[Bo] Presidio al carcere

11/08/2011 - 20:00
11/08/2011 - 22:30

Come succede ogni anno l’estate è uno dei periodi più difficili da superare per i detenuti rinchiusi nelle carceri italiane. Ormai il sovraffollamento è endemico, i numeri parlano chiaro: a fronte di una capienza regolamentare intorno alle 45.000 unità, la popolazione carceraria ad oggi ne conta quasi 70.000. Le condizioni nelle sezioni peggiorano, in molti si ritrovano a dormire per terra o su materassi di gommapiuma e se non hai qualcuno che da fuori può portartele anche senza lenzuola. In alcuni penitenziari non c’è abbastanza cibo, non arriva l’acqua ai piani più alti - come alla Dozza - le cure mediche mancano, a meno che non si tratti della somministrazione della “terapia” a base di calmanti e psicofarmaci. La reclusione in cella copre 20 ore su 24, in uno spazio minimo e fatiscente. L’aria è concessa solo per quattro ore al giorno, magari in un cortile di cemento.

In diversi istituti, come anche alla Dozza di Bologna, ci sono state differenti proteste negli ultimi mesi. Scioperi della fame, del carrello, della spesa, battiture contro il sovraffollamento per rivendicare migliori condizioni di detenzione. Le lotte portate avanti non volevano elemosinare nulla alla giustizia italiana bensì far sì che questa si attenesse alle sue stesse regole.

Il carcere è un luogo di costrizione. Qui la dignità umana viene continuamente aggredita, calpestata, distrutta. Il carcere è una minaccia reale contro chi non ha intenzione di seguire le regole  volontariamente, involontariamente o per necessità. Il carcere riguarda tutti.

Siamo stati alla Dozza e sotto altre carceri in questi ultimi mesi con presidi di solidarietà alle proteste portate avanti dentro.                                           
Lo saremo anche GIOVEDI’ 11 AGOSTO ALLE ORE 20 per fare un saluto e rompere ancora una volta l’isolamento.

Mar, 09/08/2011 – 22:31
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