattazione dei metalmeccanici di ingiustificato c'è solo il lavarsene le mani da parte del governo. I lavoratori stanno semplicemente cercando di fare sentire la propria voce, sinora inascoltata. Non c'è nessuna compiaciuta condivisione di ambienti politici rispetto a presunti fatti illegali. C'è invece profonda condanna rispetto ad una destra insensibile alle problematiche sociali».
I BLOCCHI SULLE AUTOSTRADE - Le prime autostrade occupate sono state la Milano-Torino e la A14 all'altezza di Val di Sangro e di Ancona. Ed è stato poi un continuo susseguirsi di blocchi prima attuati poi rimossi: sull'Autolaghi, sulla Torino-Aosta, sulla A22 del Brennero all'altezza di Rovereto, sulla A4 a Brescia, Padova, Vicenza, Verona, sulla A 27, sulle autostrade siciliane Palermo-Catania e Palermo-Messina.
I metalmeccanici brianzoli occupano la stazione di Monza (Fotogramma)
PRESIDI ANCHE NELLE STAZIONI - I lavoratori hanno occupato anche le stazioni ferroviarie. In centinaia sono scesi sui binari a Bologna, paralizzando la circolazione dei treni e i collegamenti nord-sud: gli eurostar hanno accumulato ritardi di oltre un'ora e alcuni treni regionali sono stati soppressi. Tra gli altri scali occupati quelli di Pontedera (Pisa), sulla linea Firenze-Pisa-Livorno, da parte dei lavoratori della Piaggio; di Monza e Lecco, cruciali per i collegamenti con la Svizzera e la Valtellina; di Fiumetorto, in Sicilia, da parte degli operai della Fiat di Termini Imerese. Circa 700-800 tute blu hanno inoltre bloccato la stazione della circumvesuviana di Pomigliano d’Arco.
Un momento del faccia a faccia tra polizia e manifestanti a Milano (Salmoirago)
LE TRATTATIVE - Le manifestazioni - oltre ai blocchi di strade e ferrovie in molte città sono stati organizzati presidi e cortei - sono viste dalle organizzazioni sindacali come forma di pressione nei confronti di Federmeccanica. L'associazione che riunisce le imprese del settore dovrà dire oggi se sarà disponibile a riprendere le trattative sul contratto, interrotte alla fine della scorsa settimana. Il consiglio direttivo e la giunta esecutiva sono convocati per il pomeriggio a Milano, nella sede di Assolombarda. E proprio sotto le finestre dell'associazione imprenditoriale è arrivato un corteo di protesta organizzato dai sindacati lombardi a cui, secondo stime dei sindacati, hanno preso parte almeno 10 mila persone.anci di uova e tentativi di irruzione: tensione davanti all'Assolombarda
I metalmeccanici bloccano strade e ferrovie
Giornata chiave per la trattativa sul rinnovo del contratto. Nel pomeriggio riunione di Federmeccanica. Governo pronto a mediare



STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
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Il corteo che ha attraversato il centro di Milano (Emmevi)
MILANO - Ancora una giornata ad alta tensione per il braccio di ferro sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Come già avvenuto ieri e nei giorni scorsi, alcuni gruppi di lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro quella che considerano una eccessiva rigidità di Confindustria e Federmeccanica. E per dare più forza alla propria voce hanno bloccato strade e autostrade creando notevoli disagi alla circolazione. La protesta si è sviluppata a macchia di leopardo e i blocchi vengono attuati e rimossi in continuazione. Interessate le principali arterie di comunicazione stradali e ferroviarie (■ Su Traffic News gli aggiornamenti in tempo reale).
«AZIONI ILLEGALI» - Il governo, per bocca del sottosegretario Sacconi, ha duramente criticato le azioni di blocco «di ferrovie ed autostrade a danno di cittadini incolpevoli che si vedono privati del diritto fondamentale alla mobilità. Sia almeno forte e chiaro l'invito delle istituzioni, delle forze politiche e del sindacato a rimuovere queste iniziative oltretutto illegali. Noto purtroppo in alcuni ambienti politici e sindacali una compiaciuta condivisione di queste iniziative che deve far riflettere sull'attitudine a governare di coloro che non hanno rinunciato a pensare che sia meglio usare la ragione della forza piuttosto che la forza della ragione». Tra le repliche al comunicato di Sacconi, quella di Marco Rizzo (Comunisti Italiani) riassume le posizioni della sinistra: «In tutta la vicenda della contrattazione dei metalmeccanici di ingiustificato c'è solo il lavarsene le mani da parte del governo. I lavoratori stanno semplicemente cercando di fare sentire la propria voce, sinora inascoltata. Non c'è nessuna compiaciuta condivisione di ambienti politici rispetto a presunti fatti illegali. C'è invece profonda condanna rispetto ad una destra insensibile alle problematiche sociali».
I BLOCCHI SULLE AUTOSTRADE - Le prime autostrade occupate sono state la Milano-Torino e la A14 all'altezza di Val di Sangro e di Ancona. Ed è stato poi un continuo susseguirsi di blocchi prima attuati poi rimossi: sull'Autolaghi, sulla Torino-Aosta, sulla A22 del Brennero all'altezza di Rovereto, sulla A4 a Brescia, Padova, Vicenza, Verona, sulla A 27, sulle autostrade siciliane Palermo-Catania e Palermo-Messina.
I metalmeccanici brianzoli occupano la stazione di Monza (Fotogramma)
PRESIDI ANCHE NELLE STAZIONI - I lavoratori hanno occupato anche le stazioni ferroviarie. In centinaia sono scesi sui binari a Bologna, paralizzando la circolazione dei treni e i collegamenti nord-sud: gli eurostar hanno accumulato ritardi di oltre un'ora e alcuni treni regionali sono stati soppressi. Tra gli altri scali occupati quelli di Pontedera (Pisa), sulla linea Firenze-Pisa-Livorno, da parte dei lavoratori della Piaggio; di Monza e Lecco, cruciali per i collegamenti con la Svizzera e la Valtellina; di Fiumetorto, in Sicilia, da parte degli operai della Fiat di Termini Imerese. Circa 700-800 tute blu hanno inoltre bloccato la stazione della circumvesuviana di Pomigliano d’Arco.
Un momento del faccia a faccia tra polizia e manifestanti a Milano (Salmoirago)
LE TRATTATIVE - Le manifestazioni - oltre ai blocchi di strade e ferrovie in molte città sono stati organizzati presidi e cortei - sono viste dalle organizzazioni sindacali come forma di pressione nei confronti di Federmeccanica. L'associazione che riunisce le imprese del settore dovrà dire oggi se sarà disponibile a riprendere le trattative sul contratto, interrotte alla fine della scorsa settimana. Il consiglio direttivo e la giunta esecutiva sono convocati per il pomeriggio a Milano, nella sede di Assolombarda. E proprio sotto le finestre dell'associazione imprenditoriale è arrivato un corteo di protesta organizzato dai sindacati lombardi a cui, secondo stime dei sindacati, hanno preso parte almeno 10 mila persone. Molti lavoratori, all'improvviso, hanno lanciato una raffica di uova (e secondo alcune fonti anche bulloni) all'indirizzo delle vetrate della sede degli industriali lombardi, mentre il servizio d'ordine del sindacato è dovuto ricorrere alle maniere forti per riportare la calma nei confronti di alcuni particolarmente agitati, che avrebbero pure tentato di fare irruzione all'interno degli uffici (■ Guarda il video).
GOVERNO PRONTO A MEDIARE - C'è attesa, dunque, per le prossime mosse degli industriali. Il braccio di ferro con i sindacati riguarda l'entità dell'aumento in busta paga - attorno ai 100 euro lordi - e il ricorso alle forme di flessibilità del lavoro. Il governo, intanto, si è già detto disponibile ad una mediazione qualora le parti richiedessero il suo intervento. Immediata la replica del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: «L' accordo deve essere siglato direttamente tra le parti, lasciando stare il Governo che non si è mai occupato di questa vicenda e quando propone un tavolo di mediazione non lo fa con l' animo di chi vuole arrivare ad una conclusione positiva».
17 gennaio 2006
GOVERNO PRONTO A MEDIARE - C'è attesa, dunque, per le prossime mosse degli industriali. Il braccio di ferro con i sindacati riguarda l'entità dell'aumento in busta paga - attorno ai 100 euro lordi - e il ricorso alle forme di flessibilità del lavoro. Il governo, intanto, si è già detto disponibile ad una mediazione qualora le parti richiedessero il suo intervento. Immediata la replica del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: «L' accordo deve essere siglato direttamente tra le parti, lasciando stare il Governo che non si è mai occupato di questa vicenda e quando propone un tavolo di mediazione non lo fa con l' animo di chi vuole arrivare ad una conclusione positiva».

17 gennaio 2006


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