L’elezione di Trump a Presidente degli USA, potrebbe rappresentare la concretizzazione di fantasmi, timori politici e di scenari catastrofici esistenziali che spesso vengono rappresentati nei film dove il destino della Terra dipende da una persona insana e spregiudicata che odia l’umanità.
Altro tipo di considerazione può essere: Quando la fiction supera la realtà, che apre una seria riflessione sul potere virtuale dominato dal capitale finanziario, che nel nascondere la cruda realtà del nostro pianeta, sconvolto da guerre imperialiste, sconvolgimenti climatici che costringono una porzione di umanità ad esodi biblici, è in grado di determinare sconvolgimenti politici quale quello di vedere il ramato Trump alla guida della più potente nazione del pianeta.
Entrambi le considerazioni sono reazioni a caldo, a poche ore dall’esito delle elezioni americane.
In Italia il nostro Trump lo abbiamo avuto, Silvio Berlusconi, la cui elezione sollevò ilarità e scherno da parte del mondo intero, comprese fasce di popolazione americana. Sappiamo bene come nel suo ventennio di governo, ha condizionato in peggio l’esistenza socio, politico, economico e culturale di gran parte della popolazione italiana, quindi possiamo immaginare in politica interna cosa aspetta al 70% del popolo americano.
Se teniamo conto che Trump, ignorante ricchissimo e grande evasore fiscale, delle sue esternazioni razziste e sessiste basate sulla difesa, identità e integrità della razza americana e se a tutto ciò si aggiunge l’enorme sostegno avuto dalle lobby delle armi, delle case farmaceutiche, della sanità privata e delle assicurazioni (destra economica e finanziaria) quel che si prospetta per gli afro/americani, il solo il pensiero non può che farci rabbrividire.
Le riflessioni riportate sono reazioni d’impulso esistenziale e politico, per un evento che avrà ripercussioni internazionali, soprattutto in Europa. Siamo consapevoli che si apriranno scenari di politiche internazionali che dovranno trovare tutti preparati attraverso analisi, riflessioni a cui si deve adeguare una capacità di azione politica.
Quale migliore occasione della Campagna Referendaria per far comprendere a tutti che una affermazione del SI e di Renzi, potrebbe creare condizioni socio culturali tali da consegnare la guida del nostro paese a personaggi simili a Trump, come venti anni fa increduli assistemmo all’avvento di Silvio Berlusconi, non ci si dovrà meravigliare se Flavio Briatore diventasse il prossimo Presidente del Consiglio e Vincenzo De Luca il Presidente della Repubblica …
Ma sì, perché no !?
