A proposito di Vicenza
Riceviamo e pubblichiamo
A proposito della manifestazione di Vicenza del 15 e delle considerazioni riportate da rovereto e altri, vorrei esprimere un paio di critiche.
Non mi sembra che la manifestazione fosse stata convocata per bloccare labase o per azioni dirette simili: mi pare una valutazione del tutto autonoma e da verificare il dedurre che cambiare strada e andare verso la base fosse la cosa giusta. Può anche essere che lo fosse, ma la cosa andava esplicitata e proposta chiaramente prima come ad esempio è successo a Venaus l'8 dicembre. Ero presente alla scena e non ho visto alcuna pressione da parte degli organizzatori per costringere i partecipanti a non deviare... semplicemente le persone non avevano voglia di farlo.
Credo che di questi tempi già scendere in piazza sia difficile, soprattutto con temperature vicine allo zero, e non sminuirei comunque la presenza di tanti militanti come fa Gio nella sua lettera del 20 che descrive la deviazione come “Un tentativo molto più razionale rispetto al corteo bovino e irrazionale cui stavamo partecipando “. Mi sembrano toni e analisi già sentite 30 anni fa e che onestamente non mi pare abbiano portato molto bene al movimento. Che almeno nel 77 c'era. Mi sembra dirisentire le polemiche tra Potop , Autonomia, Lottacontinua, PDUP....e misembrano ancora energie sprecate nello stabilire chi è più tosto ma che dividono solo il movimento.
Anche a proposito della mancata informazione dei media credo sia utile puntare il dito sulla palese censura avvenuta e non dire “mi sorprende invece dopo così tanto tempo ancora lo stupore stupido di molti compagni su questi fatti “. Questa negazione del diritto all'informazione è una forte contraddizione del sistema ed è un argomento che può essere vantaggiosamente utilizzato per sensibilizzare e coinvolgere persone, cosa che credo sia l'essenza stessa dell'attività politica. Se vogliamo una lotta popolare e diffusa penso sia più utile evitare di bollare gli altri come “bovini e stupidi” ma iniziare a creare condivisione, anche sugli obiettivi, parlando e spiegando alla gente le proprie ragioni “prima”.
Le lotte dei comitati in ValSusa o a Vicenza credo vadano in questadirezione che mi pare sensata e l'unica che sta dando risultati. Se non siete d'accordo organizzatevi la vostra azione diretta con un fine specifico, tutti quelli che vi partecipano sanno cosa e perchè lo stanno facendo e credo sia assolutamente legittimo...meno legittimo mi sembra sia il pretendere che persone che sono venute a fare una manifestazione pacifica cambino percorso e tipo di lotta all'ultimo momento.
Con affetto Miha
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