Arezzo - Liberazioni e danneggiamenti

riceviamo da mail anonima:

In una notte di cielo sereno, con la luna che cresce, tre gabbie posizione in collina tra la vegetazione boschiva e alcune piccole tenute di campagna che rinchiudevano ciascuna una gazza ladra, usate per richiamo dai cacciatori, sono state danneggiate e i volatili liberati. Il richiamo era usato per far avvicinare nella zona più gazze ladre possibili per poi essere eliminate dai cacciatori appostati. Questo volatile viene considerato un danno alla riproduzione di fagiani, beccacce e quaglie in quanto le uova sono uno dei pasti preferiti delle gazze. Noi non possiamo accettare questa visione della realtà, raccontata da persone che si svegliano alle quattro di mattina, imbracciano un fucile e commettono omicidi senza rimorsi di coscienza. La verità è che negli anni i cacciatori hanno stravolto i ritmi di vita dei boschi e degli animali che in questo vivono, senza rendersi conto che stavano avviando un processo irreversibile. Hanno eliminato i predatori del bosco e lo stanno ancora facendo per facilitare il loro divertimento giornaliero, cioè quello di uccidere. Il cacciatore vuole essere l'unico predatore della foresta, ma noi gli metteremo i bastoni tra le ruote della jep.

Queste tre gabbie erano fornite di targa numerata. Sono fornite dalla sezione territoriale di caccia in accordo con comune e provincia. Non erano quindi posizionate "illegalmente". Viene avviata questa pratica di eliminazione in vista della nuova stagione di riproduzione.
La gabbia è costituita di legno e di plastica, bastano semplici strumenti per il danneggiamento. Le gazze impaurite devono essere estratte e poi appoggiate a terra. Il becco della gazza è un ottima arma. Maneggiate questi volatili con due paia di guanti da lavoro o non vi risparmieranno.
Agite di notte e mai di giorno, potrebbero esserci cacciatori appostati, e di questi tempi non badano molto alle sembianze.