Atene – Rivendicazione di diversi attacchi incendiari

da http://culmine.noblogs.org

fonte: http://actforfreedomnow.blogspot.com/2011/02/more-specifically-we-take.html

trad. dall’inglese all’italiano: Cenere

A questo punto specifichiamo che non consideriamo nessuna frattura o disaccordo che si verifica nella comunità anarchica immotivato perché molti si dichiarano anarchici ma agiscono in modo completamente opposto diventando informatori o calunniatori, al fine di raggiungere il loro obiettivo, che solo politico non è, agendo da contro-rivoluzionari e da nemici. (Riferendoci a loro precisiamo che, ogni volta in base alle circostanze e al bilancio che definiamo, scegliamo dal nostro arsenale le armi con le quali li attaccheremo. Stavolta abbiamo scelto le nostre argomentazioni politiche). Oltre a ciò, crediamo che sia possibile davvero che seri disaccordi politici non condurranno a grosse divergenze se teniamo a mente la grande importanza dell’azione comune. Anche quando la cooperazione non è fattibile, la frattura politica può essere evitata attraverso il mutuo rispetto e se questo non può accadere, le ragioni politiche che conducono alla frattura devono essere annunciate in pubblico.

Oltre alla personalità di ognuno c’è anche un profondo motivo strutturale che costituisce la radice dei diversi problemi: La svalutazione dell’organizzazione essenziale. In primo luogo, organizzazione significa dichiarazioni chiare, consapevolezza delle posizioni, del potenziale e del contributo di ogni individualità in un gruppo o di ogni gruppo nell’assemblea anarchica così come la definizione degli obiettivi che dovrebbero essere raggiunti. Le conseguenze di queste tragiche mancanze sono due: all’interno dei vari gruppi l’assenza di una presa di posizione della maggioranza dei partecipanti e il predominio di questa cultura della disorganizzazione offre terreno favorevole ad ogni tipo di leader che si distingue a causa dell’inattività generale solamente adulando, mentre a livello esterno, il lavoro non è essenziale e lo sviluppo essenziale non esiste. Inoltre nei famosi anfiteatri hanno luogo la maggior parte delle assemblee anarchiche che assomigliano più a un parlamento decadente con relatori noiosi piuttosto che il mondo che abbiamo sognato. Come abbiamo affermato nel nostro precedente testo in un mondo che è pieno di avvisi pubblicitari un pacchetto di testi in una strada è semplicemente inefficace. Esso non corrisponde ai nostri suggerimenti per affrontare individualmente ogni consumatore che ci sta vedendo in una posizione debole e incapace di far alcunché, il più delle volte se lui non ci sdegnerà si prenderà gioco di noi. Al contrario un’assemblea anarchica organizzata potrebbe creare serie occasioni che potrebbero bloccare il normale scorrere della nostra vita e potrebbero penetrare nel campo personale dei cittadini costringendoli a sentire.

Specifichiamo che la precedente critica non è riferibile totalmente a tutti i compagni appartenenti alla comunità anarchica così come abbiamo visto azioni pubbliche apprezzabili e significative.

In diversi periodi di instabilità del sistema, come tentativi di riforma in alcuni settori o periodi di crisi economica, nascono le “resistenze sociali” (individuale o generalizzata). Sostenitori di queste resistenze sono i gruppi i cui interessi sono direttamente attaccati (come i lavoratori che subiscono il taglio di stipendio) ma anche molte altre persone che raramente sono omogenee tra di loro. Le recenti misure economiche prese hanno fatto rivoltare una massa di persone differenti al fine di dimostrare, urlare, lamentare così come ha fatto scontrare nello stesso tempo molta gente che è rimasta a casa, piagnucolando perché “questo è il modo in cui deve essere fatto”.

La massa è costituita da elementi estremamente diversi. Da ridicoli e calunniatori paternalisti ad alcuni lavoratori che sperimentando il declino del lavoro e la conclusa moderna prosperità capitalistica escono in strada con il desiderio di scontrarsi. Dai soliti comunisti ai veri comunisti che violentemente attaccano poliziotti e banche. Dai piccolo-borghesi, che non possono più comprare macchine, vestiti costosi o altre persone, calmi e pacifici fino a ieri ma che ora sono rabbiosi e percepiscono un indefinito “qualcosa che non va bene”. Da uomini di partito a giovani che corrono per partecipare agli scontri di piazza. Questa mistura di persone, è ovvio che non può essere considerata come un singolo gruppo che esce per le strade, colpisce e protesta.

