Venerdì 17 luglio ore 18:30 presso il Porticciolo di Pastena (Salerno) dibattito pubblico e presentazione della missione multipla di agosto che si recherà nei campi profughi palestinesi.
Interverranno:
Bassam Saleh (giornalista palestinese del Comitato con la Palestina nel cuore)
Gustavo Pasquali (Comitato per il diritto al ritorno).
Quello del prossimo agosto sarà un appuntamento importante perché ci darà la possibilità di conoscere le realtà di Gaza, Cisgiordania, Libano e Giordania incontrando tutte le forze e le organizzazioni politiche e sociali che lì lavorano e operano. In particolare come Collettivo Handala faremo parte delle delegazioni che si recheranno in Cisgiordania e Giordania.
La nostra presenza in quei luoghi è finalizzata a denunciare una realtà inaccettabile e drammatica che ha origine dall‘occupazione della Palestina. Una missione che mette al centro la questione dei diritti dei rifugiati, tutti i loro diritti e che assume un valore ancora più significativo ad un anno dalla devastazione di Gaza che è costata la vita a 2.262 palestinesi, 1500 dei quali erano civili, compresi 551 bambini e 305 donne. Delle oltre 11.000 persone ferite a Gaza, 1000 sono bambini che rimarranno disabili a vita. A ciò si aggiunge il dramma della ricostruzione, in quanto ad un anno al cessate il fuoco, nessuna casa di quelle distrutte – oltre 12.000 – è stata ricostruita, lasciando 120.000 persone senza un’abitazione.
Vivere come stranieri nella propria terra, essere privati dei propri diritti, passare settimane intere senz’acqua corrente, senza luce elettrica, non avere scuole e servizi igienici adeguati per i propri figli, essere svegliati in piena notte dalle incursioni dei militari e vessati da continui coprifuoco sono solo alcune delle condizioni disumane in cui migliaia di palestinesi sono costretti a vivere.
Le privazioni che caratterizzano la vita dei “rifugiati” non possono essere descritte sufficientemente da una fotografia, né da un racconto, che per quanto dettagliati, possano essere non restituiranno mai i sentimenti e le sensazioni provate addentrandosi tra le buie e scalcinate vie di un campo profughi.
L’ebraicizzazione di Israele – punta più alta del programma neocoloniale del sionismo – esclude il diritto al ritorno dei non ebrei, e dunque dei palestinesi nati in quelle stesse terre e dei loro discendenti. La nostra presenza in quei paesi vuole denunciare questo trattamento intollerabile e razzista.
Le quattro delegazioni ricorderanno le vittime delle stragi e porteranno ai palestinesi la solidarietà politica e il sostegno umano.
Pensiamo che questa volta tocchi a noi andare lì perché solo in questo modo potremmo capire appieno il significato dei termini occupazione e apartheid nonché apprezzare la dignità di questo grande popolo che nonostante tutto continua a resistere costituendo un esempio per tutti noi.
Collettivo Handala Salerno
collettivohandala@gmail.com
Pingback: Per non dimenticare il diritto al ritorno dei profughi palestinesi | c.s.a. Jan Assen – Salerno