Carcere | Spagna - Lettera di Javi, prigioniero in sciopero della fame
Segue la traduzione di una lettera ricevuta dal gruppo Galizia-Sur all'interno del Coordinamento Anticarcerario Cárcel=Tortura:
Javier Guerrero, in carcere da 11 anni si è dichiarato in sciopero della fame il 12 dicembre 2014. La rivendicazione è chiara: che non venga sospeso il permesso ordinario che gli hanno concesso per il 30 dicembre.
Il carcere di A Lama gli ha imposto una sanzione, di cui intercorre un appello, per avere un walkman che gli avevano prestato, e disobbedienza ai funzionari. Automaticamente, sospendono il permesso per queste feste. (...)
Javi è integrante della campagna Cárcel=Tortura (Carcere=Tortura), un detenuto in lotta e per questo il carcere lo reprime. Nonostante abbia scontato i due terzi della pena, di avere dei contratti lavorativi che lo aspettano fuori, di avere una figlia piccola da accudire, nonostante i permessi già avuti, continuano a non concedergli la semi-libertà, senza poter seguire la madre anziana, senza poter curare adeguatamente una malattia cronica, senza alla fine lasciargli vedere la famiglia in queste feste. Javi conosce lo sciopero della fame, avendolo fatto già una volta insieme a quello della sete nel 2012 a Zaragoza per gli abusi e le torture nelle carceri, sa che non sarà facile nè che sarà corta pero è deciso a non far passare sotto silenzio questa nuova ingiustizia dei e delle detenute .
Comunicato sullo sciopero della fame di durata indefinita
A tutt* compagn*:
"El callar cuando sabemos quetenemos razón, es lo que nos hace cobardes a lxs humanxs"
Ciao a tutti/e. Sono Javier Guerrero Carvajal e mi trovo nel carcere di A Lama da quasi tre anni, sono conosciuto anche come Javi de Cadiz o Gabiota de Cadiz.
Voglio dirvi che mi pesa molto la situazione che ci sta toccando passare, ma questo non può essere eterno. Voglio tener presente il mio amico (che mi ha presentato la campagna) il quale, disgraziatamente non è più con noi Eugenio Garcia Serrano alias Gabioto, che ha lottato fino all'ultimo giorno, con cui ho avuto il piacere di dividere il primo grado carcerario (Alta Sorveglianza). Vi dico che era tutto un campione e guerigliero, nonostante tanti anni di carcere. Ci ha lasciato un'impronta perchè, oltre ad essere un buon amico, era sempre pronto a tirare fuori il sorriso in ogni momento.
Questo ricordo per Gabi è perchè se lo merita, e perchè ho deciso d'iniziare un altro sciopero della fame. Chi mi conosce sa che dal pestaggio di Zuera e lo sciopero della fame di 62 giorni poi continuato con quello della sete, che mi ha portato ad essere ricoverato per problemi agli organi, soprattutto per i reni, sono rimasto abbastanza male. Adesso sono in secondo grado (carcerazione ordinaria) però stanno ricominciando a farmi cattivi rapporti e tutto questo, lo sappiamo, per non farmi uscire.
Da parte mia dirvi che mi mantengo in piedi mentre il mio corpo regge, che quando arrivi quel giorno, farò anche lo sciopero della sete e sia quel che sia, perchè vado avanti. Forse questo mi costerà caro, ma che sia per qualcosa di giusto e far uscire alla luce le "vendette ai poveri" che qui si compiono e in cui resistiamo tutti.
Así que muchos ánimos para todxs.
¡¡¡Para atrás ni para coger impulso!!!!!!
Un cordial saludo de un gaditano cansado ya de ver y soportar injusticias en mis 11 años preso.
¡¡¡La lucha de lxs presxs es la lucha de tod@s!!!! ¡¡¡ÁNIMO JAVI!!!!
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