Noi crediamo che in queste condizioni i ribelli e gli anarchici dovrebbero esprimere le loro opinioni per come sono senza alcuna modifica o riduzione per risultare gradevoli o senza aggiustamenti di volta in volta. La partecipazione ad ogni eventi deve mantenere le caratteristiche dell’attacco e dell’intolleranza e non essere assorbita dal pacifismo o dalle intenzioni riformiste della massa eterogenea ( in effetti sarebbe desiderabile l’opposto ). Infatti crediamo che la prospettiva rivoluzionaria è stata creata per molte persone che partecipano a questi eventi e che sono stufe di tutti questi tipi di viscidi seguaci, le esperienze sono create per i giovani e non attraverso lo scontro e l’immagine della pace sociale viene rotta nella realtà. Dall’altro lato consideriamo ridicoli gli anarchici che cambiano le loro opinioni per adattarsi agli eventi, per esempio gli anarchici che protestano contro i tagli ai salari o i licenziamenti dei lavoratori, così facendo la contestazione diventa solo parziale. Ed è ugualmente ridicolo considerare tutti questi tipi di persone che partecipano a questi eventi come “masse rivoluzionarie” o applaudire agli scontri solo perché consistono in un grande numero persone (mero feticismo della quantità). Perché comunque consideriamo che le condizioni di instabilità che abbiamo menzionato qualche volta non sempre esistono, qualche volta sono affilate e qualche volta sono semplicemente disinnescate in molti modi senza che i loro risultati diventino ovvi, noi crediamo in generale che la nostra azione rimane ciò che è senza aspettare certe condizioni specifiche per maturare o certe rivolte semplicemente per partecipare.

Riguardo ai compagni ribelli la realtà di una guerra tangibile porta alla costituzione e organizzazione o all’imprigionamento senza gloria. In questo caso l’organizzazione ottiene una tale vitale importanza che non v’è bisogno di parlarne. Nel nostro tentativo di ridar forza e riaccendere gli attacchi di guerriglia colpire gli obiettivi non è sufficiente, dobbiamo anche analizzare la sua evoluzione nel tempo per rendere la sua realizzazione più efficace. Negli ultimi due anni sono nate organizzazioni rivoluzionarie che hanno attaccato e si sono sviluppate. L’aggiornamento del sistema democratico comporta automaticamente l’aggiornamento del nemico interno dello stato. Un evento chiave nel progresso storico dei gruppi guerriglieri è stato ciò che ha lasciato quel Dicembre con la sua eredità storica e d’esperienza, trasformando la diffusa violenza rivoluzionaria in una coscienza rivoluzionaria per alcuni nuovi combattenti. Si sono organizzati gruppi incendiari, hanno agito e raggiunto la diffusione delle loro percezioni e delle loro pratiche.

