pubblicato il 23.09.13
Legnano. FN contro l'ANPI, insorgono gli antifascisti ·
(g.s.) - Una domenica mattina movimentata in Corso Italia, a Legnano. Nei giardinetti a lato del Bennet, la presenza di uno stand di Forza Nuova ha suscitato la contrarietà di alcuni antifascisti iscritti all'Anpi, tanto che le Forze dell'ordine sono intervenute per evitare che la situazione potesse creare preoccupazioni.
La sezione del Legnanese di Forza Nuova stava raccogliendo le firme per il tesseramento 2013 e per le tre petizioni popolari "Stop immigrazione" contro il progetto dello Ius Soli, "Rescue Precarity" per la statalizzazione del settore di fornitura del personale, "Famiglia, tradizione e crescita demografica" contro il progetto di legge sull'omofobia.
Ma a creare maggior tensione è stata la nuova petizione "Stop Anpi! chiudiamo i rubinetti alla mistificazione" con la quale Forza Nuova chiede "una revisione della normativa sul finanziamento pubblico alle associazioni reducistiche che porti all'azzeramento della quota annuale riservata all'Associazione nazionale partigiani d'Italia e il versamento di tale somma in un fondo dedicato agli italiani in difficoltà".
"Siamo stufi delle campagne d'odio e menzogna lanciate dall'Anpi ad ogni nostra uscita" afferma il portavoce locale Valentino Simone "inesattezze, ingiurie di matrice prettamente politica, manifestate ben al di fuori del normale agire di una qualsiasi associazione reducistica perloppiù sovvenzionate lautamente dagli ignari contribuenti. Ne chiediamo quindi l'azzeramento dei fondi e la destinazione di tale cifra ai progetti rivolti all'emancipazione dei nostri connazionali in difficoltà"
Proposte che non sono piaciute alla Sinistra che ha distribuito un volantino a firma della "Rete antifascista nord ovest Milano-Alto Milanese" ribadendo il no alla presenza del gazebo e della politica del movimento di destra. "Le leggi ci sono, vogliamo applicarle?" si legge nel documento che cita "le disposizioni transitorie e finali della costituzione in cui è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, la Legge 25 giugno 1993 numero 205 Misure in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa e la Legge 20 giugno 1952 n.645 sulla riorganizzazione del disciolto partito fascista".
"Siamo qui oggi per difendere l'Anpi e i valori della Resistenza - ha spiegato Nicoletta Bigatti ricercatrice storica e volto noto della Sinistra locale -. L'Anpi è parte fondante della Costituizione e va mantenuto. Ricordo che si ha organizzazione del disciolto partito fascista quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a 5 persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista anche quando si propugna la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione. Come è possibile che in Germania, oggi, tutto ciò non viene tollerato mentre qui sì? Invitiamo tutte le Amministrazioni comunali a seguire l'esempio del Comune di Saronno che ha vietato la presenza di Forza Nuova sul suo territorio".
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