Comunque, nel Settembre 2009 dopo l’invasione dei poliziotti in una casa di un compagno è iniziato un nuovo capitolo. Arresti, mandati, comportamenti rispettabili e non vengono alla luce. Menzioniamo questo particolare caso non perché vogliamo descrivere cosa è successo ma al fine di concentrarci sull’attitudine dei gruppi e delle strutture che tutto ad un tratto hanno interrotto le loro azioni e per fare la nostra critica e autocritica. Il fatto che gli attacchi incendiari si sono fermati subito potrebbe essere spiegato in larga misura con il fatto che la polizia si è concentrata su alcune persone e contesti. Ovviamente se questo è stato l’unico motivo noi non potremmo criticare nulla in un testo come questo. Crediamo però che oltre al bersagliamento della polizia un’altra ragione è stata la paura diffusa o differentemente la mancanza di coscienza, i cervelli sgonfi che hanno sgonfiato bruscamente o differentemente la mancanza di conseguenze e costituzione, le “colonne portanti” che scompaiono dietro le rovine o differentemente membri passivi incapaci di continuare da soli solo con le armi. Infine identifichiamo le mancanze di sottostrutture materiali e politiche. Apparentemente, nel settore materiale e tecniche non abbiamo partecipato in ogni gruppo per conoscere il know-how e il backup che esso aveva sviluppato e l’unica cosa che vogliamo sottolineare è che la volontà intensa per l’azione dovrebbe coesistere con l’organizzazione e il continuo sviluppo volto all’aumento della potenza dei colpi ma anche per garantire che ogni individuo sarà in grado di difendere le sue scelte, anche nelle condizioni più difficili. In riferimento alle mancanze politiche nelle sottostrutture, per noi è evidente dal fatto che dopo Settembre 2009 e cosa è successo fino ad oggi, una minima pressione politica era stata esercitata dall’azione pubblica in solidarietà con i ribelli incarcerati e ricercati. In aggiunta la comunità anarchica che è associata con il pubblico, forma aperta di lotta che ha la sfortuna di vivere con la “cattiva unione” tra il vuoto dell’esistenza e il vuoto della mente, in poche parole, pettegolezzo. Dando alla polizia informazioni mette a rischio le persone, creando serie conseguenze equivalenti a quelle delle spie. Il disappunto della nuova gente a causa dei molteplici problemi della aperta comunità anarchica, che è stata menzionata prima in combinazione con la svalutazione delle loro azioni da un gran parte di questa comunità, conduce al graduale distacco dei gruppi guerriglieri dalla maggior parte delle procedure aperte, causando la rottura delle forze rivoluzionarie e conseguentemente l’indebolimento dell’azione anarchica. In chiusura consideriamo questo isolamento consapevole sbagliato ma non immotivato.

Riteniamo che l’arma più importante di ogni anarchico sia la critica basata su criteri politici al fine di essere capaci di rigettare qualsiasi cosa controproducente, controrivoluzionaria. Al posto della rinuncia e dell’antagonismo proponiamo la dialettica rivoluzionaria, il fermento politico, la composizione e non l’unificazione di tutte le correnti e il collegamento dei gruppi politici. Queste ultime linea potrebbero suonare solo come teoria ma non possiamo fare altrimenti perché ciò è esattamente quel che è. Esse sono le caratteristiche della mentalità che abbiamo al fine di intervenire nei processi pubblici aspettando per il nostro esperimento di ottenere carne e ossa attraverso l’azione.

Noi costruiamo con l’acciaio le nostre relazioni tra compagni, stando uno vicino all’altro e creando legami di sangue tra di noi. Presupponiamo rispetto reciproco ed equità tra di noi riconoscendo la diversità di ognuno. Proviamo a darci forza con gli elementi positivi dei nostri compagni che danno forza alla nostra individualità. Ci critichiamo a vicenda e riconosciamo i nostri errori facendo autocritica dandoci forza come individui, ma anche dando forza al progresso rivoluzionario del nostro gruppo. Viviamo senza gerarchia nel presente e non in un distante e incerto futuro che potrebbe non arrivare.

Rendiamo pratico il nostro rifiuto e proponiamo la continua e intransigente azione rivoluzionaria nel presente senza esitazioni e prevaricazioni. Armiamo i nostri desideri e guardiamo avanti al prossimo atto di guerra. Siamo sempre nel costante tentativo di uno sviluppo individuale e collettivo mettendo noi stessi in posizione d’attacco. Combattiamo il nemico con rabbia causando costanti danni fino alla vittoria finale. Rendiamo onore all’opzione rivoluzionaria del continuo attacco allo stato sapendo le conseguenze ed essendo sempre pronti a soffrire con onore e dignità.

Ci avventiamo di fronte al nemico capovolgendo la clessidra del tempo, aspettando il momento dell’esplosione e il congedo del nostro tempo antiautoritario. Inaspriamo la guerra seguendo l’evoluzione del nostro nemico e proviamo a cercare i suoi punti vulnerabili preparando il prossimo colpo. Questo è il modo che abbiamo scelto per muoverci e vivere.

Sentiamo le “grida di guerra” dei nuovi combattenti che prendono posizione con noi nella Guerra Rivoluzionaria, li invitiamo a organizzarsi e colpire il marciume del sistema. Organizzatevi, cercate nuove prospettive nella vostra azione, scambiate conoscenze tecniche ed esperienze, senza compiacersi, identificando le zone di stagnazione per farle evolvere. Preparate nuove sfide per i vostri lati più deboli. Scambiatevi cenni d’intesa a vicenda e rinnovate l’appuntamento per il prossimo attacco.

A tutti i giovani in cerca dei propri percorsi, proponiamo di dichiarare dinamicamente e in maniera militante la loro esistenza nei campi dove agiscono. Occupate le vostre scuole e danneggiatele provando il sentimento della distruzione. Attaccate i calunniatori e i vermi democratici che vi rappresentano e tentano di ripristinare la normalità con metodi sleali, i vostri genitori che dicono che loro vi capiscono ma sottolineano che questo non è il modo giusto di reagire e vi suggeriscono di seguire il riformismo e la sicurezza (come i sit-in, permessi per occupare, proteste pacifiche). In generale invitiamo i giovani a colpire i loro rappresentanti istituzionali e chiunque ne banalizzi la vita. Rivoltatevi e unitevi alla battaglia, distruggendo l’apparente bellezza della città. Disturbate la normalità e l’apatia sociale. Leggete libri e discutete. Cercate altri individui vicini alle vostre percezioni e provate a diventare forti. Concretizzate tutti i vostri desideri, voi siete i padroni nella vostra vita.

Crediamo che ogni gruppo rivoluzionario debba studiare e analizzare le azioni e gli scritti degli altri gruppi da tutti il mondo, per sottolineare le caratteristiche utili dell’azione e dei discorsi al fine di evolversi e arricchirne l’effetto globale. Da elementi chiaramente relativi all’operazione, per esempio come si organizza un attacco di guerriglia o informazioni relative all’aspetto materiale e tecnico, a opinioni politiche per certi temi.

Ovviamente, visto che la guerriglia forma ed è formata dalle condizioni nelle quali viene creata, ma anche si evolve dalle caratteristiche del luogo e del tempo dove viene sviluppata, in tutto il mondo esistono diversi tipi di gruppi ribelli, alcuni con affini percezioni politiche e altri senza. Visto che il significato della guerriglia non è chiaro e definito, dichiariamo che quando parliamo di guerriglia ci riferiamo ai guerriglieri rivoluzionari anarchici, ribelli e sicuramente altri gruppi con sicure caratteristiche ribelli e non alla guerriglia di gruppi militari o paramilitari. Dai ribelli maoisti nelle montagne cinesi o i ribelli palestinesi ai compagni anarchici in Cile e Argentina. Dalla guerriglia di liberazione nazionale dell’ETA (anche se recentemente sono capitolati) ai ribelli in Messico. E’ un fatto che pochi sono gli elementi che ci avvicinano ai ribelli palestinesi, la distanza politica è enorme. Comunque dobbiamo riconoscere il loro comportamento rispettabile, le loro decisioni di vivere nel pericolo per la loro visione rivoluzionaria, incuranti del fatto che i loro sogni sono molto lontani dai nostri. Inoltre, dall’analisi e lo studio delle azioni dei gruppi con differenti caratteristiche politiche, traiamo elementi utili e interessanti che sono utili nelle nostre stesse condizioni rivoluzionarie.

La guerra in ogni parte del pianeta, oltre alle guerre civili, comporta compagni imprigionati, compagni uccisi in battaglia e compagni che continuano insieme a noi a combattere liberi. Qui viene presentato il tema della solidarietà internazionale, la solidarietà non compressa nei confini e negli stati ma che internazionalizza la resistenza e ci porta vicino ai combattenti di tutto il mondo. Ogni imprigionamento di un compagno ovunque succede significa un colpo per le forze rivoluzionarie ma anche un motivo per continuare la guerra. L’arresto degli anarchici in Cile ad Agosto per il “caso bombas” che è stato finanziato dallo stato greco non ci lascia indifferenti. I compagni cileni dalle tane dell’illegalità (dalle tane dell’America Latina) rifiutano la partecipazione dei compagni arrestati ai gruppi dinamitardi e rivendicano la responsabilità per il collocamento delle bombe in vari obiettivi governativi e capitalistici. Resistiamo in solidarietà con i gruppi: FUERZAS AUTONOMICAS Y DESTRUCTIVAS LEON CZOLGOSZ, BANDA ANTIPATRIOTA SEVERINO DI GIOVANNI, FEDERACION REVUELTA 14F – BRIGADA GAETANO BRESCI, BANDA DINAMITERA EFRAIN PLAZA OLMEDO, MIGUEL ARCANGEL ROSCIGNA, TAMAYO GAVILAN, ANTONIO ROMAN ROMAN, COLUMNA DURRUTI, CARAVANAS ICONOCLASTAS POR EL LIBRE ALBEDRIO.

Salutiamo i nostri compagni anarchici in Argentina che con le loro azioni innovative contribuiscono alla prospettiva rivoluzionaria. Le rapine rivendicate dai “Nuclei Rivoluzionari, Brigada Luciano Arruga, Nucleo Diego Petrissans, Nucleo Leandro Morel, Nucleo Juan Bianchi, Collettivo 22 Agosto, Nucleo Simon Radowitsky”, espropriazioni di armi dalle stazioni di polizia dei “Nuclei Juan Bianchi, Nuclei Eroi della Settimana Tragica, Brigada Luciano Arruga” così come le rapine nel francese Carrefour in segno di solidarietà ai rom francesi della Brigada Luciano Arruga – Brigada degli Eroi 1917. Non dimentichiamo i compagni arrestati in Svizzera perché provavano a far esplodere un centro di nanotecnologie della IBM. Gli esempi, ovviamente, sono indicativi e in nessun modo vogliamo riassumere nomi e gruppi in un testo come questo. Resistiamo vicino ad ogni compagno che continua a combattere nel frangente della lotta, affiliamo la nostra azione ed erigiamo ponti di solidarietà con i combattenti di tutto il mondo.

Inoltre consideriamo che testi come questo debbano essere tradotti, così i compagni possono leggerli nelle proprie lingue. Inoltre vogliamo contribuire in questa direzione, così promettiamo che i nostri testi verranno tradotti.

Oggi, il significato della solidarietà è degenerato, nello stesso momento in cui molti compagni sono imprigionato o ricercati. Abbiamo sentito qualcuno parlare di schemi legali, per guerre senza precedenti (!) contro i ribelli e per tutti i ragazzi caduti o innocenti altruisti che si sacrificano sull’altare della guerra sociale e di classe e nell’invasione della sovranità. E ovviamente vediamo “la loro solidarietà” che adotta i caratteri cristiani della simpatia. Comunque siamo convinti che non dobbiamo niente a nessuno e nessuno deve niente a noi. Ci aspettiamo il peggio dal nostro nemico e lo stesso esso si aspetta da noi. Nello stesso modello, vale a dire la relazione (amichevole o ostile) anarchica libera e bidirezionale che costruiamo nelle relazioni di solidarietà.

I nostri rapporti tra compagni sono rivoluzionari e di conseguenza ogni movimento di solidarietà deve essere rivoluzionario ed aggressivo, deve acuire la guerra contro il nostro nemico comune.

Per questo motivo il prigioniero accetterà la nostra solidarietà quando essa mira precisamente a questo obiettivo. La solidarietà rivoluzionaria è rivolta ai sinceri e autentici, rispettabili ribelli, che sono sicuri e portano avanti le loro scelte ribelli dall’inizio alla fine, che non cercano soluzioni alternative nelle logiche legali, è rivolta a quelli che si mettono al posto del lupo e non dell’agnello.

Oltre al loro comportamento, ovviamente, non dimentichiamo che siamo uniti da un codice di valori comune o simile e da comuni scelte di lotta.

Infine, riteniamo che esso sia alla fine senza vergogna e controrivoluzionario per chiunque metta se stesso al posto della non-solidarietà a causa di un disaccordo personale. Non c’è posto per giochi politici o schemi nel processo dello sviluppo rivoluzionario sia individuale che collettivo.

Nel nome di questo sviluppo decidiamo, come guerrieri di una guerra non ortodossa, di diffondere il fuoco e l’insicurezza nei nidi del nemico. Continuiamo la guerra di logoramento…

Nello specifico rivendichiamo gli attacchi incendiari di:

Veicoli della COMPAGNIA NAZIONALE ELETTRICA ad Atene

Due macchine personali di due poliziotti ad Atene

Un furgone UPS ad Atene

Company’s ISI Hellas S.A. ad Atene

Fonte di ispirazione per la scelta dell’obiettivo della COMPAGNIA NAZIONALE ELETTRICA a Kapodistriou avenue è stata la stessa scelta del compagno Giannis Skouloudis, che in questo momento è prigioniero dello stato. Per lo stesso caso 4 compagni sono ricercati, compagni che hanno scelto il cammino dell’illegalità, attraverso una lettera che hanno pubblicato nella quale supportano le proprie scelte e analizzano le loro opinioni riguardo a un multiforme processo di lotta. Inoltre non dimentichiamo che questa particolare compagnia ha enormi responsabilità per lo sviluppo del capitalismo e in generale per lo sviluppo della civilizzazione a danno nostro e della natura. Un membro dei nostri rivelatori è entrato silenziosamente dal cortile di un vicino edificio e ha piazzato due ordigni incendiari di grande potenza. Dopo si è mosso nell’ombra non consentendo alle guardie di sicurezza presenti nell’edificio di osservarlo. Il momento in cui il personale di sicurezza ha notato il fuoco e l’esplosione era già troppo tardi…

La scoperta delle macchine personali dei poliziotti è la cosa più facile per noi come loro non esitano a muoversi con i loro classici pantaloni blu anche quando sono fuori servizio. Dunque il piazzamento di un piccolo ordigno di 1.5 litri è anche discreto ed efficace…!

Ascoltando gli ultimi eventi per il caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco abbiamo voluto sfidare i bastardi del dipartimento antiterrorismo con l’incendio di un veicolo di una compagnia di consegna rapida, nello stesso posto e momento dove loro stavano cercando covi e terroristi.

Infine, attaccando la compagnia che produce equipaggiamento militare “Interoperability Sistems International Hellas SA” vogliamo mandare un messaggio di minaccia ai collaboratori dello stato cileno e allo stato cileno stesso che ha arrestato, imprigionato e ricercato i 14 combattenti con l’accusa di attacchi ribelli. Abbiamo idee e codici di valori simili con i compagni in Cile e per questo motivo abbiamo risposto attivamente al loro appello internazionale di solidarietà. Questa particolare compagnia ha partecipato all’esibizione aeronautica internazionale presso le strutture dell’aviazione cilena. All’esibizione hanno preso parte molti ufficiali diplomatici, governativi e diplomatici. Inoltre questa compagnia è stata coinvolta attivamente nel mercato globale di prodotti militari, ed ancora questa compagnia ha contribuito alla conduzione delle guerre capitalistiche dal 1991, l’anno della sua fondazione. Così prima dell’alba un compagno si è avvicinato sul retro dell’edificio ed ha piazzato nella sua entrata una valigia contenente ordigni consistenti in diversi litri di benzina ed è scomparso lasciando dietro polvere e distruzione.

P.S. Dopo gli ultimi eventi nel caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, ci sentiamo davvero orgogliosi per i nostri compagni ribelli Panagiotis Argirou, Gerasimos Tsakalos e Haris Hadjimihelakis. Mandiamo loro saluti fraterni e la promessa che per quanto abbiamo diritto inquineremo l’aria dei nostri nemici con la paura. Dedichiamo a loro questi cinque incendi. Invitiamo tutti i ribelli del nostro tempo a continuare la guerra dentro e fuori le mura.

SOLIDARIETA’ A OGNI RISPETTABILE PRIGIONIERO DI GUERRA

ONORE A LAMBROS FOUNTAS MEMBRO DI LOTTA RIVOLUZIONARIA

Rete Rivoluzionaria Internazionale

Comportamenti devianti per la diffusione del terrorismo rivoluzionario

Cellula di azione anarchica

Gio, 10/02/2011 – 13:48
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione